Con l’arrivo del mese di dicembre, come ogni anno, lo spirito e l’atmosfera natalizia hanno invaso le città italiane e non solo, portando con loro corse ai regali, decorazioni varie, cenoni e… Musica. Perché se si pensa al Natale non si può non pensare anche alle canzoni natalizie. Storiche, tradizionali, re-interpretate o inedite, la fine dell’anno è fatta anche di questo. E chi non aspetta più i soliti Michael Bublè o Mariah Carey di turno ma vuole sentire qualcosa di nuovo, graffiante e arricchito da una voce unica ed inconfondibile questo natale non rimarrà deluso grazie ad Alexia e al suo “MY XMAS”. Il grande ritorno discografico di una cantante amatissima non solo in Italia avviene proprio sulle note dei grandi classici di Natale: l’album, infatti, vanta al suo interno le cover di brani amatissimi come “Happy Christmas (War is over)” e “Have yourself a merry little Christmas”, ma anche tante chicche meno note al grande pubblico. All’interno del disco, inoltre, anche Carol Of The bells (Ščedryk)”, scritta dall’autore statunitense Peter Wilhousky sulla base di un canto tradizionale “Ščedryk” scritto da Mykola Leontovych e che rappresenta un omaggio della stessa artista verso il popolo ucraino.
Grazie ad una voce potente ed un timbro graffiante, Alexia ha letteralmente dominato le classifiche tra il finire degli anni ’90 e I primi anni 2000, collezionando ben 8 dischi d’oro e 2 di platino. “Me and You”, “Uh la la la” e “The Party” sono solo alcuni dei brani dell’artista ligure che hanno spopolato non solo nel nostro paese ma anche in Inghilterra, USA e Giappone, segnando un successo internazionale che continua ancora oggi. Nel 2002 la cantautrice spopola al Festival di Sanremo con “Dimmi come”, mentre l’anno successivo trionfa alla kermesse sanremese con “Per dire di no”, raggiungendo una consacrazione che in termini di dischi venduti e di popolarità non solo sul territorio nazionale era già arrivata da tempo. Diversi dischi e brani inediti si sono susseguiti negli anni e, soprattutto, Alexia ha proseguito i suoi tour anche internazionali come quello che seguì l’uscita di “Come la vita in genere” e che la portò sui palchi dei maggiori paesi europei. Live che avverranno anche con l’album “MY XMAS” visto che Alexia porterà “il suo Natale in musica” in un mini-tour che la impegnerà nel mese di dicembre e nella prima parte di gennaio in alcune città d’Italia. Noi di Insidetheshow abbiamo contattato in esclusiva la cantautrice e parlato con lei del suo ultimo lavoro e, più in generale, della sua carriera.
Da qualche settimana è uscito “MY XMAS”. Come nasce l’idea di un disco natalizio?
L’idea di questo progetto nasce da un mio grande desiderio: quello di realizzare un disco da interprete; amo da sempre i grandi classici degli anni ’50,’60, ’70, il blues e il soul, quel mondo che mi ha ispirata fin da bambina. La connotazione natalizia l’ho pensata lo scorso anno, mentre mi dedicavo agli addobbi mentre ascoltavo le belle vecchie canzoni di Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, Nat King Cole. Avevo preso atto in quel momento che quel repertorio era pieno zeppo di canzoni straordinarie, piene di quegli ingredienti che accendono la giornata.
Forse un progetto così, poteva essere più giusto, anche per questo momento storico.
Inoltre, io un disco intero di Natale non lo avevo ancora fatto, e per me era anche l’occasione di tornare a cantare in inglese.
Come hai scelto i brani che compongono la tracklist dell’album?
La scelta dei brani ha seguito un criterio molto particolare: le canzoni non dovevamo essere le solite che si sentono da sempre, ma la ricerca doveva concentrarsi su quelle un po’ meno popolari. Con il mio agente abbiamo ascoltato una montagna di brani e abbiamo fatto una prima selezione che prevedeva un’ulteriore scrematura, una volta fatti i provini. Poi, con il produttore Luca Serpenti, abbiamo trovato le giuste sonorità, e con esse le canzoni che sono finite nella playlist.
In questi giorni partirà anche un tour che ti porterà in diverse città italiane e non solo. Cosa devono aspettarsi i fan che verranno in una delle tappe di questo tour?
Lo scopo di questo progetto era di farlo ascoltare con l’uscita del disco e poi presentarlo subito dal vivo, perché si presta moltissimo. I miei fans sono già tutti in fibrillazione e io non vedo l’ora di cominciare (ndr lunedì 12 dicembre da Terni). Sarà uno spettacolo dove suoneremo tutto il disco, celebreremo questo momento magico che arriva ogni anno nel bene e nel male, per farci sperare e sognare. Non mancheranno alcuni aneddoti dei miei Natali e alcuni dei miei più grandi successi. Oltre alla mia band, ci saranno ad accompagnarmi nei live quattro vocalist.
Con l’edizione del Festival di Sanremo che si svolgerà il prossimo anno saranno passati esattamente 20 anni da quella che ti vide vincitrice con “Per dire di no”. Che ricordi conservi di quell’esperienza?
Il ricordo è vivo in me, anche se non ti nascondo che rammento con più facilità e piacere la mia partecipazione del 2002. Ero una outsider, direttamente dalle classifiche di mezzo mondo, con un background e una gavetta importanti, ero come un’atleta che arriva al suo primo momento importante, pronta, centrata! L’anno successivo sentivo una grande pressione che partiva in primis da me, perché da me ho sempre preteso il massimo, e poi dall’esterno. Resta comunque una bellissima pagina della mia vita.
Tutte le edizioni del Festival a cui hai preso parte ti hanno sempre visto come grande protagonista. Ti piacerebbe e c’è la possibilità, anche in futuro, di rivedere Alexia sul palco dell’Ariston?
Certo, mi piacerebbe tornarci, anche se in questo momento mi sto dedicando al mio primo amore: cantare in inglese. Vero è che se, nel lavoro sperimentale di scrittura che riprenderò, non appena terminato il tour di Natale, qualche idea venisse fuori, se ne può parlare… In fondo, “Dimmi Come” è nata così: in chiusura di un progetto senza filtri e senza indicazioni da parte di nessuno, solo dalla mia volontà.
Italia e non solo, perché sei tra gli artisti del nostro paese più amati anche nel resto d’Europa, come dimostra il successo del tour internazionale che hai svolto qualche anno fa. Qual è il tuo rapporto con i fan, italiani e non?
Ho un rapporto con i miei fans italiani e non ormai da quasi 25 anni, alcuni hanno imparato l’italiano, io ho imparato il francese (all’epoca per me era un tabù). Sono un grande sostegno da sempre. Certo non è facile accontentarli tutti, però sono sempre di più convinta che alla fine trovano una continuità in ciò che faccio.
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