Chiude il prossimo 31 luglio la mostra “Pasolini, un cinema di poesia“, allestita presso le Terme Tamerici nell’ambito della 72^ edizione di Italia Film Fedic. Attraverso manifesti, locandine, fotobuste e altro materiale, provenienti dalla collezione privata del giornalista Giuseppe Mallozzi (presidente del Cineclub “Il Sogno di Ulisse” di Minturno), il percorso espositivo, dedicato a Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita, attraversa l’intera carriera cinematografica del poeta di Casarsa, da Accattone fino alla sua ultima, dolorosa opera, Salò o le 120 giornate di Sodoma.
Per l’occasione, la Fedic – Federazione Italiana dei Cineclub donerà al Comune di Montecatini Terme il corpus di cinque fotografie inedite provenienti dall’archivio dello Studio Fotografico Rosellini, che documentano la presenza di Pier Paolo Pasolini a Montecatini Terme nel dicembre 1973. Il poeta fu ospite nell’ambito del progetto dal titolo “Processo allo scrittore” ideato dall’Amministrazione Comunale dell’epoca, a cui aderirono altri importanti esponenti del mondo letterario di allora come Carlo Cassola e Alberto Moravia. Si trattava di un’iniziativa incentrata sul dibattito aperto tra scrittore e pubblico, al centro del quale si poneva l’opera artistica nel suo complesso e nel corso del quale l’autore era accompagnato dalla presenza di critici letterari che si esprimevano pro o contro la sua poetica e produzione.
Alle ore 17,30 il presidente Fedic Lorenzo Caravello consegnerà direttamente nelle mani del Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Alessandro Sartoni le cinque foto, che saranno in seguito allestite in modo permanente all’interno delle Terme Tamerici.
Seguirà alle ore 18 la presentazione del quarto volume della collana “Visioni di Cinema – Quaderni di Visioni Corte Film Festival” dedicato alla figura di Pier Paolo Pasolini, curato dal giornalista Giuseppe Mallozzi. Quando Pier Paolo Pasolini gira la sua opera prima, Accattone, ha appena 39 anni e alle spalle già un’intensa attività letteraria di una ventina d’anni e oltre dieci di frequentazione dell’ambiente cinematografico romano. Molta critica giudicherà erroneamente il passaggio al cinema come un proseguimento della sua attività letteraria in quanto sia Accattone che Mamma Roma, descrivono quel sottoproletariato tanto caro al poeta. Ma non è propriamente così. Pasolini si avvicina al cinema dapprima come spettatore fin da giovanissimo, avendone sempre una certa passione, in seguito quando approda nella Capitale farà esperienza di comparsa a Cinecittà e come recensore per riviste, per poi passare a scrivere soggetti e sceneggiature. Questo volume, realizzato in occasione del centenario della nascita, vuole essere un omaggio a questo grande regista, cantore di un personalissimo “cinema di poesia”, il cui messaggio è ancora oggi attuale. Hanno partecipato alla redazione dei vari saggi Gianmarco Cilento, Gordiano Lupi, Francesco Saverio Marzaduri, Davide Persico, Roberta Verde.
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