In una clinica psichiatrica immersa nella campagna innevata fuori Berlino, si consumano le nove ore che precedono la paura di pazienti, medici e infermieri che vivono al suo interno e scoprono che il ladro di anime è appena rimasto bloccato con loro a causa di una tormenta e delle porte a chiusura stagna che l’ospedale ha attivato per protezione.
La particolarità di questo atipico Killer è che non uccide il corpo delle sue vittime, ma spezza la loro volontà fino a renderle in stato vegetativo, in attesa di una parola chiave che sblocchi loro la coscienza.
Il tutto è narrato attraverso le pagine di una cartella clinica esaminate da un professore di psichiatria e dai suoi studenti che aderiranno volontariamente al test da lui proposto.
Per quanto le premesse siano interessanti ed invoglino la lettura, il romanzo nel suo insieme risulta caotico a causa del gran numero di personaggi introdotti, alcuni anche superflui ai fini del progresso narrativo e che non apportano nessun valore aggiunto alla trama, per giunta poco sviluppati per poco più di 200 pagine a disposizione. La storia nel suo complesso resta molto interessante e coinvolge il lettore, i capitoli brevi aiutano a volerne leggere uno dietro l’altro ed è un libro che si può tranquillamente finire in un paio di giorni o meno.
Finale molto bello e per niente prevedibile, molto carino anche l’easter egg del post-it fatto trovare tra le ultime pagine.
Ha tutti i presupposti per diventare un bel film adrenalinico ed uno dei rari casi in il film potrebbe essere migliore del libro.
Autore: Sebastian Fitzek
Genere: Narrativa, thriller
Anno: 2019
Pagine: 240
Casa Editrice: Einaudi
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