Ideato in forma di cineforum scomposto e dissociato, il Dekalog MashUp è una performance di frammentazioni psicosonore a cura di Carlo Miccio, che unisce cinema e musica per creare un prodotto completamente nuovo e originale.
Il progetto si basa sul Decalogo di Krystof Kieslowski, una serie di 10 telefilm da 55 minuti, ciascuno dei quali dotato di autonoma trama e ispirato a uno dei dieci comandamenti. Girato con una produzione a basso costo della televisione polacca alla fine degli anni ’80, il Decalogo è oggi considerato un capolavoro del cinema contemporaneo sia sul piano estetico che su quello della coscienza morale e civile.
Interamente filmato nella Varsavia del socialismo reale, la serie si impernia su una modalità narrativa dove i comandamenti diventano occasione laica per discutere di alcuni brucianti argomenti filosofici: la tensione dialettica tra sentimento e ragione, l’ambiguità dei rapporti affettivi e sessuali, la mercificazione della vita, l’impossibilità del giudizio morale.
Nel presente esperimento – denominato mashUp come la tecnica di sovraincisione utilizzata in molti video su YouTube, dove due o più tracce musicale vengono sovrapposte piuttosto che mixate, creando un prodotto che funziona per contrasto – i singoli episodi sono stati compressi e ridotti a circa un terzo della loro durata originale, cercando di mantenere solo le linee narrative strettamente essenziali alla comprensione delle storie. Il risultato è stato quindi rivestito con brani musicali tratti dal catalogo di un’unica etichetta discografica – Ninja Tune, nata a Londra nel 1990, solo qualche mese dopo l’uscita dell’opera di Kieslovski – per ottenere un sound che, nella sua varietà, mantenesse comunque un’unità di fondo nella colonna sonora, pure miscelando generi diversi quali hiphop e improvvisazione jazz, fino a scivolare in sonorità dalle forti tinte funky, nel dub e nell’elettronica più spinta. Pillole di filosofia morale in forma cinematografica rivestite con musiche da ballo, insomma, nate utilizzando un sistema di sovrapposizione di suoni e immagini che deve molto all’assoluta casualità piuttosto che al calcolo e alla precisione, in una modalità di azzardo dadaista che è da sempre molto cara all’autore.
Ma c’è un terzo elemento a caratterizzare le serate di questo minicineforum, quello dell’oralità. Tra un film e l’altro, l’autore/performer si lancerà in racconti e spiegazioni su dettagli sia cinematografici che musicali, ma soprattutto rivolgendo l’attenzione agli aspetti più filosofici della narrazione filmica, cercando d’innescare mini dibattiti con il pubblico. Questo per riuscire a operare un coinvolgimento interattivo in termini puramente fisici, ma anche per evitare l’inevitabile effetto binge-watching che la proiezione consecutiva dei diversi episodi innescherebbe.
Data la lunghezza complessiva del mashUp, la proiezione si divide in 2 o 3 serate, che puntano a candidarsi come uno dei più stranianti cineforum a cui sia dato di assistere in questa epoca di brutale estinzione dei significati. La prima uscita nazionale si terrà al Sottoscala9 di Latina, in via Isonzo 194, nelle serate dell’11, 18 e 26 aprile.
Per info e prenotazioni microcolica@gmail.com
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