Audace colpo dei soliti ignoti
Regia: Nanni Loy; commedia, Italia/Francia 1959
Interpreti: Vittorio Gassman, Renato Salvatori, Nino Manfredi, Riccardo Garrone, Tiberio Murgia, Carlo Pisacane, Claudia Cardinale, Gastone Moschin
Sabato 3 dicembre, ore 21.10, Rai Storia, canale 54; durata: 98′
Giuseppe detto “Peppe er Pantera” (Vittorio Gassman), capo di una combriccola di ladruncoli romani, viene invitato da un collega milanese (Riccardo Garrone) a prendere parte coi suoi uomini ad un grosso colpo: rapinare il furgone che ogni domenica porta al sicuro le somme delle giocate incassate dal Totocalcio. Peppe accetta e riunisce i suoi amici: Mario (Renato Salvatori), Ferribotte (Tiberio Murgia) e Capannelle (Carlo Pisacane), già protagonisti (insieme a Peppe/Gassman) del film I soliti ignoti diretto l’anno prima da Mario Monicelli. A loro si unisce, in questa nuova avventura, il meccanico Ugo detto “Piede amaro” (Nino Manfredi). La banda si trasferisce a Milano, ma qui l’ideatore del colpo viene arrestato e così i cinque protagonisti sono costretti ad agire da soli. L’impresa non si svolge secondo le previsioni, ma i ladri riescono comunque ad impadronirsi di un discreto bottino. Peppe, ferito, si rifugia da una sua amica ma poco dopo raggiunge i quattro amici a Roma, dove insieme decidono di depositare la valigia con gli ottanta milioni nel bagagliaio della stazione. La notizia del furto mette subito in moto la polizia romana, che interroga tra gli altri proprio gli autori della rapina, i quali però riescono ad affrontare con serenità l’interrogatorio senza destare ulteriori sospetti. In seguito a una serie di circostanze, lo scontrino per il ritiro della valigia capita in mano a Capannelle, che, costantemente affamato, non resiste alla tentazione di prendere i soldi per potersi pagare un lauto pranzo. L’abbondante mangiata, però, lo porta in ospedale insieme al pacco con il denaro. Quando gli amici vengono a conoscenza dell’accaduto, corrono all’ospedale e si riappropriano della valigia, ma nessuno vuole prendersi la responsabilità di custodirla. Alla fine “Piede amaro” decide di abbandonarla in un giardino e con una telefonata anonima avverte la polizia.
Anche nell’Audace colpo dei soliti ignoti, come nel precedente film di Mario Monicelli, temi e situazioni del genere poliziesco e delle storie di gangster vengono messi alla berlina, con un tono ancora più scherzoso dovuto al tocco leggero del regista Nanni Loy. Soggetto e sceneggiatura portano la firma, anche qui, di Age & Scarpelli. Recensendo la pellicola, all’epoca Ernesto G. Laura scrisse: “Senza ripetere la riuscita del film di Monicelli, nondimeno non è una stanca ripetizione e presenta una serie di situazioni divertenti e di buon gusto, oltre ad un ottimo rendimento di squadra da parte degli attori” (in «Bianco e Nero», n. 3/4, marzo/aprile 1960).
Nel 1985 è uscito un nuovo sequel dal titolo I soliti ignoti vent’anni dopo, diretto da Amanzio Todini, scritto da Age e Suso Cecchi D’Amico, con musiche di Nino Rota e con protagonisti Vittorio Gassman, Tiberio Murgia e Marcello Mastroianni, che aveva fatto parte del cast nel primissimo film.
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