L’uomo della pioggia (The rainmaker)
Regia: Francis Ford Coppola, Drammatico, Usa 1997
Interpreti: Matt Damon, Danny DeVito, Jon Voight, Claire Danes, Mary Kay Place, Dean Stockwell.
Sabato 16 Luglio, ore 21.15, La 7, Canale 7, 135 min
Rudy Baylor, giovane e brillante laureato in giurisprudenza, aspira a diventare un “uomo della pioggia”, ovvero un uomo che, grazie alle sue capacità, è destinato ad arricchire lo studio legale che avrà la fortuna di assumerlo. L’avvocato entra così in contatto anche con personaggi di dubbia fama e un giorno si troverà a dover sfidare una assicurazione potente e corrotta che, attraverso un raggiro assicurativo da milioni di dollari, si è arricchita ai danni dei lavoratori. Si aprirà una questione morale tra ciò che è conveniente e ciò che è giusto.
“Dopo Il padrino – Parte III e Dracula di Bram Stoker, e dopo la pausa “ludica” della commedia Jack, Francis Ford Coppola dirige il legal-thriller L’uomo della pioggia, adattamento dell’omonimo romanzo di John Grisham uscito nel 1995. Siamo nel 1997 e il film, costato 40 milioni di dollari, ne guadagna poco più di 45 negli Stati Uniti. Le critiche sono positive, ma il regista e la produzione dicono di non avere molto da festeggiare. La loro pietra di paragone è un altro thriller da un libro di Grisham, Il Socio, che ha raggiunto un incasso che supera di 6 volte il costo del film. C’è da dire, però, che all’epoca dei fatti Matt Damon non aveva né la fama né il carisma di Tom Cruise, e nemmeno l’esperienza, visto che il protagonista della saga di Mission: Impossible aveva già all’attivo Top Gun e Nato il quattro luglio, mentre il futuro Jason Bourne aveva solo 27 anni e 8 film alle spalle. L’uomo della pioggia offrì all’attore il suo primo ruolo da protagonista, imponendolo all’attenzione generale. Coppola pensò bene di affiancargli tre mostri sacri e una bella ragazza diciassettenne, vale a dire John Voight, Danny De Vito, Mickey Rourke e Claire Danes. Il regista si mantenne fedelissimo all’opera di partenza…” (Comingsoon)
“E’ il miglior adattamento di un mio libro che un regista abbia mai fatto. Adoro questo film, è fatto benissimo”.
(John Grisham)
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