Disponibile su RaiPlay Il silenzio degli innocenti, (The Silence of the Lambs), un film thriller del 1991 diretto da Jonathan Demme, con protagonisti Jodie Foster e Anthony Hopkins. Basato sul romanzo omonimo di Thomas Harris, è il secondo film (dopo Manhunter – Frammenti di un omicidio del 1986) tratto dai romanzi incentrati sulla figura del serial killer Hannibal Lecter. Avvalendosi nuovamente dell’interpretazione di Anthony Hopkins, la pellicola ha poi avuto un seguito con il film Hannibal del 2001. È il terzo film, dopo Accadde una notte e Qualcuno volò sul nido del cuculo, ad aver vinto i premi Oscar come miglior film, miglior regia (Jonathan Demme), migliore sceneggiatura non originale (Ted Tally), miglior attrice (Jodie Foster) e miglior attore (Anthony Hopkins). Quest’ultimo riuscirà ad aggiudicarsi il premio nonostante i soli 24 minuti e 52 secondi di apparizione nel film. Con Jodie Foster, Anthony Hopkins, Scott Glenn, Anthony Heald, Kasi Lemmons, Frankie Faison, Maria Skorobogatov, Jeffrie Lane.
Trama
Il dottor Hannibal Lecter, rinchiuso in un manicomio criminale per cannibalismo, era un brillante psicanalista. Una giovane recluta dell’Fbi, Clarice Starling, sulle tracce di un serial killer che uccide le sue vittime per scuoiarle, viene mandata da lui per ottenerne la consulenza.
“Da una superproduzione con tutti i crismi di lusso, esce invece una traduzione letterale del libro, con tutte le sue incredibilità e le sue rozzezze ben confezionate dalla perfezione assoluta della regia, del montaggio, della fotografia, e dall’interpretazione di due ottimi attori impegnati a farci accettare una schermaglia che ha dell’incredibile.”
(Irene Bignardi, La Repubblica)
“Si deve comunque proprio a Demme se il film non è del tutto da buttar via perché, nonostante i sanguinosi grovigli certi climi sono evocati con le giuste tensioni.”
(Gian Luigi Rondi, Il Tempo)
“Jonathan Demme ha scelto la strada peggiore per adattare al cinema l’intensità terrorizzante del romanzo di Thomas Harris: mostra e non mostra, s’azzarda e si ritira. La via del compromesso non riesce a rovinare la bellissima storia, ma rende il film malriuscito, a tratti ridicolo.” (Lietta Tornabuoni, La Stampa)
“Il film, specie nella seconda parte, è opera di notevole spessore sociologico e di densa scrittura. Notevole per densità, l’apporto recitativo di Jodie Foster e straordinaria, davvero, la “performance” di Anthony Hopkins.”
(Francesco Bolzoni, La Rivista del Cinematografo)
“Con i primi piani ravvicinati e un uso soggettivo della macchina da presa, Demme mantiene la tensione a livelli altissimi senza ricorrere ad effetti speciali, costruendo un capolavoro di misura e raffinatezza.”
(L’Espresso, 4 marzo 2004)
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