Cuori puri
Regia: Roberto De Paolis; drammatico, Italia, 2017
Interpreti: Selene Caramazza, Simone Liberati, Edoardo Pesce, Antonella Attili, Federico Pacifici.
Lunedì 29 agosto, ore 22.15, Rai 5, canale 23; durata: 114′
Agnese e Stefano sono molto diversi. Lei, 18 anni, vive con una madre dura e devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Lui, 25 anni, è un ragazzo dal passato difficile che lavora come custode in un parcheggio di un centro commerciale confinante con un grande campo rom. Dal loro incontro nasce un sentimento vero, fatto di momenti rubati e di reciproco aiuto. Il desiderio l’uno dell’altra cresce sempre di più, fino a quando Agnese, incerta se tradire i suoi ideali, si troverà a prendere una decisione estrema e inaspettata.
“Si avverte una continua definizione della scrittura nel lungometraggio d’esordio di Roberto De Paolis, che aveva già alle spalle i corti Bassa marea e Alice. Per rappresentare più universi: quello della comunità rom, quella religiosa, e la criminalità. La periferia di Roma (Tor Vergata) diventa lo spazio essenziale per un cinema in cui c’è una fusione tra i personaggi e gli ambienti, che cerca di catturare istintivamente gli stati d’animo dei due protagonisti, anche attraverso piani schiacciatissimi, facendoli fondere con la luce non artificiale e seguendone le pulsioni istintive nei loro movimenti. Ma non sempre funziona. La scena della rapina appare quella più riuscita ma tutti gli elementi di separazione che caratterizano la storia tra Agnese e Stefano sembrano troppo studiati, come se si avvertisse uno scarto tra la definizione della scrittura e la messinscena. Ed è così che mentre la rabbia implosa di Stefano appare efficace (anche grazie alla convincente prova di Simone Liberati), invece sembra più impermeabile e inaccessibile il mondo della comunutà religiosa, già mostrato anche se in una chiave diversa – quella dei testimoni di Geova – nel recente La ragazza del mondo. E questo si vede anche in alcuni dialoghi, come quelli con al centro Don Luca (interpretato da Stefano Fresi): “Gesù è come il navigatore della macchina. Ricalcola il percorso”. Forse ci sono troppi mondi dentro Cuori puri. E non tutti sono messi a fuoco. E la natura fisica di un cinema che vuole spesso catturare l’impeto, lo scatto improvviso, va a intermittenza. Forse serviva una maggiore sintesi. Anche nella durata. Un cinema che crea una simbiosi con i suoi due protagonisti, ma da cui si avverte un eccessivo isolamento” (Simone Emiliani per Sentieri Selvaggi)
SELEZIONATO ALLA 49. QUINZAINE DES RÉALISATEURS (CANNES 2017). CANDIDATO AI NASTRI D’ARGENTO 2017 PER: MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE, ATTORE NON PROTAGONISTA (EDOARDO PESCE, CANDIDATO ANCHE PER “FORTUNATA” DI SERGIO CASTELLITTO) E ATTRICE NON PROTAGONISTA (BARBORA BOBULOVA, CANDIDATA ANCHE PER “LASCIAMI PER SEMPRE” DI SIMONA IZZO). SIMONE LIBERATI HA RICEVUTO IL PREMIO ‘GRAZIELLA BONACCHI’. CANDIDATO AL DAVID DONATELLO 2018 PER:MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE. CANDIDATO AL GLOBO D’ORO 2018 COME MIGLIOR OPERA PRIMA.
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