“The Nightmare Before Christmas”, di Tim Burton. Tre decenni di puro, e quasi dark, divertimento.
(…) Io sono il clown dall’incredibile faccia
Posso sparire senza lasciar traccia
Sono la paura quando gridi “Chi sei?”
Sono il vento fra i capelli tuoi
Io sono l’ombra che di notte va
Semino il panico in città
Questo è Halloween, questo è Halloween
Halloween, Halloween, Halloween, Halloween
Halloween, Halloween
Quanti orrori attorno a te
Senza ribrezzo che vita è?
Tutti qui viviamo così
Nel paese di Halloween
Tim Burton, colpevole (detto naturalmente in senso affettivo e ironico) di aver già realizzato e di realizzare ancora, capolavori cinematografici, fin da giovane comincia a sviluppare una grande passione per il cinema. Come generi preferiti si indirizza sulle creature mostruose, come ad esempio Godzilla o il mostro di Frankenstein, le pellicole di registi italiani come Federico Fellini e Mario Bava e, tra i suoi vari idoli, l’attore statunitense Vincent Price, interprete di numerosi adattamenti cinematografici dei racconti di Edgar Allan Poe, anticipatore della letteratura horror, nonché sua altra passione in ambito letterario, avendo preso tra l’altro ispirazione dallo stesso.
E, proseguendo così la carriera nell’ambito della celluloide, Burton si dedica a un successo dopo l’altro: partendo nel 1988 con Beetlejuice – Spiritello porcello, dal quale poi, nel 1989, viene tratta una serie televisiva In che mondo stai Beetlejuice?, con Tim Burton in veste di produttore esecutivo, sino ad arrivare ad altrettante magnificenze, come per esempio, nello stesso anno, Batman del 1989, Edward – Mani di forbice, Batman – Il Ritorno del 1992, e via dicendo, fino ai nostri giorni.
Ma ritorniamo alla pellicola in questione. È il 5 dicembre 1994, quando nelle sale italiane arriva uno dei film di animazione più stravaganti e quasi “horror”: Nightmare Before Christmas. Jack Skeletron, l’uomo tutto ossa e niente pelle, Sally, la donna che si ricuce da sola, il Sindaco con la doppia faccia, Zero, il cane fantasma con il naso luminescente, e tanti altri. Entriamo nel vivo del racconto.
Nel Paese di Halloween, tutti i mostri, capitanati, appunto, dal re delle zucche, Jack Skeletron, sono in fibrillazione per i preparativi della festa del 31 ottobre. Tuttavia, lo stesso Jack, comincia a stancarsi di trascorrere la sua esistenza stando sempre a far paura alla gente. Così, dopo aver celebrato l’ennesimo anno di festa, passeggia per il cimitero del paese, con un’aria affranta, depressa, triste, in compagnia del suo fedele amico Zero, un cane fantasma con il naso che gli si illumina al calar della notte, mentre viene osservato da lontano da Sally, una bambola di pezza vivente che è segretamente innamorata di lui.
Dopo aver camminato per tutta la notte come un sonnambulo, col sorgere del sole, il povero Jack si ritrova uno strano bosco con davanti a sè uno spiazzo circondato da sette alberi con delle porte incise sul tronco, le quali ognuna di essere raffigura un simbolo che rappresenta le diverse festività esistenti: Halloween, Natale, Pasqua, Ringraziamento, giorno dell’Indipendenza, San Valentino e San Patrizio. Jack è particolarmente attratto dalla porta raffigurante un albero di Natale: la apre e viene risucchiato in una specie di vortice magico che lo trasporta nella Città del Natale, un luogo ricco di gioia, neve e luci colorate, governato da Babbo Natale, il quale, come il Paese di Halloween, ogni anno si prepara per il 25 dicembre. Jack rimane estasiato e affascinato da questa atmosfera natalizia cosi amorevole e felice, avendo vissuto per anni in un luogo lugubre, pauroso e tenebroso, tanto che gli viene in mente di voler portare un po’ di quell’allegria e di quel calore anche al Paese di Halloween. Ma, attraverso le sue idee che mette in pratica, purtroppo qualcosa non andrà come sperava, dato che, la sera della vigilia, una volta che si è vestito anch’egli da Babbo Natale si prepara a consegnare i regali a tutti i bambini del mondo, nonostante Sally avesse tentato diverse volte, e con vari modi, di dissuaderlo dal commettere questo insano gesto. Gli abitanti delle varie zone provvedono immediatamente a chiamare la polizia che viene incaricata di abbattere cosi il falso Babbo Natale mentre è ancora a bordo della sua slitta guidata da Zero.
Tutti i residenti del Paese di halloween sono disperati perché credono che Jack sia morto, ma in realtà è sopravvissuto alla caduta. Anzi, si racchiude in un velo di tristezza pensando a quello che ha fatto, e riflettendo comunque, allo stesso tempo, sul fatto che questa esperienza gli è servita per riaccendere il suo amore per Halloween e ricordargli il suo ruolo di Re del terrore. Nonostante ciò, si rende anche conto di dover far ritorno a casa per risolvere la situazione e chiedere scusa al vero Babbo Natale. Nel frattempo, tutta gli abitanti della Città di Halloween accolgono, in maniera festosa e sollevata, il ritorno del loro Capitano. Babbo Natale, volando in cielo con la sua slitta, dimostra di aver perdonato Jack per quello che ha combinato regalando a lui e al suo popolo alcuni fiocchi di neve in segno di pace e augurando a tutti un felice Halloween, e ricevendo da Jack lo stesso augurio per il suo mondo natalizio. Dopo aver risolto tutto, e aver concluso tutte le celebrazioni in programma, Sally e Jack si incontrano in cima ad una collina innevata dichiarando il loro amore reciproco, baciandosi davanti al chiaro della luna, ma soprattutto cantando dei versi che, riascoltati ancora, e ancora, suscitano sempre grandi emozioni:
Mia cara amica dimmi se
Posso restare accanto a te?
Fra quelle stelle leggo che
Il tuo destino, a me vicino
Ha scelto noi.
Ed ora siamo qui
Per sempre in due cosi.
Quanti ricordi. Naturalmente bellissimi. Era infatti un Natale del 1994, quando andai a vedere per la prima volta al cinema “Nightmare Before Christmas”. All’inizio, naturalmente, un po’ di paura c’è stata, dato che ero piccolo, ma poi, col passare dei minuti, ho capito che dentro di me stava nascendo una forte passione per il cinema, soprattutto per i film di Tim Burton, sia di animazione che non. Perché, mentre guardavo questo capolavoro, anche se magari non molto consapevole di quello che stesse succedendo, stavo comunque già pensando alla genialità di questo creatore, di come sia potuto riuscire a realizzare un qualcosa che tra l’altro è stato, e continua a essere, una pietra miliare del cinema d’animazione.
Titolo Originale : Tim Burton’s The Nightmare Before Christmas
Data di uscita: 5 dicembre 1994 (Italia)
Regista: Henry Selick
Scritto da: Tim Burton, Michael McDowell
Case di produzione: Touchstone Pictures, Walt Disney, Skellington Production
Distribuzione in Italiano: Buena Vista International Italia
Genere: animazione, fantastico, musicale
Musiche: Danny Elfman
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