Nihat lavora in una mensa e tra stoviglie da lavare, patate da sbucciare e l’onnipresente sigaretta in bocca, scorre monotona e mediocre la sua vita, finché la sua collega Ayse decide di invitarlo a cena.
L’incosciente voglia di cambiare vita, di non essere più soli (lei divorziata, lui mai sposato) unirà i due in una relazione silenziosa e immobile, fino a quando in un “gioco” di doppie identità, scambi di persona, nulla è più quello che sembra e i personaggi vengono ripetutamente stravolti.
“I’m not him” del regista turco Tayfun Pirselimoglu è un raffinato ma allo stesso tempo grottesco film sul tema dell’identità, dove non tutto ciò che accade è sempre giustificato o giustificabile, ma nonostante ciò viene comunque ad essere un ritratto straniante di due/quattro individui persi e lontani dal mondo che li circonda.
In quasi due ore di lunghissimi silenzi alternati da brevi e scarni dialoghi, il regista turco ci dice solo il minimo essenziale dei due protagonisti, lasciando alle loro azioni e ai loro sguardi il compito di descriverci le loro esistenze.
Indubbiamente “I’m not him” è un film destinato a dividere, dato che a seconda dell’approccio potrebbe essere inteso come semplice provocazione, grottesco divertissement o grande rottura di scatole; Pirselimoglu forse ci pone delle domande e sicuramente non ci dà risposte, ma gli sguardi distanti di Nihat e Ayse, i loro movimenti ripetitivi ai limiti del meccanico ci descrivono un’umanità sempre meno umana, una società sempre meno solidale, un mondo sempre meno vivibile.
Titolo: Ben O’ Degilim – I’m not him
Regia: Tayfun Pirselimoglu
Cast: Ercan Kesal, Maryam Zaree
Genere: drammatico
Durata: 125’
Produzione: –
Distribuzione: –
Nazione: Turchia
Uscita: 10/11/2013 (Festival cinema di Roma – in concorso)
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