Intenso e doloroso, The Whale colpisce duramente allo stomaco lo spettatore e rivela, anzi grida, alcune semplici verità esistenziali dal valore universale, apparentemente contraddette dalla vita passata del protagonista ma proprio per questo acquisite e ben comprese: la prima è ogni uomo non può fare a meno di amare, e che l’unica cosa che conta è la verità, vivere manifestandosi per quello che si è, dicendo quello che si pensa e prova.
Adattamento cinematografico dell’omonima opera teatrale del 2012 scritta da Samuel D. Hunter, autore anche della sceneggiatura del film, il regista Darren Aronofsky ha impiegato dieci anni per portare sullo schermo The Whale, non riuscendo a trovare il protagonista giusto. La scelta non poteva rivelarsi più insolita e azzeccata. Brendan Fraser, attore di bell’aspetto protagonista di infiniti blockbusters, era sparito per un po’ dalle scene, a causa di vicissitudini e problemi personali, con un conseguente sovrappeso che lo aveva reso poco appetibile agli standard Hollywoodiani. Aronofsky lo recupera, lo appesantisce notevolmente e lo rende mattatore di un dramma che l’attore vive fino in fondo, senza risparmiarsi nulla, dando tutto sè stesso. L’Oscar alla migliore interpretazione, per ora solo una candidatura, nel suo caso non potrebbe essere più meritata.
La storia narra di Charlie, un professore universitario omosessuale gravemente obeso chiuso in casa a scrivere, mangiare e dare lezioni online con la telecamera spenta, vergognoso di mostrarsi. Incapace ormai perfino di alzarsi dal divano, l’uomo ha una sola amica che lo accudisce: Liz (Hong Chau), un’infermiera che lo esorta inutilmente a farsi curare e ricoverare. Ma la pulsione di morte di Charlie ha delle cause ben precise che presto scopriremo.
The Whale, tratto da un lavoro teatrale, è un’opera inevitabilmente e volutamente claustrofobica, alla quale il regista concede poche immagini oniriche di evasione. Nei panni della scatenatissima figlia adolescente c’è la bella Ellie, Sadie Sink, resa celebre dalla serie Stranger Things. La ragazzina è un concentrato di rabbia che rivaleggia solo con quella di Liz, e gli uomini di questa ristrettissima cerchia di interpreti, tra cui il giovane Ty Simpkins (Thomas) non possono che fare da attoniti parafulmini. Non c’è un solo attore fuori posto in The Whale, inclusa l’intensa Mary, l’ex moglie di Charlie (Samantha Morton).
Frastornato da questa tempesta di dialoghi secchi e rabbiosi, lo spettatore potrebbe trovare, almeno nella prima parte, che la vicenda scorra in modo innaturale, ma ogni tessera del puzzle lentamente trova il suo posto, in questa disperata ballata sull’amore che è The Whale, un amore continuamente corteggiato dalla morte.
Tragico, eppure sorprendentemente pieno di speranza e vita, The Whale affronta molti temi importanti ed è un film che non ha alcun timore di dire e di mostrare: religione, fede, amore, rabbia, rimpianto, ma anche abisso e degradazione.
Le immagini di Charlie che divora, senza controllo di sè, tranci di pizza per lenire solitidine e frustrazione sono difficili da sostenere e ci mostrano la debolezza e la dipendenza (il cibo può essere equivalente in tutto e per tutto ad alcool o droga) dello scrittore, per poi rivelarci la sua umiltà e grandezza di spirito, che no, a differenza di un reality, non si manifesterà dimagrendo.
Genere: Commedia, Drammatico
Anno: 2022
Regia: Darren Aronofsky
Attori: Brendan Fraser, Sadie Sink, Samantha Morton, Ty Simpkins, Hong Chau, Huck Milner, Sathya Sridharan
Paese: USA
Durata: 117 min
Distribuzione: I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection
Sceneggiatura: Samuel D. Hunter
Fotografia: Matthew Libatique
Montaggio: Andrew Weisblum
Musiche: Rob Simonsen
Produzione: A24 e Protozoa Pictures
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