Sabato 24 giugno, alla 69esima edizione del Taormina Film Fest, si è tenuta la Conferenza Stampa per il lungometraggio Lucasfilm Indiana Jones e il Quadrante del Destino, diretto da James Mangold, con Harrison Ford, Phoebe Waller- Bridge, Antonio Banderas, John Rhys- Davis, Toby Jones, Boyd Holbrook, Ethann Isidore e Mads Mikkelsen, in uscita il 28 giugno al cinema.
La redazione di InsideTheShow, in collegamento con Taormina Film Fest, ha partecipato all’incontro e condivide con i suoi lettori, le parole del protagonista Harrison Ford, Mads Mikkelsen e l’affascinante Phoebe Waller- Bridge.
Buongiorno a tutti e benvenuti alla 69esima edizione del Taormina Film Fest; qui, in questo Teatro Antico ieri sera, siamo stati incredibilmente entusiasti di aver lanciato l’ inizio del Festival e di avere con noi oggi il cast del lungometraggio diretto da James Mangold: Indiana Jones e il Quadrante del Destino, che ha anche girato parte delle scene in queste zone. Fino ad ora non ho mai avuto l’ opportunità di incontrare il cast di Indiana Jones e aiutare per la traduzione di alcune domande che verranno poste , quindi per me è una grande gioia essere facciamo presente che Il film, sarà proiettato domani 25 giugno al Teatro Antico alle ore 21, mentre il red carpet e il photo call avverrà prima dell’inizio. Da parte mia, noi tutti non vediamo l’ora di assistere alla proiezione domani sera e di incontrare gli altri componenti del cast. Grazie di essere qui!
La prima domanda che vi si pone è di come abbiate integrato i vostri personaggi sul set. Lavorate tutti insieme alla realizzazione del vostro personaggio?
Harrison Ford: Avevamo una sceneggiatura scritta meravigliosamente bene dalla quale partire per interpretare il nostro personaggio, molto ambiziosa e che ho, ammirato molto; il rapporto tra i personaggi è stato particolarmente elaborato, perché non abbiamo provato subito, ma con James Mangold: il nostro regista, ci siamo consultati direttamente sul set, dove ricevevamo dei briefing. Poi qualcuno ad un certo punto, ha detto “ va bene, cominciamo a girare “ e così abbiamo fatto.
Mads Mikkelsen: sì, sono d’accordo. Quando si ha come punto di partenza una sceneggiatura molto bella, il compito del regista è molto più semplice; esiste sicuramente una complessità di tale rapporto tra Indie e Helena, la sua figlioccia, ma alla fine credo che non ci sia bisogno di parlare troppo, ci si deve solo affidare alla sceneggiatura e al regista. Quando c’è una bella energia sul set, non può che uscirne fuori un bel lavoro e devo dire che l’atmosfera respirata era fantastica e noi tutti abbiamo assorbito questa carica positiva.
Indiana Jones è sempre stato un eroe d’ azione, ma in quest’ultima avventura lo vediamo come un personaggio ricco e carico di emozioni. Com’è stato indagare e rappresentare questo aspetto del personaggio?
Harrison Ford: Non so come possa esprimersi un personaggio senza le emozioni, ma credo sia una conseguenza del fatto che questo sia l’ultimo film, il quale presenta rapporti importanti da esprimere. Si tratta di una trama molto bella ma alquanto complicata. C’è un rapporto emotivo fra il personaggio, interpretato da Phoebe e Indiana Jones, ma non si tratta di amore, bensì di un rapporto platonico , visto che è la mia figlioccia. Lei nei miei confronti come padrino, prova un senso di delusione e durante il film più volte tende a sottolineare questo sentimento, mentre io dal canto mio, cerco di risanare questo astio. Questo è l’ elemento emotivo della storia. Quarantadue anni fa, Il primo Indiana Jones era un uomo possente, attivo e giovane dal punto di vista fisico, quello che vediamo anche in una parte di questa trama, ambientata nel 1944, dove il mio volto è quello di quarant’anni addietro grazie ad un processo che non vi so spiegare nel modo più assoluto. Avendo lavorato per Lucasfilm da oltre quarant’anni , loro avevano tantissime immagini di me , del passato e quindi attraverso l’intelligenza artificiale , hanno fatto in modo di fare corrispondere il mio viso attuale al calco. Un processo estremamente misterioso e complesso. Successivamente, ci spostiamo nell’anno1969, dove Indiana Jones sta per andare in pensione dall’Università, e quindi per ritornare al discorso emotivo, le sue emozioni non sono più estremamente romantiche, semmai con più problemi nei rapporti familiari, quando a questo punto arriva il personaggio interpretato da Phoebe e così inizia la storia.
Cosa ci vuole per essere il “cattivo” di Indiana Jones?
Mads Mikkelsen: Per rappresentare in pieno questo tipo di personaggio, si deve assorbire perfettamente la storia del film, capirlo; per quello che riguarda il lavoro sul mio personaggio, cerco di far sì che il cattivo diventi l’eroe del proprio mondo.
Dopo aver interpretato Indiana Jones, quale altro personaggio vorresti reinterpretare?
Harrison Ford: io non rivisito i personaggi lo faccio solo, se credo che stiano, facendo un film che possa essere buono o addirittura migliore del precedente. In Tutti i film di Indiana Jones, abbiamo sempre avuto l’ambizione di portare al personaggio qualcosa di nuovo e correlare un suo determinato aspetto alla storia. In questo caso ad esempio, introduciamo come aspetto la mia pensione. Tutti noi che abbiamo lavorato a Indiana Jones in questi quarant’anni , abbiamo convenuto che questo fosse il modo più adatto per porre fine alla saga di Indiana Jones. L’investimento emotivo che chiediamo al pubblico di fare, riguarda il fatto che è l’ultima volta che vedremo Indiana Jones in azione.
Molti dei personaggi che ha interpretato sono degli eroi, come appunto Indiana Jones. Quale dei personaggi è un vero eroe per Lei?
Harrison Ford:inizio dal principio. Io interpreto un archeologo non un eroe; non c’è un modo convincente di interpretare un eroe. Se si indossa un mantello, potrebbe certamente essere un supereroe, ma noi ammiriamo le persone semplicemente per quello che fanno. Se parliamo di una persona comune che diventa eroica, si tratterà di un uomo normale che si comporta in un modo straordinario in circostanze insolite, agendo in modo altruistico, ma questo è qualcosa che non si può interpretare. Ho sempre voluto che il pubblico avesse sempre coerenza del personaggio rappresentato,, con i suoi tentativi di trovare sempre una soluzione alla situazione; volevo che tutto ciò fosse parte di quello che stavamo facendo, quindi per rispondere alla domanda, non sono interessato agli aspetti cinetici di per sé. Il personaggio di Indiana Jones, con il suo vigore giovanile allora si sarebbe comportato in un determinato modo, adesso al tramonto della sua vita, si comporta in modo diverso.
In questo film c’è un nuovo modo di raccontare la storia del personaggio femminile ,fondamentale per dare successo al film. Quanto c’è di Phoebe nel personaggio?
Phoebe Waller-Bridge: Sicuramente mi piacerebbe avere più Helena in me. Lei è emozionante , coraggiosa, non ha paura, ma è anche incosciente, perché non ha alcuna idea di quali possano essere le conseguenze delle sue azioni e forse in questo siamo simili. Piacerebbe molto anche a me Phoebe, lanciarmi e aggrapparmi ad un aereo. Chissà, forse ho imparato qualcosa da Helena e diventerò così.
Se ci fosse la possibilità di incontrare un personaggio storico, chi sarebbe e perché?
Mads Mikkelsen: Mi piacerebbe incontrare Gengis Khan per vari motivi, perché in un certo senso, anche se uccise tantissima gente , era considerato cool. Più che altro mi piacerebbe incontrare il suo staff PR e vedere come ha fatto a fare una cosa del genere
Phoebe Waller-Bridge: Sono sempre stata affascinata da Cleopatra: mi piacerebbe essere una piccola mosca ed essere lì presente.
Harrison Ford: Abramo Lincoln. Patriota americano e Presidente degli Stati Uniti durante la Guerra Civile alla quale mise fine. Potrebbe certamente darmi alcuni spunti, perché in questo momento abbiamo sostanzialmente una Guerra Civile negli Stati Uniti.
Qual è il segreto del Prof. Jones, perché è sempre così amato?
Harrison Ford: Ovviamente a causa di Steven Spielberg, George Lucas e anche del fatto che si tratta di un film concepito allo scopo di intrattenimento cinematografico; un film per famiglie, ma anche d’ azione , emotivo sulla sfera dei rapporti umani. Noi raccontiamo storie scritte su un copione cinematografico e le persone amano i personaggi che ci sono dentro. Fortunatamente , siamo nelle mani di geni cinematografici, James Mangold ne è un esempio, che ha creato una storia fantastica ed è un regista meraviglioso.
Grazie a voi tutti per aver risposto alle nostre domande!
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