Top News

  • L’ingrata Torino non si ricorda più di Erminio Macario
  • Grace Kelly, ‘ghiaccio bollente’ di Hitchcock, avrebbe compiuto oggi 90 anni
  • The Last Heroes – Gli Ultimi Eroi – Recensione
  • Il Lungo Addio: il noir secondo Robert Altman
  • Festa del Cinema di Roma: Bernardo Bertolucci e Italo Spinelli per il documentario Da’wah
  • Cattivo Sangue di Simone Hebara – Recensione
  • Suicide Squad: Extended Cut – Dal 6 dicembre in Home Video
  • Premio Gran Torino a Barbara Steele, immagine guida di Torino Film Festival 37
  • Ghostbusters – Il reboot di Paul Feig da mercoledì in Home Video
  • Il sapore del successo – Recensione
≡ Menu
  • Accedi/Registrati
InsideTheShow.it
≡ Menu
  • Home
  • Cinema
    • Notizie
    • Cinema indipendente
    • Articoli
    • Recensioni
    • Cortometraggi
  • Notizie locali
    • Alessandria
    • Bari
    • Bergamo
    • Bologna
    • Cagliari
    • Caserta
    • Cremona
    • Forlì
    • Genova
    • Livorno
    • Lucca
    • Messina
    • Milano
    • Napoli
    • Novara
    • Nuoro
    • Oristano
    • Palermo
    • Pisa
    • Ravenna
    • Rimini
    • Roma
    • Sassari
    • Siracusa
    • Torino
    • Treviso
    • Trieste
  • Eventi
    • Mostra del Cinema di Venezia
    • Festival di Roma
    • Giffoni Film Festival
    • Lucca Film Festival
    • Napoli Film Festival
    • Taormina Film Fest
    • Torino Film Festival
  • Interviste
  • Streaming
    • Disney+
    • Netflix
    • PrimeVideo
    • Now
    • Paramount+
    • Iwonderfull
    • Midnight Factory
  • Homevideo
  • Musica
  • Libri
  • Varie
Ti trovi qui: Home / Articoli / Disponibile su Youtube Edipo re di Pier Paolo Pasolini

Disponibile su Youtube Edipo re di Pier Paolo Pasolini

Luca Biscontini Articoli Feb 22nd, 2023 0 Comment

Disponibile su Youtube Edipo re, un film del 1967 scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini, liberamente tratto dall’omonima tragedia di Sofocle e con protagonista Franco Citti nel ruolo di Edipo. È stato presentato in concorso alla 28ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Prodotto da Alfredo Bini, con la fotografia di Giuseppe Ruzzolini, il montaggio di Nino Baragli, le scenografie di Luigi Scaccianoce, i costumi di Danilo Donati e le musiche di Pier Paolo Pasolini, Edipo re è interpretato da Silvana Mangano, Franco Citti, Carmelo Bene, Alida Valli, Julian Beck, Luciano Bartoli, Francesco Leonetti, Ahmed Belhachmi, Ninetto Davoli, Ivan Scratuglia. Il film è stato girato tra l’Aprile e il Luglio del 1967, prevalentemente in Marocco, nelle località di Ait-Ben-Haddou, Ouarzazate e Zagora. Alcune scene di interni sono state girate nei teatri di posa della Dino De Laurentiis Cinematografica a Roma, mentre le scene del prologo a Casaletto Lodigiano e a Sant’Angelo Lodigiano, e quelle dell’epilogo in vari luoghi di Bologna, tra cui Piazza Maggiore. Edipo re è stato presentato in anteprima il 3 settembre 1967 alla 28ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove ha concorso per il Leone d’oro. È stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 7 settembre 1967 dalla Euro International Films.

Trama
Laio e Giocasta si sentono minacciati dalla profezia secondo cui il loro figlio Edipo ucciderà il padre e sposerà la madre. Così ordinano a un servo di uccidere il neonato, ma questi viene raccolto da un pastore e allevato da re di Corinto. Edipo, ormai uomo, apprende il vaticinio e fugge, ma, il destino lo guida inesorabilmente al compimento dell’atroce profezia. Edipo, disperato, si acceca.

Pier Paolo Pasolini su Edipo re

Avevo due obiettivi nel fare il film: il primo, realizzare una sorta di autobiografia assolutamente metaforica, quindi mitizzata; il secondo, affrontare tanto il problema della psicoanalisi quanto quello del mito. Ma invece di proiettare il mito sulla psicoanalisi, ho riproiettato la psicoanalisi sul mito. Eppure mi sono tenuto molto libero, ho seguito tutte le mie aspirazioni e i miei impulsi. Non me ne sono negato nemmeno uno. Questa è stata l’operazione fondamentale di Edipo re. Il risentimento del padre nei confronti del figlio è qualcosa che ho avvertito più distintamente della relazione tra madre e figlio, che non è un rapporto storico, ma puramente interiore, privato, fuori della storia, anzi metastorico, quindi ideologicamente improduttivo. Mentre ciò che determina la storia è il rapporto di amore e odio tra padre e figlio. Io ho sentito l’amore per mia madre molto, molto più profondamente, e tutto il mio lavoro ne è stato influenzato”.

Edipo re non è un film interamente antico. Ci sono un prologo e un epilogo moderni. Il prologo è l’infanzia di un bambino, che potrebbe essere uno di noi, e che sogna tutto il mito di Edipo quale lo ha raccontato Sofocle, con degli elementi freudiani, beninteso. Alla fine, il bambino è vecchio e cieco ed è un po’ ciò che Tiresia a suo tempo è stato, ossia una sorta di profeta, di «homo sapiens», di saggio che suona il suo flauto e percorre il mondo contemporaneo. La prima scena è a Bologna nel 1967 e là questo vecchio cieco suona un’aria che ricorda l’epoca borghese, il mondo «liberale» il mondo capitalista insomma. La seconda scena è a Milano vicino ad una fabbrica dove si trovano degli operai e là Edipo suona col suo flauto arie della Rivoluzione russa. Alla fine sempre alla ricerca di un nuovo luogo in cui stabilirsi, fissarsi, ritorna verso i luoghi dove per la prima volta ha visto sua madre, e nel film è accompagnato dal tema musicale della madre.

Edipo re si presenta, nella seconda parte, come un grande sogno del mito che finisce al risveglio, col ritorno alla realtà. La terza parte è il momento della sublimazione, come la chiama Freud. La variante del mito è che Edipo si ritrova allo stesso punto di Tiresia: si è sublimato come fa il poeta, il profeta, l’uomo eccezionale, in qualche modo. Diventando cieco, attraverso l’autopunizione, dunque attraverso una certa forma di purificazione, egli accede al dominio dell’eroismo, o della poesia. Il film è una proiezione in parte autobiografica. Ho girato il prologo in Lombardia, per evocare la mia infanzia in Friuli, dove mio padre è stato ufficiale, e l’epilogo, o piuttosto il ritorno di Edipo poeta, a Bologna, dove ho cominciato a scrivere poesie. Lì mi sono trovato integrato nella società borghese; allora credevo di essere un poeta di questo mondo, come se questo mondo fosse stato assoluto, unico, come se le divisioni di classe non fossero mai esistite. Credevo nell’assolutezza del mondo borghese. Con il disincanto, Edipo fugge dunque il mondo borghese e affonda sempre più nel mondo popolare, dei lavoratori. Egli canta non più per la borghesia ma per la classe degli sfruttati. Da qui questo lungo itinerario verso le fabbriche. Dove l’attende un altro disincanto, probabilmente.

Nel film il parricidio emerge più dell’incesto (certo emotivamente se non quantitativamente), ma credo sia abbastanza naturale, perché storicamente io mi sono posto in un rapporto di rivalità e di odio verso mio padre, e quindi sono più libero nel modo di rappresentare il mio rapporto con lui, mentre il mio amore per mia madre è rimasto qualcosa di latente. Il rancore del padre verso il figlio è qualcosa che ho sentito più distintamente che non il rapporto tra il figlio e la madre, perché il rapporto tra un figlio e sua madre non è un rapporto storico: è un rapporto puramente interiore, privato, al di fuori della storia, in realtà metastorico e perciò ideologicamente improduttivo, mentre invece ciò che fa la storia è il rapporto di odio e amore tra padre e figlio. Quindi, naturalmente, questo mi ha interessato più di quello tra il figlio e la madre: ho sentito l’amore per mia madre molto, molto profondamente, e tutta la mia opera ne è influenzata, ma è un’influenza la cui origine è dentro di me, nel mio intimo e, come ho detto, piuttosto al di fuori della storia. Invece tutto quello che c’è di ideologico, volontario, attivo e pratico nelle mie azioni come scrittore dipende dalla mia lotta con il padre.

Freud trionfa nell’episodio della Sfinge, l’unico punto radicalmente mutato — insieme a quello della sostituzione di Antigone con Angelo — : infatti la Sfinge non propone un indovinello, ma chiede direttamente a Edipo di chiarire da se stesso l’enigma che è in lui, ed Edipo si rifiuta, respingendo la Sfinge nell’abisso da cui è salita — un po’ buffa a dire il vero — e sapendo che respingendola nell’abisso avrebbe potuto impalmare la madre. Un caso dunque audiovisivo di rimozione.

Sfinge: C’è un enigma nella tua vita. Qual è?
Edipo: Non so, non voglio saperlo.
Sfinge: È inutile. L’abisso in cui mi spingi è dentro di te.

Le parole della Sfinge non esistono nel testo di Sofocle. Se ne parla solamente. Questo concerne l’antefatto. Non è precisato come, né in quali termini, Edipo ha incontrato la Sfinge. Ho dunque operato un cambiamento in rapporto alla mitologia popolare greca, non nei confronti di Sofocle, facendo della Sfinge, molto semplicemente, l’inconscio di Edipo: Edipo può fare l’amore con sua madre solo a condizione di respingere la Sfinge nell’abisso, vale a dire nel suo inconscio. Edipo è la persona che non vuole guardare dentro le cose, come tutta la gente innocente, quelli che vivono la loro vita come prede della vita e delle loro stesse emozioni. Questa è la cosa che più mi ha ispirato in Sofocle: il contrasto tra la totale innocenza e l’obbligo di sapere. Mentre Edipo era per me un uomo semplice destinato ad agire più che a comprendere (per cui l’evoluzione verso la verità nascosta è tutto il dramma), Giocasta è completamente differente: è un puro mistero. Tuttavia devo dire, a ben pensarci, che il personaggio di Giocasta è più riuscito di Edipo. Con Giocasta ho rappresentato mia madre, proiettata nel mito, e una madre non muta: come una medusa, cambia forse, ma non si evolve.

Edipo (tra sé, come in un sogno):
Tutto è chiaro… Voluto non
imposto, dal destino.

La differenza profonda tra Edipo e gli altri miei film è che è autobiografico, mentre gli altri o non lo erano oppure lo erano inconsciamente, indirettamente. In Edipo io racconto la storia del mio complesso di Edipo. Il bambino del prologo sono io, suo padre è mio padre, ufficiale di fanteria, e la madre, una maestra, è mia madre. Racconto la mia vita, mitizzata naturalmente, resa epica dalla leggenda di Edipo. Ma, essendo il più autobiografico dei miei film, Edipo è quello che considero con più obbiettività e distacco, poiché se è vero che racconto un’esperienza personale, è anche vero però che è un’esperienza conclusa che non mi interessa praticamente più. Ciò darà al mio film un maggiore «estetismo», ma anche — spero — una prospettiva umoristica che negli altri era meno rilevante. Lo humour è distacco dalla realtà, attitudine contemplativa di fronte alla realtà, e quindi dissociazione tra sé e questa realtà. L’estetismo e l’umorismo hanno dunque presieduto alla scelta dei momenti tipici della vita di Edipo, quelli che acquistano valore dopo la morte del protagonista, e che si mettono, quasi da sé, in una successione simile a quella della vita (nel tempo), ma smisuratamente più breve — o, meglio, col soccorso di una mente pensante o di un montaggio — più sintetica.

Nella fattispecie ho curato le inquadrature in modo molto più cinematografico del solito (non so se sono riuscite belle o brutte, ma il tentativo era di farle belle, di fare delle «belle inquadrature»); e ho creato delle situazioni di distacco dalla materia (mettiamo gli occhi di Angelo che guardano la Sfinge dissacrandola in una sorta di comicità sorridente appena, ma tale da renderci increduli e impedirci di sentirci coinvolti con le cose della favola. Quando penso ad un film, spero segretamente che sarà bello, ma effettivamente non ho mai avuto la necessità di fare un film che sia soltanto bello, ho bisogno di altri moventi: nel caso preciso l’eccitante era lo sviluppo marxista-freudiano del tema di Edipo.

Considero Edipo come il più cinematografico dei miei film. Per tutti gli altri, e soprattutto per Accattone, Bernardo Bertolucci ha ragione quando dice che non si può parlare di cinema (non avevo una formazione da cinefilo, non amavo certi piani che pure sono tipici del cinema, una certa forma di narrazione comunque valida per tutto il cinema; manifestavo una forma di rifiuto, cosciente o inconscio, non so, a fare del cinema; preferivo dipingere, o non so bene cosa). Qui per la prima volta ho accettato le regole, certe regole intrinseche a questa forma d’espressione. Per esempio, in tutti i film c’è un personaggio che esce di campo, lo lascia vuoto, e un altro che vi entra: io non l’avevo mai fatto. Pensavo si trattasse di una regola banale. Forse perché oggi amo il cinema più di un tempo, in Edipo ho utilizzato anche questa figura.

L’altra ragione per cui il film è girato con «estetismo e umorismo» è che l’oggetto della ricerca di Freud non mi interessa più tanto, proprio come non mi interessa più tanto l’oggetto della ricerca di Marx. Non sono più del tutto seriamente inviluppato nel magma che fa di Edipo un oggetto di analisi freudiana e marxista. È vero, alla fine del film Freud sembrerebbe battere Marx. Ed Edipo va a perdersi nel covo verde di pioppi e acque dove è stato allattato.

Edipo: O luce, che non vedo più, che prima eri stata in qualche modo mia, ora mi illumini per l’ultima volta. Sono tornato.
La vita finisce dove comincia.

Condividi

  • Twitter
  • Facebook
  • G-plus
  • Linkedin
  • Reddit
  • Pintrest

Luca Biscontini

Articoli correlati

Si conclude Romaeuropa 2025: ed è una domenica di festa.

Notizie

Si conclude Romaeuropa 2025: ed è una domenica di festa.

Ippolita Papale Nov 16th, 2025
Nasce il Critic’s Prize Massimiliano Fasoli: un Premio per giovani attori al pensiero non allineato.

Notizie

Nasce il Critic’s Prize Massimiliano Fasoli: un Premio per giovani attori al pensiero non allineato.

Emanuela Di Matteo Nov 16th, 2025

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Link Utili

  • Accedi/Registrati
  • Redazione
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Privacy e Cookie Policy

Notizie

Si conclude Romaeuropa 2025: ed è una domenica di festa.
16Nov2025 0 Comment

Si conclude Romaeuropa 2025: ed è una domenica di festa.

A Romaeuropa il 16 novembre gran finale del Festival internazionale più stimolante

Nasce il Critic’s Prize Massimiliano Fasoli: un Premio per giovani attori al pensiero non allineato.
16Nov2025 0 Comment

Nasce il Critic’s Prize Massimiliano Fasoli: un Premio per giovani attori al pensiero non allineato.

Genova, 13 novembre 2025 – L’Eredità dello sguardo critico: nasce il Critic’s

Premio Adelio Ferrero 2025: secondo classificato sezione saggi: Horror-ad, House e l’estetica pubblicitaria giapponese di Giulio Cavatorta
14Nov2025 0 Comment

Premio Adelio Ferrero 2025: secondo classificato sezione saggi: Horror-ad, House e l’estetica pubblicitaria giapponese di Giulio Cavatorta

Pubblichiamo il secondo classificato nella sezione “saggi” del Premio Adelio Ferrero 2025

DUBBING GLAMOUR FESTIVAL 7ª EDIZIONE a Genova: dal 5 al 30 novembre
09Nov2025 1 Comment

DUBBING GLAMOUR FESTIVAL 7ª EDIZIONE a Genova: dal 5 al 30 novembre

Genova, 7 novembre 2025 – Si avvicina la scadenza per partecipare al

Eternity di David Freyne
07Nov2025 0 Comment

Eternity di David Freyne

Eternity di David Freyne, protagonisti Miles Teller, Elizabeth Olsen, Callum Turner e

Premio Adelio Ferrero 2025: “The Shrouds”: 1 posto sezione “recensioni”
07Nov2025 0 Comment

Premio Adelio Ferrero 2025: “The Shrouds”: 1 posto sezione “recensioni”

Pubblichiamo la recensione di Emanuele Antolini di Valpolicella (Verona) per il film

Premio Adelio Ferrero 2025: il primo classificato sezione saggi
05Nov2025 0 Comment

Premio Adelio Ferrero 2025: il primo classificato sezione saggi

Pubblichiamo il primo classificato nella sezione “saggi” del Premio Adelio Ferrero 2025

Roberto Rossellini – Più di una vita: al cinema il 3-4-5 novembre
26Ott2025 0 Comment

Roberto Rossellini – Più di una vita: al cinema il 3-4-5 novembre

Il documentario “Roberto Rossellini – Più di una vita”, di Ilaria de

MARTY SUPREME di Josh Safdie con Timothée Chalamet
14Ott2025 0 Comment

MARTY SUPREME di Josh Safdie con Timothée Chalamet

L’ATTESISSIMO FILM EVENTO DI JOSH SAFDIE CON TIMOTHÉE CHALAMET AL CINEMA DAL

Premio Adelio Ferrero 2025: i vincitori!
07Ott2025 0 Comment

Premio Adelio Ferrero 2025: i vincitori!

Venerdì 6 ottobre 2025, nel contesto del Festival Ottobre Alessandrino, sono stati

Venezia Cult: 27 agosto – 5 settembre
27Ago2025 0 Comment

Venezia Cult: 27 agosto – 5 settembre

Un’ondata di ospiti invade la spiaggia di Venezia Cult! Svelato il programma

Premio Adelio Ferrero 2025
23Mag2025 0 Comment

Premio Adelio Ferrero 2025

BANDO DI CONCORSO  DEL PREMIO ADELIO FERRERO 2025 – 41esima edizione
15Mag2025 0 Comment

BANDO DI CONCORSO DEL PREMIO ADELIO FERRERO 2025 – 41esima edizione

BANDO DI CONCORSO DEL PREMIO ADELIO FERRERO 2025 – 41esima edizione Per

I Fantastici 4: gli inizi
03Mag2025 0 Comment

I Fantastici 4: gli inizi

Sullo sfondo di un vivace mondo retro-futuristico ispirato agli anni ’60, il

Malamore, al cinema dall’8 maggio
03Mag2025 0 Comment

Malamore, al cinema dall’8 maggio

Mary (Giulia Schiavo) è la giovane amante del pregiudicato Nunzio (Simone Susinna),

Chi Siamo

InsideTheShow.it è un sito di informazione fondato da Bianca Ferrigni e Davide Vignola che segue il mondo del Cinema in ogni suo aspetto. Scopo del sito è quello di fornire un flusso di notizie costante che spazi dalle ultime news alle uscite previste, passando per recensioni, anteprime, speciali su eventi di particolare rilievo e interviste. Il sito è autofinanziato. Obiettivo principale è garantire la qualità dei nostri contenuti editoriali e proseguire nella costruzione di un giornale indipendente, libero da "padroni".

Ultime Notizie

Si conclude Romaeuropa 2025: ed è una domenica di festa.
Nov 16th, 2025

Si conclude Romaeuropa 2025: ed è una domenica di festa.

Nasce il Critic’s Prize Massimiliano Fasoli: un Premio per giovani attori al pensiero non allineato.
Nov 16th, 2025

Nasce il Critic’s Prize Massimiliano Fasoli: un Premio per giovani attori al pensiero non allineato.

Il sospetto di Alfred Hitchcock
Nov 14th, 2025

Il sospetto di Alfred Hitchcock

Commenti Recenti

Rassegna stampa 2025
DUBBING GLAMOUR FESTIVAL 7ª EDIZIONE a Genova: dal 5 al 30 novembre
Rassegna stampa 2025
DUBBING GLAMOUR FESTIVAL 2025 a Genova
Juno: recensione del film
Juno – Recensione

Iscriviti alla Newsletter

Copyright ©2023 InsideTheShow.it
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Alessandria, n. 53 del 13 Maggio 2019 - Direttore: Giorgio Simonelli
ISSN: 2704-6133