Dolceroma
Regia: Fabio Resinaro; commedia, Italia, 2019
Interpreti: Lorenzo Richelmy, Luca Barbareschi, Valentina Bellè, Francesco Montanari, Claudia Gerini.
Lunedì 16 maggio, ore 22.15, Rai 5, canale 23; durata: 105′
Andrea Serrano è un aspirante scrittore che è costretto a lavorare in un obitorio in attesa della grande occasione della sua vita. Che finalmente arriva. Un grande produttore cinematografico, Oscar Martello, ha deciso di portare sul grande schermo il suo romanzo “Non finisce qui”. Ma i capitali a disposizione sono modesti, il regista è incompetente e il risultato è disastroso. La protagonista, Jacaranda Ponti istigata dalla sua agente Milly, temendo ripercussioni alla sua carriera, distrugge tutti gli hard disk che contengono il montato del film. Ma Oscar Martello non può permettersi un fallimento. Il film deve uscire. Il distributore Remo Golia gli fa pesanti pressioni e anche la sua affascinante e facoltosa consorte, gli fa capire che non può permettersi di andare in bancarotta. Così, con l’aiuto di Andrea, concepisce un piano diabolico: il rapimento da parte della criminalità organizzata della protagonista del film: i media impazziranno e il film sarà leggenda ancor prima di arrivare in sala. Il piano sembra funzionare, nonostante il poliziotto Raul Ventura si metta sulle tracce di Oscar sospettando una truffa. Ma l’improvvisa e inaspettata scomparsa di Jacaranda farà precipitare la situazione. Il film è tratto dal romanzo “Dormiremo da vecchi” di Pino Corrias.
CANDIDATO NASTRI D’ARGENTO 2019 PER: MIGLIORE COMMEDIA.
“Dolceroma è uno di quei film difficili da catalogare o definire all’interno di un determinato genere cinematografico: c’è il thriller, c’è il pop che si mescola al pulp, c’è il grottesco e, incredibilmente, c’è anche la commedia. Nel mash-up di generi spunta il nome di Fabio Resinaro che dopo aver accostato il suo nome a film quali Mine o Ride, qui avanza senza indugio dirigendo un prodotto simile ad un minestrone dove alcuni sapori accarezzano il palato meglio di altri. In questa grande storia – o metafora – fatta di sceneggiatori (Lorenzo Richelmy) e produttori fuori di testa (Luca Barbareschi), Dolceroma convince pienamente nei suoi intenti quando non si prende sul serio perché, invece di favorire un intreccio narrativo, mette davanti a tutti (e a tutto) l’ipocrisia, pregi, difetti e isterie dei suoi personaggi, non a caso chi ne uscirà meglio e terrà in piedi tutto il film sarà proprio Luca Barbareschi con un personaggio che sembra attingere dalla realtà: il produttore fiducioso che si sfiducia in una manciata di secondi, gioca di pubblicità e impone scelte artistiche e di casting per la riuscita di un film ipoteticamente disastroso” (Gabriele Barducci per Nocturno)
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