Da pièce autobiografica al grande cinema, con tanto di standig ovation alla “Quinzaine des Réalisateurs” del Festival di Cannes 2013. Tutto sua madre è il primo lungometraggio diretto e sceneggiato da Guillaume Gallienne, nei panni di protagonista sdoppiato al servizio di una straordinaria dichiarazione d’amore.
Nato maschio e desiderato femmina, figlio accolto per metà e frutto di una moltitudine che lo etichetta come “omosessuale”. Guillaume è l’extra di un quadro familiare che lo vorrebbe virile, sportivo e rude, a cui invece risponde con ingenuità, fantasia e delicatezza. Mai completamente figlio, né naturalmente figlia, Guillaume cresce nel bilico, in una simbiosi identitaria dentro cui diventa continuamente altri: ora uomo, ora donna, adolescente e adulto, zia e ballerina.
Se è vero che non si può nascondere ciò che si è e ciò che si ama, Guillaume è una Principessa Sissi che adora sua madre. Ammirata, compresa e imitata come le donne che si ferma a osservare e nei confronti delle quali prova una meraviglia profonda, mai comparabili e eternamente misteriose, capaci di far <<battere il mio cuore all’unisono>>.
Tuttavia se per lui questo è un modo di restituire alla madre quella figlia che non ha avuto, la famiglia tenta di “correggere” la sua atipicità indirizzandolo a un istituto maschile. Guillaume si impegna nell’agonismo, cerca di vivere le sue prime esperienze sentimentali, consulta psicologi e farmaci. Ma i risvolti, dolenti e comici, non chiariscono, anzi il collegio si rivela un trauma, lo sport è un’angoscia e lo psicologo lo esonera dal servizio militare. La svolta arriverà con il caso, con il tipico incontro d’amore che mette a posto tutto e ordina i sentimenti. Barometro dei nostri desideri più veri e del nostro Io più autentico.
Passeggiando sul teatro e nella realtà, tra le paure e le verità, verso i progressi e le rivelazioni, Guillaume Gallienne regala al pubblico una magnifica opera prima. Una storia che germoglia in un coro di inadeguatezze e cresce, appassiona, raccoglie, morde, fa ridere, canta, balla, si evolve e non desiste. Un puro elogio d’amore per le donne che parte dalla propria madre e arriva nel cuore di chi guarda.
È necessario il tocco di un commovente e poetico “narcisismo melodrammatico” per creare una commedia di questo tipo. Per farci entrare in una Francia “per bene” e raccontare con emozione e umorismo i retroscena di una vocazione. Quella di attore, di Gallienne, che racconta il suo viaggio lungo l’arte del divenire.
Dal dubbio alla consapevolezza, dal credere agli altri al credere in se stesso (immanente e esemplare il suo cambiamento di espressione e di atteggiamento). Tasselli costruiti con l’armonia (conquistata e) saggia del protagonista e dell’uomo che si rivela maestro di sentimenti, interprete della donna e della madre che lo ha “creato” (come figlio e come attore). Severa, nervosa, ironica e istrionica, silenziosa e amabile: un ritratto splendido oltre il visibile, intenso di impercettibili espressioni e di stati d’animo accennati.
Intrecciando la vita con il cinema Gallienne esordisce con una suggestiva storia personale, raddoppia il valore della sua narrazione e non si macchia mai di autocelebrazione.
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Scheda film
Titolo: Tutto sua madre (Les Garçons et Guillame, à table!)
Regia: Guillaume Gallienne
Sceneggiatura: Guillaume Gallienne
Cast: Guillaume Gallienne, André Marcon, Françoise Fabian, Nanou Garcia, Diane Kruger, Reda Kateb, Gotz Otto, Brigitte Catillon, Carole Brenner, Charlie Anson
Genere: commedia
Durata: 85’
Produzione: LGM Films, Rectangle Productions, Don’t Be Shy Productions, Gaumont, France 3 Cinéma, in coproduzione con Nexus Factory et uFilm, in collaborazione con uFund, La Banque Postale Image 6 et Cinémage 7, con la partecipazione di Canal+, Ciné+ et France Télévisions
Distribuzione: Eagle Pictures
Nazione: Francia, Belgio
Uscita: 23/01/2014.
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