Fare una pellicola su grandissimi autori come Ginsberg, Burroughs, Kerouac, descritti quando ancora erano giovani e sconosciuti, con il fenomeno della Beat Generation ben lungi dall’esplodere in tutta la sua grandezza era indubbiamente un’idea interessante, ma il risultato finale è un film deludente, piatto e monocorde.
Inspiegabilmente descritto da molti come il nuovo “Attimo Fuggente”, con cui non ha nessunissimo punto in comune, se non il fatto di nominare talvolta il nome di Walt Whitman, Giovani Ribelli inizia raccontando la storia di un giovanissimo Allen Ginsberg (un ottimo Daniel Radcliffe), che, iscrittosi alla Columbia University grazie alla conoscenza del brillante e affascinante Lucien Carr e poi di David Kammerer verrà in contatto con alcuni dei più promettenti scrittori dell’underground newyorkese.
In brevissimo tempo tra una citazione di Milton e una di Keats, come l’immaginario collettivo suggerisce, vediamo i vari protagonisti ubriacarsi e sperimentare (sotto l’ovvia supervisione di Burroughs) droghe di vario genere (splendido il trip allucinatorio di Ginsberg nel pub).
L’ingresso successivo di Jack Kerouac verrà a coincidere con la volontà di creare un movimento letterario innovativo e che spezzasse ogni legame con la letteratura passata, ritenuta ormai stantia e priva di vita.
Purtroppo (o per fortuna) Giovani Ribelli relega le questioni “storico-letterarie” nello sfondo, concentrandosi principalmente sul controverso omicidio del “maestro” Kammerer da parte di Lucien Carr, fatto realmente avvenuto per cui all’epoca ci fu un processo e una contestata condanna.
Se da una parte l’idea di raccontare la vita sconosciuta in età giovanile di questi grandi scrittori poteva essere positiva, d’altra parte il film per colpa di una sceneggiatura assolutamente piatta e priva di spunti interessanti, descrive i vari protagonisti in maniera colpevolmente superficiale e a tratti ridicola…un vero spreco vista le potenzialità di un’epoca e di personaggi cosi controversi e importanti.
Forse in maniera involontaria il film sembra dirci che è facile giocare al ribelle e andare contro il sistema quando si è ricchi e protetti, e probabilmente per alcuni di questi scrittori questa è una verità che spesso si tende a sottovalutare.
Tra i pochi aspetti positivi del film c’è un cast molto giovane ma molto valido su cui svettano Daniel Radcliffe ( la superstar di Harry Potter) ma soprattutto Dane DeHann, semplicemente perfetto nel personaggio (unico ben caratterizzato) controverso e affascinante di Lucien Carr.
Giovani Ribelli è un film dimenticabile e superficiale, ma soprattutto deludente, perché avendo come base dei personaggi di questa caratura poteva venirne fuori un interessantissimo affresco di un momento storico e di un contesto vicino ma allo stesso tempo distante anni luce…purtroppo cosi non è stato.
Scheda film
Titolo: Giovani Ribelli (Kill your darlings)
Regia: John Krokidas
Cast: Daniel Radcliffe, Dane Dehann, Micheal C.Hall
Genere: drammatico
Durata: 100’
Produzione: Killer Films, Benaroya Pictures
Distribuzione: M2 Pictures
Nazione: Stati Uniti d’America
Uscita: 17/10/2013
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