Paradise – Una nuova vita
Regia: Davide Del Degan
Genere: commedia, Italia, 2020 – 82 min.
Interpreti: Vincenzo Nemolato, Giovanni Calcagno, Branko Zavrsan, Selene Caramazza, Andrea Pennacchi.
Calogero è un uomo ordinario che ha fatto una scelta straordinaria. Siciliano, venditore di granite, un giorno assiste ad un omicidio di mafia e decide di fare qualcosa che non tutti avrebbero il coraggio di fare: testimoniare.
Ed è così che Calogero viene impacchettato e spedito, sotto il programma protezione testimoni, nel posto più lontano dalla Sicilia: tra le montagne del Friuli, a Sauris, un villaggio di gente ospitale, ma che lui fa fatica a capire. Calato in una realtà completamente diversa così distante da tutto ciò che ama, tra le nevi e nessuno a cui vendere granite, Calogero si ritrova solo, perso, spaesato. Ancora alle prese con il rammarico per aver perso il contatto con la sua famiglia, che si è rifiutata di seguirlo, e con la sua unica figlia, che non ha neanche fatto in tempo a veder nascere, un arrivo in paese crea altro scompiglio nella sua nuova vita. Il killer contro cui lui ha testimoniato è diventato a sua volta un collaboratore di giustizia e, per un errore amministrativo tipicamente italiano, è stato spedito nella stessa località, con lo stesso falso nome. Il nostro Calogero è convinto che sia lì per ammazzarlo, e non sa che il killer, contrariamente a lui, vive questa cesura col proprio passato come un’opportunità che la vita gli ha voluto regalare.
GLOBO D’ORO 2021: MIGLIORE OPERA PRIMA. PRESENTATO AL 37° TORINO FILM FESTIVAL (2019), NELLA SEZIONE ‘AFTER HOURS’. CANDIDATO AL DAVID DI DONATELLO NELLA SEZIONE FILM ITALIANI (2021).
“Abituarsi al cambiamento si dice sia più facile che tornare alle vecchie abitudini. E come sempre, il cambiamento arriva all’improvviso, senza preavviso, ribaltando tutto.
Davide Del Degan, al suo esordio alla regia, racconta con Paradise – Una nuova vita la storia di due uomini e dei loro stravolgimenti.
Una storia fatta di malintesi e cambi radicali, che accompagna lo spettatore, assieme ai protagonisti, in luoghi lontani, isolati e sommersi dalla neve. Ricordano quelli di Fargo. Pure l’ambientazione infatti è protagonista, come gli spifferi di vento che rompono il silenzio, i maglioni di lana pesantissimi e il tepore del legno rustico di un albergo montano.
Il film segue lo stile della black comedy mischiandolo alla commedia all’italiana, alternando momenti di tensione a quelli comici, cinici e costruendo una narrazione sospesa tra favola e realtà.
“Paradise” è il nome di un residence sperduto tra le vette innevate del Friuli Venezia Giulia. Attorno è quasi totalmente disabitato. Ci sono: una vecchia signora, un parroco insegnante di Schuhplattler tirolese, i suoi apprendisti, una giovane donna single e suo figlio piccolo.
Alcuni di loro sono lì da sempre, altri invece sono solo di passaggio, come Calogero…” (Maria Emilia Ambrogioni per Sentieri Selvaggi. 8 ottobre 2020)
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