Il 29 maggio la redazione di Inside The Show è stata ospite presso la Sala Cinema ANICA, dove si è tenuta la Conferenza Stampa di presentazione della VI edizione di VIDEOCITTA’, il Festival della visione e cultura digitale, che si terrà dal 13 al 16 luglio a Roma, presso il Gazometro, quartiere Ostiense.
In sede di Conferenza sono intervenuti Francesco Rutelli ( ideatore di VIDEOCITTA’ ), Mattia Voltaggio (Program Manager Officer ROAD), Francesco Dobrovich ( Direttore Creativo VIDEOCITTA’) e alcuni curatori ed artisti del Festival; di seguito riportiamo i punti salienti dell’evento.
Francesco Dobrovich: Benvenuti alla VI edizione della presentazione di VIDEOCITTA’, da quest’anno il Festival della visione e della cultura digitale;abbiamo passato un primo lustro, ci siamo dati un leggero restyling perché crediamo veramente che VIDEOCITTA’ più di ogni altra cosa sia espressione di questo, quindi il Festival della visione e della cultura digitale. Oramai, nel corso di questi primi sei anni questo Festival e’diventato un elemento importantissimo nella vita di tutti quanti noi e quindi ci sembrava importante; sono qui con l’ideatore Francesco Rutelli il nostro Presidentea cui vado a dare la parola.
Francesco Rutelli: Grazie, io ringrazio infinitamente voi, ringrazio Francesco Dobrovich, il nostro Direttore Artistico, faremo una carrellata veloce ma penso affascinante; è un laboratorio che di continuo cambia, abbiamo avuto centinaia di migliaia di partecipanti fisici anche durante il lockdown; VIDEOCITTA’ non si e’fermata e abbiamo avuto milioni di persone che hanno seguito le creazioni originali e gli appunti che si sono svolti in questi cinque anni, attraverso il web; ne e’un esempio veramente positivo di collaborazione e’quello che voi vedrete oggi con la presenza dei rappresentanti, delle istituzioni e con una partnership così positiva con i padroni di casa al Gazometro. Ci tengo a sottolineare il ruolo dell’area del Gazometro; da ex sindaco, ho fatto vedere a Mattia Voltaggio una vecchia foto, nella quale facevo un sopralluogo con l’allora Direttore ITALGAS, per capire cosa si potesse fare un questo meraviglioso territorio di archeologia industriale; purtroppo facemmo i conti con il fatto che talmente tanti erano gli accumuli inquinanti, gli oli usati, il petrolio, insomma tutto ciò che era tracimato per assicurare l’elettricita’ a Roma, di questo parliamo, per quasi un secolo, che il Comune allora non aveva le risorse per poterlo fare e quindi abbiamo scoperto, io,per primo che silenziosamente ENI con un progetto, ha iniziato a bonificare queste aree, all’interno delle quali ora ci possono essere attività innovative molto interessanti e appunto può svolgersi un Festival come questo che raccoglierà certamente migliaia di persone; è un segno quindi in un’area che mi sta molto a cuore quella dell’Ostiense, che deve continuare a crescere. Sono presenti qui tanti soggetti che fanno anche attività di innovazione in settori molto importanti e soprattutto rivolti alla creatività giovanile, quindi si è creato un momento di comunità. Ma tra poco toccherà a Mattia Voltaggio spiegare cosa succede lì dentro; abbiamo oggi tanti rappresentanti ed istituti, il primo siccome ha un Consiglio di Amministrazione di Cinecittà, perché sappiamo quanto e’importante per Roma e l’industria.
Daremo la parola insieme a Francesco, a tutti i nostri partner, in modo ordinato, ma prima ho il dovere di ringraziare ANICA, per un’azione che tanti di noi svolgono a titolo gratuito e anche qui siamo con una partecipazione di industrie che hanno capito fin dall’inizio quanto sia stretto il dialogo tra il cinema, l’audiovisivo, le nuove frontiere digitali e qui Manuela Cacciamani che guida la unione delle imprese digitali e creator di ANICA, testimonia questa crescita e questi intrecci meravigliosi; voglio ringraziare tutti quelli che collaborano e tutta la squadra di primo ordine che come vedrete dalla qualità delle cose che si fanno, lavora tutto l’anno per fare crescere non solo queste giornate, voglio anticiparvi che VIDEOCITTA’ sarà al Gazometro e sarà anche a Tor Bell Monaca quest’anno, sarà a Villa Adriana e Villa D’ Este a Tivoli, in un gioco d’ acqua e di storia meravigliosi, ma,il cuore sarà il Gazometro. Ringrazio Antonella Di Lullo, Michele Lotti, Giulia Funari, Guido Pietro Airoldi, Francesca Sulis, Cristina Spinelli, Mariana Forti Gomez, Andrea Bui , il responsabile tecnico Daniele Davino e poi per la stampa GDG, Giulia Di Giovanni, Alessandro Gambino, Ilenia Tisali, che ci danno tutti una mano in alcuni periodi dell’anno, ma una squadra formidabile.
Dico un’ultima cosa, lo scorso anno e’stata la Luna a caratterizzare il Gazometro, milioni di persone hanno immortalato questa luna dentro la struttura del Gazometro che e’tornata a vivere e tra l’altro visto che la città ha eletto questa struttura come simbolo della comunicazione per la candidatura dell’Expo e quest’anno sarà la Terra il tema, ma lo sveleremo soltanto pochi giorni prima, con una visita per cui porteremo i media, la stampa, nell’area , per scoprire via via che si sta costruendo questa nuova icona. Io inviterei Nicola Borrelli a darci il suo saluto, io vi ringrazio molto!
Nicola Borrelli: in realtà ci sono poche cose da dire, nel senso che già le immagini, gli, highlights dicono molto; e’ importante immaginare le immagini come movimento, la trasformazione digitale, il dialogo fra le arti e quest’anno anche con il patrocinio propriamente inteso; il Gazometro e’una realtà importante, tra l’altro vivo lì e confido in Rutelli per mantenere l’installazione tutto l’anno, perché dà un senso molto rilevante a tutta l’area e quindi e’importante che il Ministero colga anche questo,tipo di linguaggio, di rappresentazioni, di temi non solo con il classico cinema, il classico racconto cinematografico, ma anche con tutta la molteplice possibilità che la trasformazione digitale dà a tutti noi. VIDEOCITTA’ rappresenta sicuramente una delle iniziative di punta in questo ambito ed e’per questo che il Ministero ha fatto sempre la sua parte, venendo incontro a questo tipo di iniziativa non proprio vissuta con facilità, almeno all’inizio, dal classico mondo cinematografico, poi una volta visto e passato, siamo tutti in linea e curiosi di vedere questa ulteriore edizione, che appunto coinvolge un sito del Ministero della Cultura, Villa D’ Este e che continua in questo dialogo fra linguaggi artistici esaltati dalle possibilità che ci dà il digitale; grazie, adesso andiamo a regolare i conti con Nicola Maccanico.
Nicola Maccanico: grazie di cuore al Direttore Generale della Direzione Cinema, Audiovisivo e Ministero della Cultura; ecco io mi ricordo come quando noi facemmo nella prima edizione, le nostre industrie in alcune dialoghi con quelli che fanno i videogiochi, che producono e realizzano i videogiochi e con i ragazzi di YouTube di youtuber sembrava un orizzonte impossibile qualcuno di voi forse si è accorto tra i maggiori incassi delle sale cinematografiche negli ultimi anni C’erano stati dei prodotti di youtuber quindi questa contaminazione che video città ha assicurato sin dall’inizio e che riguarda l’arte visuale ne parleremo anche con il Maxxi che ha fatto strada edi è qualcosa che ha incarnato nell’unione guidata da Manuela. Io mi fermo qua perché abbiamo detto del passaggio dalla luna alla terra ,ma Francesco adesso dai tu il ritmo che si deve a questa nostra conferenza a partire da Mattia e gli amici dell’ENI. : per essere tambureggianti usando un termine di qualcuno, cominciamo subito con Mattia Voltaggio padrone di casa per Eni. Ciao Mattia ! Con lui è il secondo anno che lavoriamo insieme su questo sito e sono almeno un paio d’anni che noi internamente sentiamo parlare di un progetto visionario e fondamentale per uno sviluppo di quell’area,lo sviluppo dell’economia per il nostro territorio e del paese quind,i che fa di Roma anche un traino dell’Innovazione; Mattia si sta occupando di questo progetto che si chiama Road advanced district ed è stato lanciato qualche giorno fa.
Mattia Voltaggio: Grazie a tutti, sono molto contento di essere qu;i ancora una volta con gli amici di Videocittà, noi siamo partiti con un fidanzamento ma in realtà poi ci siamo sposatii lo scorso anno; siamo contenti poi di rafforzare questo legame con questa manifestazione importantissima partita nel 2020 nel quartiere di Ostiense ,che veniva indicato dal Guardian come uno dei dieci quartieri più promettenti d’Europa; unico quartiere, unica città italiana in questa classifica. Erano anni ,mesi molto complicati per la pandemia ,eppure uscì fuori questo articolo che forse qualcuno di voi si ricorda; perché in quell’area si era creato quello che a volte succede quando si generano ecosistemi. Gli ecosistemi nascono sempre per un fenomeno proprio quasi chimico, si aggregano quasi spontaneamente;un’area dove era presente già l’accademia delle belle Arti, Eataly .Nel 2017 Eni eredita da Italgas questo sito storico importantissimo come ha ricordato il presidente, che ha dato energia alla città di Roma e grazie a questo sindaco illuminato che era Ernesto Nathan. Un ciclo integrato dell’energia ,che chiaramente ci siamo trovati a riqualificare in questi anni, con l’obiettivo sostanzialmente di non rinunciare alla vocazione industriale di questo luogo che era un’ officina; ancora non ha questo tipo di destinazione d’uso, ma è un luogo che ospita e ospiterà sempre di più laboratori e quindi quello che volevamo fare era invertire il modello di business di questo luogo e trasformarlo invece in un grande laboratorio a cielo aperto per le energie remissive. L’abbiamo fatto mettendo insieme altre sei grandi aziende da Acea, ferrovie dello Stato, Autostrade, Bridgestone, Cisco e abbiamo creato questo soggetto rete, questo consorzio di aziende che si chiama Road e che dà nome al distretto,sostanzialmente ispirandosi ai grandi distretti di innovazione che ci sono già in Italia perché ci siamo ispirati al modello del chilometro rosso di Bergamo e alle Officine Grandi riparazioni di Torino; ci sono dei modelli eccellenti a cui abbiamo preso ispirazione e abbiamo deciso di lavorare per trasformare il sito del gazometro in un luogo dove fare due cose fondamentali ;da una parte testare nuove tecnologie insieme, d’altronde le sfide della trasformazione energetica e digitale devono essere affrontate insieme, perché sono sfide comuni, dall’altra anche essere un laboratorio creativo soprattutto per i giovani. Noi sappiamo che c’è un grandissimo mismatch tra domanda e offerta nel mondo del lavoro e le competenze che serviranno tra 10 e 20 anni saranno completamente diverse rispetto a quello che servono oggi ,quindi vogliamo lavorare insieme con le università, per creare un luogo dove fare questo tipo di sperimentazione; il dialogo è anche aperto con Roma capitale, perché chiaramente questo luogo in cui sperimentando soluzioni per la mobilità, gestione delle acque dei rifiuti, gestione della mobilità sostenibile, vogliamo proporre un agenda di possibili soluzioni che possono essere poi applicate in un contesto anche di pubblica amministrazione. Ultimo ma non ultimo ,il motore di tutti i distretti di innovazione è la cultura; quindi essere all’interno di questo quartiere è anche una grande responsabilità per Eni perché è un quartiere di grandissimo fermento culturale, basta muoversi dal teatro India fino a tutto quello che circonda di cultura questo luogo e quindi vogliamo anche qui fare sperimentazione; direi che Videocittà, l’ha dimostrato l’anno scorso, con una delle installazioni più Instagrammate dell’estate, si rivela essere un luogo in cui accogliere anche questo tipo di talento e questo tipo di competenze che saranno cross rispetto a tutte le aziende e che quindi ben contenti di ospitarlo nuovamente, speriamo appunto che dalla terra si passi poi ad una trilogia.
Francesco Dobrovich: Grazie Mattia! Io personalmente ogni volta che riesco a lavorare in questo quadrante della città sono particolarmente motivato; ci ho studiato, ho fatto i primi interventi professionali all’interno di quest’area e mi ha aperto il mondo a questo fantastico mestiere, quello di riuscire a mettere in connessione la cultura con i luoghi urbani e Videocittà fa questo; lo fa dalla sua prima edizione, con tutta quanta una serie di videomapping straordinari, sparsi a valorizzare le architetture monumentali del centro storico; quest’anno torneremo anche in un altro luogo del Ministero, diceva appunto prima Borrelli e chiuderemo a Villa d’Este e Villa Adriana, ma soprattutto rifaremo un’altra installazione size specific proprio all’interno del gazometro; difficile ripetersi ,siamo stati enormemente in dubbio su cosa andare a fare e oggi vi facciamo vedere solo una piccola anticipazione perché in realtà, siete qui all’interno di questa sala e l’invito è aperto. Faremo una site visit il giorno prima dell’inaugurazione per vedere il dietro le quinte di come questa installazione sarà installata, però intanto vi faccio sentire un estratto della musica originale e alcune immagini di quello che stiamo creando; abbiamo coinvolto due nomi di spicco della cultura italiana e internazionale e ci sarà una musica originale scritta dai DJ producer Mace di cui questo è un primo druft ; la musica sarà accompagnata da uno show visuale e size i specific, fatta da uno studio di New York. Il viaggio si chiamerà Mater Terrae, che sarà un viaggio che partirà dal centro della terra fino al cielo, proprio per cercare di invogliarci a trovare una relazione nuova con il nostro pianeta; l’installazione sarà un grande tool che creerà forse il più grande ologramma del mondo, ci sarà una proiezione immersiva di 3000 metri quadrati, nel quale il pubblico potrà immergersi ma che con un gioco di luci permetterà di dialogare con quella che è l’architettura del più giovane monumento del nostro territorio; il gazometro è questo. Quindi questo sarà il cuore del nostro programma,tutti quanti i giornalisti sono invitati a vedere appunto una preview qualche giorno prima dell’inaugurazione. Questo è un festival fortemente plurale, ci siamo impegnati molto e Videocittà torna un po’ a quell’approccio dei primi anni, un festival fatto di tante collaborazioni diverse, con contenuti prodotti e co prodotti, con tanti soggetti diversi con un’attenzione ai contenuti, dove il 50% sono prodotti delle nostre industrie creative ,quindi sono italiani; abbiamo fatto anche una grande attenzione a creare un balance con contenuti generati da donne e da uomini e quindi è un programma molto ricco fatto di tanto importante collaborazioni.
Francesco Dobro Voglio ribadire che qui abbiamo i rappresentanti delle istituzioni; Lorenza lei rappresenta la regione Lazio; do un benvenuto molto caloroso alla delegata del presidente cinema audio visivo, dove la vostra presenza qui conferma un forte sodalizio in questa collaborazione. Un’un’altra istituzione nazionale rilevante, avevamo previsto che venisse il suo presidente Alessandro Giuli che però ha la febbre, quindi non c’è ,ma è qui la dottoressa Trombetta che prego di accomodarsi assieme a Rha di Martino e Damiana Leoni che dall’inizio hanno seguito tutti i video arte visuale; qui ci sono alcuni studenti di ANICA Academy che stanno terminando il loro lavoro per ANICA Academy e gli ho detto di venire perché avrebbero incontrato mondi molto diversi per il loro futuro lavoro; non succede sempre che grandi artisti visuali abbiano migliaia di persone che vedono le loro creazioni; l’arte visuale della lettura di alcuni miliardari in che anno un prodotto unico se lo tengono in salotto, invece questi stessi protagonisti della visual Art vengono a Videocittà da tutti questi anni e qui voglio ringraziare Damiana che è stata sia visionaria che generosa e che si occupa di questa realtà; quest’anno abbiamo avuto migliaia di persone; Ra è una creatrice di rango internazionale e quindi siamo molto contenti che si sia strutturata una collaborazione tra il Maxxi e Videocittà ,in entrambi i sensi , sia quando verrete al gazometro e poi successivamente quando ci sarà un evento al Maxi.
Alessia trombetta: buongiorno e grazie di averci invitati; sicuramente vi porto i saluti del Presidente che in realtà stava venendo ma non è riuscito. La febbre è salita ed è tornato indietro; siamo alla terza collaborazione con Videocittà e siamo contenti di poter confermare questa partnership; saluto Rha di Martino che per noi è un pezzo forte della nostra collezione e a cui siamo molto legati, abbiamo più volte messo insieme le energie per stabilire il programma, per contribuire nella maniera più condivisa possibile, attraverso appunto la multidisciplinarietà, la condivisione di presentare anche nuovi linguaggi e le nuove tecnologie; il Maxxi da’ oltre 600 opere d’arte contemporanea, in questo momento la collezione continua a crescere, anche con l’aiuto di questo tipo di progetti; la nostra video gallery, realizzata in collaborazione in between are film ,porta anche l’incremento delle collezioni video e un altro aspetto particolare è quello che cercheremo di incrementare a breve la nostra collezione, anche per quello che saranno le nostre opere realizzate con tecnologia avanzate in realtà virtuale, sicuramente oltre a proseguire il nostro discorso sul video. Non vediamo l’ora di esserci, stiamo definendo la lista delle opere con Damiano e con la collaborazione di videocittà.
Francesco Rutelli: Grazie infinite davvero! Debbo ringraziare l’avvocato Grassi che con l’Avvocatessa Natalia Abbagnato hanno dato l’assistenza legale in questo periodo, anche qui con grande spirito d’amicizia a Videocittà
Damiana Leoni: Darei la parola per questo contenuto in particolare a Rha, per approfondire anche le collaborazioni che sono cominciate nel 2018 e continuano appunto con questa artista.
Rha di Martino: abbiamo visto il trailer di Laserate, che è uno dei lavori che vedremo nella nostra serata inaugurale ed è stata presentata alla biennale di Venezia ;è un’opera prodotta tra l’altro dalla fondazione between are Film, che come abbiamo detto prima già collabora con il Maxxi per la video gallery e che appunto ci manderà in presenza Leonardo Bigazzi che è uno dei suoi curatori e che parlerà con Yanis Rafa che verrà dopo il programma e di cui vedremo una selezione delle opere degli ultimi dieci anni e parlerà con Leonardo; Yanis è molto interessante perché è una regista di cinema e video artista quindi è in bilico e questa ovviamente è una cosa molto interessante; avere artisti sempre un po’ in bilico tra cinema e musica e nonostante sia dell’84 quindi relativamente giovane, ha prodotto tantissimi video e film che sono andati in festival di cinema; la seconda serata continua con la collaborazione del Maxxi, che è stata veramente incredibile nelle prime due edizioni e ci ha permesso di portare in presenza artisti di grande fama internazionale e continueremo a fare come diceva il presidente Rutelli un raccordo, quindi il Maxxi viene al gazometro e poi noi di rimando andremo al Maxxi in autunno; comunque la nostra intenzione era continuare questa collaborazione, perché volevamo far emergere quello che il Maxxi sta facendo per le collezioni e in questo caso è proprio una rassegna dove verranno scelti diversi video, anche non proprio recenti, perché essendo una collezione ovviamente si va a pescare anche raccolte del passato e questo è bello perché rivedremo dei video che forse ci siamo anche dimenticati ,quindi anche per noi stessi sarà interessante;tutto ciò, per dire come diceva anche il Presidente, che l’idea è stata per noi che ci occupiamo di video arte ,quella di avvicinare un pubblico più ampio, quindi ringrazio in particolar modo, i responsabili,del Gazometro e ENI, perché ci danno la possibilità di aprire in questo spazio meraviglioso rivolto a un grande pubblico e di avvicinare la video arte a tutti.
Chiude la terza serata, con” inverno muto”, in una serata che ha colori più ibridi; è in realtà, un duo italiano, sono due ragazzi Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi, dell’82 e dell’83 ,entrambi di Piacenza e sono un entità artistica come si definiscono loro, che collaborano dal 2003 ;sono entrambi artisti registi ,ma lavorano da soli anche come musicisti ; quindi in quest’ultima serata avremo una performance dal vivo ,in cui c’è un video proiettato mentre loro suonano e questo è parte di un grande progetto che loro hanno iniziato 5 anni fa, nel 2018 e che si chiama Black Mad; è un progetto che esplora attraverso la musica ,il concetto di meditare.” Mediterraneo nero”, quindi e’ un’ enorme ricerca tutta musicale nella quale sono loro stessi a suonare.
Francesco Dobrovich: fantastico, grazie mille di Martino; Maxxi e Damiana leoni! Allora loro hanno detto una cosa molto importante, riusciamo a smuovere un numero abbastanza significativo di persone, ma in realtà questo avviene perché Videocittà è un festival che ha nella pluralità nel linguaggio e nell’offerta ,il suo carattere determinante Ed è proprio questo un mix di contenuti che ci permettono di fare incontrare target molto diversi tra di loro; un contenuto molto importante anche quest’anno ce lo porterà Manuela Facciamo, presidente dell’Unione editori e Creatori digitali di ANICA. Manuela ha una collaborazione oramai diciamo stra consolidata!
Francesco Rutelli: chi ci porti quest’anno?
Manuela Cacciamani: innanzitutto mi sembra una gran bella notizia che in questa giornata di sole, Videocittà ci sarà quest’anno,per inondare la città di creatività e tecnologia, perché noi creators digitali abbiamo bisogno di una casa per esprimerci e Videocittà è sicuramente la casa perfetta, per cui è davvero una bella notizia non scontata ,quindi grazie! Complimenti anche per l’impegno che ci mettete. Noi quest’anno, per la serata di apertura ,cercheremo di portare un progetto per il quale stiamo ancora lavorando che si chiama the Jack al metal Show, ovvero un progetto che vede in collaborazione circa 200 persone e che verrà realizzato insieme a Tim, il minute che ha partecipato con l’intenzione di promuovere il 5G nelle industrie creative; la Federico II con la quale stiamo sperimentando una DAD, nella quale faremo recitare dei robottini insieme ai the Jack Al e che riceveranno un pacco sospetto che non sanno come gestire; robottini che hanno occhi e orecchie grazie al fatto che vengono diretti e tele pilotati da un’altra città con la realtà virtuale. Quindi ,tecnologia creatività innovazione e comedy, perché comunque il risultato finale è un prodotto estremamente comedy, però la particolarità di questa operazione è il fatto che il pubblico potrà vederlo sia attraverso web ma anche attraverso delle sale cinema in realtà virtuale, nei luoghi all’aperto, che verranno allestiti per intrattenere; si tratta quindi di un progetto transmediale a tutti gli effetti, in questa modalità di innovazione immersiva di cui tanto si parla; per cui speriamo di farvi ridere e speriamo che funzionino i robottini ,ma questo lo scopriremo insieme il 13 sera!
Francesco Dobrovich: Grazie Manuela! Quando affermiamo che Videocittà e’ il festival della visione e della cultura digitale, ditemi se non abbiamo ragione ad affermarlo, con dei contenuti simili; c’è una frase che mi piace molto tra le varie ,che utilizziamo quando amiamo raccontare noi stessi ,che è quella in cui all’interno di Videocittà, si vivono delle esperienze che nascono nel reale e vivono poi positivamente anche nel digitale; questo esperimento ,che Manuela con successo presenterà a Videocittà è sicuramente un esempio creativo d’eccellenzaPassiamo alla seconda parte della conferenza;parlando dell’installazione site specific , questo è un un tema a cui siamo molto legati; chi ha frequentato Videocittà negli ultimi anni, soprattutto dietro la mia direzione creativa, sa quanto ci interessa anche proporre un programma formativo ,perché dietro le immagini e movimento c’è tutto, quanto un filone;le performance live dove la parte visuale diventa un elemento determinante; se si va ad esempio ad un concerto ,la parte visuale è una parte sstrepitosa; quindi c’è un radioso comune nell’ accompagnare i live con grandi immagini degli show altamente impattanti; noi quest’anno a Videocittà, creiamo uno site specific che è questo;uno sull’alto forno che diventerà un grande schermo;andiamo a premiare questa architettura, che diventerà una quinta naturale ,per cui non avremo neanche il palco. Il palco sarà alto, non impatteremo con l’audio, tutto immagini e queste immagini faranno da quinta a dei contenuti live di primissimo ordine;
quest’anno apro il palco con Michele Lotti, con cui quest’anno abbiamo fatto una selezione di performer musicali ,che in realtà nascono proprio con una caratteristica specifica che è molto legata alle Arti digitali.
Michele liotti: esatto. Apriremo con i The Blaze, che animeranno il palcoscenico del sabato sera di Videocittà; sono un duo francese e nascono sia come musicisti che come registi; la loro caratteristica principale è quella di portare progetti audiovisivi in tutto il mondo; loro riescono proprio a trasformare i loro progetti audio video in show incredibili, porteranno la loro ultima opera Jungle e dopo essere passati dai migliori festival mondiali ,California, Parigi, li vedremo appunto al gazometro il sabato sera; poi invece abbiamo il venerdì sera, Dixon, che si può definire uno dei migliori dj al mondo; è stato inserito nella classifica, primo al mondo per quattro anni consecutivi, ha anche una sensibilità molto importante rispetto a tutto il campo audiovisivo, per questo ha fondato” trans moderna”, che sarà presente anche nel nostro programma di Agorà ; quindi Dixon è un altro artista di alto livello, che presenterà anche lui un set audiovisivo.
Francesco Dobrovich: ci saranno poi un’alternanza di palcoscenici con tante performance di sperimentazione e ne citiamo intanto due per sottolineare la collaborazione con l’ambasciata di Spagna che ci aiuterà nella promozione e nell’attività di Bromo, che è un duo di Barcellona e poi anche con il centro ceco, che ci aiuterà con Niva; insomma quindi questo programma molto ricco, sicuramente è importante all’interno del nostro palinsesto 2023. Grazie Michele!
Michele Liotti: Grazie a voi!
Francesco Rutelli: Francesco, comincia a preparare i rappresentanti dei media che sono qui presenti, perché dobbiamo dire come ci si deve prenotare per partecipare a Videocittà e le modalità per venire; qui abbiamo accolto il Ministero della Cultura, il Maxxi e abbiamo rappresentanti del nostro territorio, quindi secondo me è molto importante per un verso Miguel Gotor che è l’assessore della cultura di Roma capitale e a seguire subito Lorenza Lei.Direi che entrambi avete a che fare, il primo con il valore di quest’area,oltre che a questa iniziativa ,mi auguro anche per la città e la seconda nell’ordine di salita su questo palco, le potenzialità che riguardano il lavoro e che riguardano anche la formazione, perché Agorà che ha citato prima Francesco è un’occasione di incontro tra soggetti che hanno interessi anche imprenditoriali e creativi da una parte ,e dall’altra ci sono delle vere e proprie attività formative che si svolgono qui; però a voi di spiegare, perché il territorio dica la sua su questo nostro esperimento che continua ormai da 6 anni.
Miguel Gotor: Grazie, noi siamo molto contenti come Assessorato alla Cultura e come comune di patrocinare questa sesta edizione di Videocittà, di sostenerla per dei motivi che abbiamo visto fin qui e che sono evidenti; un paio di settimane fa mi trovavo sulla torre che è stata da poco inaugurata nel rettorato di Roma Tre all’ultimo piano , dove si gode uno spettacolo straordinario di ciò che è stato fatto negli ultimi 25 anni in questo spazio che è l’Ostiense; è una straordinaria metafora secondo me di quello che noi possiamo fare e delle capacità che abbiamo di rompere con quell’idea un po’ qualunquista, che le cose a Roma non si fanno o si fanno male; è veramente una visione potente ed è una visione potente dove si sono incontrate capacità di transizione; la parola chiave di questo festival, che richiedono realismo e al tempo stesso visione. C’è stato negli ultimi 25 anni una agglomerato di capitale umano pubblico e privato, che ha saputo lavorare insieme e che poggiava su una tradizione storica;abbiamo sentito,lo diceva Voltaggio, una tradizione plurisecolare di quegli spazi fatti di fatica e lavoro, di officina e di laboratori e attraverso questo progetto di grande trasformazione urbana e di grande rigenerazione urbana, in qualche misura quello spazio è cambiato in maniera straordinaria ma restando se stesso; questo è il concetto di archeologia industriale di recupero che noi dobbiamo proporre, allora è molto importante che video città si svolga proprio lì, che il suo cuore sia il cuore del gazometro e attraverso la parola chiave transizione di questo anno e attraverso la cultura digitale, faccia appunto capire e vedere che tradizione e innovazione possono andare insieme ;noi abbiamo il dovere di vivere già adesso il futuro che ci aspetta. C’è stato prima un lapsus divertente su TuttoCittà; noi spesso in modo un po’ consolatorio ci diciamo che le innovazioni avvengono senza rotture, che appunto la radio non ha sostituito la televisione come si pensava ed è vero; però è anche vero invece che la rivoluzione tecnologica e digitale che stiamo vivendo, produce anche degli oggetti che non servono più, appunto il tuttocittà o le pagine gialle. È importante secondo me, attraverso operazioni culturali come questa, riflettere anche su questo tema ovvero che ciò che cambia resta con noi e quello che invece dobbiamo definitivamente abbandonare; questo è il primo aspetto ,il luogo; poi quest’anno ci sarà anche un’installazione delle iniziative a Tor bella Monaca,a Tivoli ;il festival vedete, si irradia nella città; è la seconda ragione sono le collaborazioni che abbiamo dispiegato; le abbiamo sentite appunto con l’ENI, Maxxi, l’ambasciata francese, l’ambasciata spagnola, Villa Massimo e l’istituto di fisica nucleare, ovvero l’insieme di queste collaborazioni e’ la capacità che abbiamo come si dice con una formula, di fare sistema e quando riusciamo a farlo secondo me non ce n’è per nessuno, perché Roma è una risorsa preziosa e queste tre quattro giornate che passeremo insieme serviranno a raccontare anche questo. Grazie.
Francesco Dobrovich: il programma Agorà contiene un senso di collaborazione di Videocittà, che va ben oltre il territorio romano; è una collaborazione ormai estesa a livello europeo perché queste sono le realtà che vengono dall’Europa e dal mondo;ci sono anche realtà extra europee che vengono a Videocittà per fare network, in questo programma straordinario e professionale che si chiama Agorà; lo facciamo in collaborazione con la Director Club Italia, con ANICA Academy, naturalmente, ma abbiamo anche queste altre realtà italiane e internazionali europee che fanno parte del nostro network ,in un mix pomeridiano di giornate professionali ;quindi il pomeriggio con delle masterclass e invece la sera con la parte espositiva, dove le industrie fanno vedere come utilizzano la tecnologia; la parola a Lorenza Lei.
Lorenza Lei: Grazie, sono contenta di essere qua; grazie a Francesco Rutelli e al direttore artistico.Ho ascoltato veramente con molta attenzione gli interventi che sono intercorsi e mi pare una grande opportunità questa; non vi nascondo che qui ci sono delle parole chiave che mi hanno incuriosito e che vorrei sottoporre non alla vostra attenzione ,perché siete stati voi che l’avete portata a me. Videocittà, non poteva avere definizione più interessante e puntuale,così come l’ avete rappresentata; un emming profondamente ben riuscito ,perché me l’avete fatto vivere in questa ora insieme; quali sono le altre parole che veramente ritengo siano fondamentali, perché in realtà credo che questo festival della visione, che non è solo visione ma è virtuale virtuoso allo, stesso tempo e anche trasformazione innovazione, sono parole che noi tutti i giorni diciamo, ma in realtà credo che in questa 4 giorni vengono rappresentate al meglio. Il luogo gazometro e’ fantastico, ma la realtà in cui si svolge questo festival mi sembra ancora più importante,come Villa d’Este e tutto quello che ci siamo detti. Credo anche che sia una grande opportunità quella che noi andiamo ad offrire, dico noi perché mi piace dire così, perché ritengo che sia una partecipazione attiva quella che potremmo anche proseguire nei prossimi anni ed è quella di offrire ai giovani un’opportunità di visione veramente futura, attraverso una quattro giorni che può creare un terreno verso una formazione più strutturata.
Francesco Dobrovich: Grazie mille! Anche per noi è importante quello che ha detto e abbiamo ascoltato con molto interessenle tue parole; buon lavoro!Mi piace sottolineare quanto Videocittà sia un festival locale ma anche con un respiro internazionale, noi vogliamo che la gente che viene da noi abbia questa sensazione di poter essere in una grande metropoli contemporanea; questo festival in realtà è anche molto parlato; voglio sottolineare che abbiamo tre amici che ci aiutano a sviluppare una serie di talk e intervalleranno le performance e le installazioni. Invito sul palco Nicolas Ballario, Daniela Collu e Alessandro Luna; un applauso! A loro l’onore e l’onere di far parlare il festival, avranno tre sezioni differentemente dedicate ai talk; inizia il più giovane, Alessandro vai.
Alessandro Luna: buongiorno a tutti, quello che farò io è essenzialmente cercare di capire come l’informazione e la comicità, che sembra che non c’entrano,nientel’ una con l’ altra e invece c’entra sempre qualcosa, sono cambiati gli ultimi anni dall’ avvento dei social e anche dall’innovazione audiovisiva, con il festival di Videocittà; mai come adesso l’informazione non può più prescindere da un lato grafico che è sempre più forte; tutte le redazioni dei nuovi media che per me rappresentano il nuovo giornalismo, con le pagine Instagram che tutti i miei coetanei usano per sapere cosa succede nel mondo, il reparto grafico e video sono importantissimi; avremo degli ospiti che si occupano proprio di questo ,ovvero rendere graficamente bella e interessante l’ informazione, che dopo tanti anni è tornata ad essere pop; questa è una cosa che mi solleva molto, perché quando sono entrato nel mondo del giornalismo, era davvero poco pop e vederlo un po’ riprendere interesse, è molto bello interessante.
Francesco Dobrovich: quindi è cultura digitale, nuova informazione e giornalismo; questo è il focus di Alessandro. Seguitelo per capire, chi non lo conoscesse, chi è Alessandro; Nicholas Ballario, già dall’ anno scorso con noi. Nicolas l’altr’anno hai portato un Focus straordinario con tanti creators, dacci giusto qualche anticipazione.
Nicolas Ballario: io devo dire una cosa; quando Francesco Dobrovich l’anno scorso mi chiese di organizzare alcuni talk gli ho detto se fosse pazzo ,perché pensando che Videocittà fosse un festival serale e la gente viene lì per guardare e per divertirsi, chi vuoi che venga a sentire dei talk, noi che intervistiamo della gente; infatti io non li volevo fare, ma mi sono fidato dell’intuito incredibile che ha rancesco Dobrovich ; devo dirvi che da parte mia e’ stato proprio fatto un atto di fede ,che non si confà molto a me e devo dire che aveva ragione lui! La gente ha partecipato con un entusiasmo incredibile, qualunque talk era veramente partecipatissimo ,quindi quest’anno triplicheremo. Quest’anno abbiamo invitato nuovamente un sacco di gente, il programma ancora si sta definendo e manca ancora qualche nome; quello che voglio dire è che abbiamo cercato di fare una cosa attraverso questi talk, di fare una cosa che aveva teorizzato l’intellettuale e critico letterario Beniamino Placido, quando negli anni novanta, lui che era il colto per eccellenza aveva confessato di essere fanatico di dynasty, e non riusciva a staccare gli occhi da una telenovela! La parte di La parte di talk che voglio io ,sarà proprio su questa cosa qua , cioè cercheremo di capire il mix, frullatore contemporaneo che ha preso la cultura alta e quella bassa, quella sacra e profana e l’ha messa tutta quanta nello stesso calderone, quindi inviteremo gente che viene da campi più diversi, dalla scienza al giornalismo, dai social all’arte e cercheremo di capire se questo frullatore che mette tutti insieme, sia una risorsa oppure no.
Francesco Dobrovich: speriamo di divertirci! Daniela anche tu sei nuova.
Daniela Collu: Io sono nuova, in realtà sono entrata dalla finestra nel senso di partecipante addetta ai lavori, ma sono stata una di quelle che da cittadina, da fruitrice e da utente quando sono andata a Videocittà, ha fermato Michele che era devo dire rilassatissimo in mezzo a questo mare di persone e gli ho detto una frase che credo sia quella che racchiuda di più la visione romana della cultura che è “famo cose”; la cosa bella e’ quando incontri persone del genere,che ti rispondono affermativamente.Quasi un anno fa sono arrivata di fronte a chi rende Videocittà possibile ,dicendo che mi sarebbe piaciuto fare delle cose con loro e quest’anno sono qua; sono molto molto felice.Quindi famo cose;quelle che farò io sono più legate all’arte e alla musica, ma sarà un frullatore altrettanto sorprendente, speriamo, ci sono delle realtà giovani , magari chi e’ un po’ più avvezzo al mondo dei social conosce perché quello è il loro linguaggio, la casa in cui si raccontano però, portare le live di fronte a un pubblico che in maniera curiosa si siede a Videocittà, quest’anno, sarà una bella esperienza!
Francesco Dobrovich: Grazie mille a tutti! Ci sono ancora rimaste un paio di cose da dire; questo vecchio altoforno oltre che essere la quinta, sarà anche un esperimento di nuova esibizione in un formato nuovo di motion graphic; Alessandro Luna diceva quanto è importante la motion graphic nella comunicazione, tant’è vero che il presidente del municipio insieme con La Naba, stanno facendo un rebranding di tutto il quartiere Ostiense, fatto proprio con il motion graphic e che quindi avrà una sua sezione dedicata ,dove ci sarà una grande installazione con motion graphic da tutto il mondo; altra cosa importante è il programma Agorà che ho citato anche prima, curato da Pietro Guido Airoldi, Mariana forti Gomez e Nina Striker; quest’anno, sarà un programma professionale, con quattro giorni di masterclass networking, queste saranno le realtà che verranno a fare la loro masterclass, la Fondazione Ribaudengo, Sonar, Blue city, Doc Creativity, nostro partner organizzativo, Mira festival, The Nemesis, Art Cloud e poi abbiamo una parte invece di Expo molto importante, dove stiamo prendendo praticamente tutto un piano del gazometro, che diventerà la nuova area Expo; un lavoro immenso organizzativo fatto in questi ultimi mesi per andare a reclutare le aziende interessate e di convincerle a venire qui. Qui ci sarà anche un cinema VR che trasmetterà anche il contenuto che Manuela Cacciamani ha presentato in collaborazione con Rai Cinema,anche questo, sodalizio che va avanti da diversi anni e anche un’altra collaborazione importante sul nostro territorio ,con la Fpndazione Mondo Digitale e Meta. Di cosa tratta questo progetto?
Fondazione Mondo Digitale: Grazie a tutti, grazie al presidente Rutelli, grazie a Francesco Dobrovich per averci invitato; rappresento la fondazione Mondo Digitale e porto i saluti della mia direttrice Mirta Michili; siamo nati con l’allora sindaco Rutelli, che sicuramente si ricorderà della Fondazione Mondo Digitale e quello che faremo è, visto che la Fondazione, si occupa di diffondere la conoscenza a tutta la popolazione, in particolare attraverso le competenze digitali, quello che noi facciamo è far conoscere le frontiere della tecnologia collaborando anche con tante aziende insieme a Meta come partner tecnologico; porteremo un’opera d’arte di Chiara Passa della Media Artist Chiara Passa, che si intitola” Still Life”; sulla media Art abbiamo lavorato anche noi da tempo con il media Art festival, perché per noi è un modo per arrivare ai giovani ,che è uno dei Focus di cui ci occupiamo, anche come una mission educativa, quindi grazie ancora!
Francesco Dobrovich: Grazie mille ,un applauso alla Fondazione ;
Mondo Digitale, che fa un lavoro sul nostro territorio straordinario di alfabetizzazione e anche di accorciamento del Gap generazionale su queste tematiche che è molto importante. Quest’anno avremo anche due situazioni esterne che ci permettono di andare a disseminare Videocittà, attraverso delle collaborazioni;sono progetti prodotti o co prodotti grazie al supporto dei partner; Videocittà quest’anno si andrà a chiudere all’interno di Villa d’Este con una performance di Davide Quaiola, dedicata al mondo naturale. Invece voglio ringraziare ancora un altro tema legato alla natura, grazie alla collaborazione con Vera Cura, una realtà sorprendente che agisce qui sul nostro territorio; Planet People, con i quali avremo diversi talk di approfondimento, proprio per sensibilizzare il pubblico su i consumi e l’uso del digitale; a volte si pensa che usare il digitale non comporti nessun consumo, Vera Cura, in maniera semplice e diretta riuscirà a sensibilizzare il pubblico in maniera chiara , sulle buone pratiche da utilizzare per ridurre questo impatto; anche Art director Club Italia già citato prima, farà una grande panoramica e dei Focus dedicati alla comunicazione che naturalmente è uno dei territori di espressione primario per l’audio visivo. Concludo con questo mapping del quale si è parlato tantissimo; Lorenzo Giovenga è venuto qui da noi qualche settimana fa è un associato anche lui ANICA, unione straordinaria con la quale sono stato subito d’accordo nel farlo, perché hanno fatto una cosa incredibile! Allora” Sinfonie Urbane” è un documapping ;Lorenzo che cosa fate?
Lorenzo Giovenga: noi abbiamo vinto il bando di Vitamina G due anni fa, grazie alla Regione Lazio e abbiamo portato i mapping in periferia; è una formula un po’ inedita , un documapping, proprio per il discorso di questa ibridazione; noi veniamo dal cinema, abbiamo mappato letteralmente ,abbiamo incontrato le persone delle periferie due anni fa del Corviale e abbiamo parlato con la gente; lim abbiamo intervistati e ripresi ,riportando poi queste immagini direttamente sui muri delle periferie stesse; quindi l’anno scorso al Corviale, sono stati mesi di ricerca. Li abbiamo ritrovati,in seguito dentro questo documapping narrativo;quindi una guida , che porta il cinema proprio sulle facciate dei palazzi; è un modo molto particolare in cui le immagini reali, dialogano con le architetture e con dei luoghi. Ci siamo resi conto alla fine che questa cosa non era mai stata fatta davvero in maniera sistematica.; venerdì 7 luglio faremo una preview dalle 19:00 ,poi quando calera’ il sole partirà il mapping su questa torre di 60 m a Tor Bella Monaca, dove c’è questo parco bellissimo, Parco della Pace. Volevo ringraziare i nostri partner perché ci hanno dato la possibilità di essere qua, la Regione Lazio con il bando Vitamina G e poi Rai Cinema, RAI per la sostenibilità e La Sapienza di Roma.
Francesco Dobrovich: Grazie mille Lorenzo! Allora siamo arrivati in conclusione e chiamo la videopresentatrice di quest’anno, Momoka Banana; . Un saluto Momoka! Chi è venuto a Videocittà, sa che i contenuti sono presentati in maniera video stile signorine buonasera e quest’anno la nostra signorina buonasera è Momoka Banana.
Momoka Banana: ciao grazie mille per l’invito! Noi creator nati da internet per molti anni ci siamo sentiti giudicati, quindi vedere che c’è tutta questa sincronia di mondo reale video per far capire che il digitale ormai fa parte del nostro mondo è importantissimo, quindi grazie mille e spero di fare un buon lavoro.
Francesco Dobrovich: ci divetiremo grazie Momoka! Allora da adesso è on-line il nostro sito www.videocitta.com; i biglietti sono on line appunto e potrete scannerizzarli direttamente con il QR code. I prezzi sono assolutamente calmierati, sono €15 il giovedì e la domenica, €20 il venerdì e il sabato. Noi stiamo uscendo adesso con un early board che consente di prendere tutto il festival a €30 e di avere un abbonamento plus a €40, che da’ tutte le giornate professionali di Agorà, e il permesso di poter vivere tutta l’esperienza festival da professionista; quindi il pubblico può entrare nel backstage con noi, può partecipare al meeting di avvicinamento, può avere una serie di eventi esclusivi solo dedicati a questo target che naturalmente è limitato, sono soltanto pochissimi i biglietti del full plus; quindi è un panorama che permette veramente a tutti di poter partecipare e ci sono anche dei formati famiglia, perché vogliamo che i ragazzi possano venire con con noi; naturalmente sono nostri ospiti ,accompagnati dai genitori, quindi anche un’iniziativa questa per riuscire a far muovere le famiglie insieme.
Francesco Rutelli: Qualsiasi chiarimento siamo a vostra disposizione! Speriamo di vedervi presto e numero! Grazie a tutti per essere venuti!
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