In uno stabilimento di sviluppo e stampa cinematografico – che trasmette tutto il sapore più concreto cioè materico del cinema – un gruppo di amici decide di darsi allo sballo, nell’attesa della proiezione del film di Bruno Mattei Zombi – La creazione. Tra una pasticca e una scopata, i sette malcapitati approfittano della saletta di proiezione, ma scoprono che il film in programma è un altro: dalle immagini divampa anzi la maschera del fantoccio di Profondo rosso, pronta a coprire il volto di un assassino che rivolge i suoi colpi ai presenti. L’assassino dell’inatteso film in bianco e nero compie una mattanza, decapitando un uomo e pugnalando una donna in tripudio di fendenti. Nelle intenzioni, il gruppo si era raccolto in quell’angolo buio per gustarsi le immagini sperando di divertirsi, ma è presto evidente che l’assassino delle immagini si muove realmente tra quelle stanze cinematografiche dove, presto, ogni gesto del messaggero di morte sarà atteso come una sentenza inappellabile. I sette ragazzi scoprono dunque che lo stabilimento non è per nulla un luogo sicuro né tantomeno riservato, e, oltre la metafora, in quel luogo di sviluppo e stampa cinematografico si sviluppano soprattutto delitti dai risvolti imprevedibili.
Sceneggiato con scrittura affilata e gusto cinefilo da un autore cult come Antonio Tentori, The slaugher, con la regia di Dario Germani e la consulenza di Claudio Fragasso, canalizza nel racconto spaventoso una molteplicità di evocazioni, omaggiando, tra gli altri, Fulci e Argento, gli slasher e il torture porn, creando rivoli inaspettati per difendere una concezione estetica che il talentuoso regista sta va via via affinando in una filmografia in cui si cominciano a contare preziose gemme.
Con The slaughter, Germani rivendica una concezione italiana dell’horror cinematografico, portando, pur con palesi richiami al cinema internazionale, un gusto ben governato tra le tinte claustrofobiche. C’è atmosfera in The slaughter, ci sono amore e passione per l’attesa di un massacro annunciato che, come nei modelli omaggiati, scandisce scene di omicidio con stile e lampi violenza che tengono lo spettatore incollato allo schermo. Nel rifiuto dell’effetto digitale, The slaughter è un omaggio al cinema di quegli artigiani della paura che Germani e Tentori conoscono, con la preziosa fotografia dai colori acidi in grado di accompagnare attraverso un tratto personale la pioggia di sangue annunciata.
Data di uscita: 21 luglio 2022
Genere: Horror
Anno: 2022
Regia: Dario Germani
Attori: Tonia De Micco, Samuel Kay, Nadia Rahman, Janice Quinol, Roberto Luigi Mauri, Jason Prempeh, Tashi Higgins, Fabrizio Bordignon
Paese: Italia
Distribuzione: Flat Parioli
Sceneggiatura: Antonio Tentori
Fotografia: Dario Germani
Montaggio: Marco Iacomelli, Edoardo Viterbori
Musiche: Antonino Politano
Produzione: Flat Parioli e TNM Produzioni
Lascia un commento