Officine UBU è lieta di diffondere una nuova clip tratta da IL MAESTRO CHE PROMISE IL MARE, diretto da Patricia Font, nella sale italiane dal 19 settembre in collaborazione con Instituto Cervantes Italia.
La clip vede protagonista Arianna, interpretata da Laia Costa (premio come miglior attrice al Goya 2023 per il film Lullaby), una giovane donna che si sente smarrita e afflitta da attacchi d’ansia, cresciuta in una famiglia piena di silenzi e tabù. La giovane inizia un viaggio alla scoperta del passato della sua famiglia, che la porta a scoprire la figura di Benaiges e il suo legame con il nonno. Il suo percorso rappresenta un tentativo di riconciliare il passato con il presente, esplorando le ferite transgenerazionali lasciate dalla guerra e dall’oppressione. La storia di Arianna è un parallelo con quella di Benaiges, e il film mostra come le cicatrici della storia possano continuare a influenzare il presente.
IL MAESTRO CHE PROMISE IL MARE racconta la storia vera del maestro Antoni Benaiges, un insegnante di Tarragona, che nel 1935 viene assegnato alla scuola di Bañuelos de Bureba, una piccola cittadina della provincia di Burgos. Qui il maestro instaura un intenso legame con i suoi studenti, ai quali promette di portarli a vedere il mare per la prima volta nella loro vita. Ma l’imminente avvento del regime franchista renderà vana la promessa del maestro, che si batterà con generosità e coraggio fino all’ultimo in difesa dei propri ideali. 75 anni dopo, la storia del maestro ritorna alla luce grazie ad Arianna, una donna che cerca i resti del proprio bisnonno scomparso durante il nazionalismo autoritario del generale Franco.
IL MAESTRO CHE PROMISE IL MARE è un film che porta un messaggio quanto mai attuale di libertà e della necessità di opporre ogni tipo di resistenza ai regimi oppressivi e autoritari. Attraverso il potere dell’insegnamento, ci ricorda il dovere della memoria in un presente che tende a dimenticare le lotte di coloro che sono venuti prima di noi e che, anche a costo della loro vita, ci hanno permesso di vivere come persone libere.
Il maestro Antoni – magistralmente interpretato da Enric Auquer – rende omaggio e onore alla preziosa opera di tutti gli insegnanti ed esalta la necessità di consentire la massima libertà di espressione e creatività ai bambini. L’impegno e la passione per l’insegnamento del maestro Antoni, la cui preziosa ed eroica figura merita di essere conosciuta, diffusa e valorizzata, ci accompagnano in questo poetico viaggio nella memoria, che evoca nel titolo la promessa di un mare, inteso anche come metafora di libertà.
Dopo il grande successo di pubblico in Spagna e la candidatura a 5 Premi Goya, IL MAESTRO CHE PROMISE IL MARE è nelle sale italiane con Officine UBU dal 19 settembre in collaborazione con Instituto Cervantes, ente creato dallo Stato Spagnolo nel 1991 per diffondere la lingua spagnola e la cultura dei Paesi ispanofoni, nonché organismo ufficiale incaricato di rilasciare i Diplomi di Spagnolo come Lingua Straniera (i Dele, certificazione riconosciuta a livello europeo). Con 86 centri in 45 paesi, l’Instituto Cervantes è presente in Italia nelle città di Milano, Roma, Napoli e Palermo.
Oltre a proporre corsi di lingua, l’Instituto Cervantes è un luogo d’incontro per ricercatori, scrittori, cineasti, ispanisti, ecc. L’offerta dei centri prevede numerose attività, sia presenziali che online, legate alla cultura dei vari paesi ispanofoni, declinata in tutti gli aspetti: teatro, danza, musica, cinema, letteratura, arte, architettura, storia, gastronomia, attività per bambini e tanto altro. L’Instituto Cervantes organizza altresì dibattiti, conferenze, tavole rotonde, seminari, mostre, proiezioni, incontri, concerti, passeggiate per scoprire la ‘Milano Spagnola’, degustazioni di vino, corsi di scrittura creativa e laboratori rivolti a tutti coloro che desiderano avvicinarsi alle culture di lingua spagnola in modo originale e attraverso lo sviluppo delle proprie capacità artistiche ed espressive. A Milano accoglie il pubblico nella propria sede di via Achille Mauri (ang. via Zebedia).
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