Bigna e Frank (gli ottimi Valentina Crisafulli e Dominik Fellmann) sono giovani e belli. Iscritti ad una chat di incontri erotici, contrariamente ad ogni aspettativa e diversità reciproca, dopo un anonimo incontro sessuale, si innamorano.
99 lune dello svizzero Jan Gassmann è, appunto, una storia d’amore che affronta senza troppo pudore uno degli aspetti precipui di una relazione, quello erotico. Se anche il modo di vivere il sesso ci definisce come persone, Bigna riesce ad essere sè stessa, nel suo aspetto più istintivo e selvaggio, proprio in quel campo, che rende altrettanto completo Frank, col quale è in perfetta sintonia.
Lui è un ragazzo con delle fragilità e delle ambizioni semplici: affetti solidi, un bistrot immerso nella natura, magari un cane. Lei, perfezionista, che si prende cura del suo corpo con immancabili sessioni di jogging e attrezzi, deve avere sempre il controllo di tutto, è una ricercatrice scientifica che sta portando a termine uno studio sulla relazione tra eventi sismici e reazioni degli animali, in modo da poterli prevedere e controllare. Ma l’amore è un sisma che nessuno può prevedere.
Lungo questa metafora il regista delinea il prendersi e lasciarsi, ma anche la crescita e la consapevolezza di una relazione basata non sulla ragione ma sulla passione, che cigola e crolla quando uno dei due protagonisti cerca di istituzionalizzare, ingabbiare, costruire. Perchè anche se abbiamo esperienza di relazioni e abbiamo presenti i precetti e i consigli degli psicanalisti esperti, e persino se abbiamo letto Cime Tempestose, la verità è che dell’amore, proprio come degli tsumami e dei terremoti, si sa veramente poco, se non quando si sono già manifestati ed è troppo tardi, almeno per limitare i danni.
In questo Inferno alternato al Paradiso, si trovano i giovani Bigna e Frank, pallidi e spauriti di fronte alla vasta imprevedibilità delle passioni umane e allo spaventoso mistero della generazione di un’altra vita, che tentano di gestire come sanno e possono.
Ormai la loro relazione sembra conclusa. Bigna, elegante, colta, sorseggia champagne accanto ad un perfetto, quanto porcino e noioso partner, col quale potrebbe perfino convolare a nozze. Ma ecco che a quella festa incontra di nuvo Frank, in veste di cameriere, e consuma con lui un brutale ed interrotto rapporto sessuale in automobile, sotto lo sguardo attonito del fidanzato. Fidanzato che non è minimamente all’altezza delle esigenze erotiche della donna, ovvero della natura autentica di lei.
In questa sequenza Gassmann delinea con sapienza i caratteri e il destino dei due amanti, così combacianti e al contempo diversi, come recitava Francois Truffaut ne La signora della Porta accanto, che non possono stare lontani ma neppure vicini.
99 lune, l’arco temporale di circa di 8 anni, è un film racconta con autenticità e realismo l’amore, senza moralismi e luoghi comuni ed è questo che davvero ha il potere di scandalizzare, nell’era della pornografia a portata di tutti ma al contempo della censura sistematica del sesso e delle nudità.
Il nickname di Frank infatti, sulla chat di incontri erotici, è makefucknowar, più o meno un: fate l’amore, non la guerra.
Perchè alla violenza, alle torture, alle uccisioni, alle sparatorie, alle morti plurime la tv e la fiction ci hanno abituato e perfino anestetizzato, ma a due ragazzi che fanno l’amore, ancora no.
Data di uscita: 29 giugno 2023
Genere: Drammatico
Anno: 2022
Regia: Jan Gassmann
Attori: Valentina Crisafulli, Dominik Fellmann, Danny Exnar, Katerina Stoykova, Lia J. von Blarer, Kathrin Schweizer, Jessica Huber, Ale Lindman, Gregory Hari
Paese: Svizzera
Durata: 110 min
Distribuzione: Teodora Film
Sceneggiatura: Jan Gassmann
Fotografia: Yunus Roy Imer
Montaggio: Jacques L’Amour, Miriam Märk
Musiche: Michelle Gurevich
Produzione: Zodiac Pictures
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