Sarà la ventenne Beatrice Rana, pianista di straordinario talento e fama internazionale, ad esibirsi, lunedì 24 febbraio alle 20.30, sul palco del Teatro Rossetti di Trieste per la Società dei Concerti.
Vincitrice lo scorso giugno del secondo premio (o meglio della “Silver Medal”) e del Premio del Pubblico all’ambitissimo Concorso di Dallas intitolato a Van Cliburn, questa giovanissima pianista è un orgoglio per il nostro Paese: con la sua bravura e professionalità contribuisce a mantenere alto il livello della presenza italiana nei concorsi internazionali, all’interno di un ambito sempre più concorrenziale in cui i solisti dell’estremo Oriente e i fuoriclasse della scuola russa hanno in media la meglio.
Nata a Copertino (Lecce) nel 1993, da una famiglia di musicisti, Rana non è nuova a questo genere di successi: a soli 18 anni, forte delle sue notevolissime qualità espressive e di una tecnica dalla potenza esorbitante, aveva già attirato l’attenzione della critica e del pubblico internazionale sbaragliando tutti i concorrenti e vincendo il primo premio e tutti i premi speciali al Concorso Internazionale di Montréal nel 2011, diventando così la più giovane pianista, nonché la prima vincitrice italiana nella storia di questo concorso.
Talento precocissimo, la pianista pugliese ha iniziato gli studi all’età di quattro anni, debuttando come solista con orchestra a nove, eseguendo il Concerto di Bach in fa minore. A 16 si è diplomata con il massimo dei voti , lode e menzione d’onore sotto la guida di Benedetto Lupo presso il Conservatorio di Musica Nino Rota di Monopoli, dove ha anche studiato composizione con Marco della Sciucca. Ha frequentato corsi di perfezionamento in Italia, Francia e Stati Uniti con musicisti quali Aldo Ciccolini, Michel Beroff, Eliso Virsaladze, Andrzej Jasiński, François-Joël Thollier.
Nel corso della sua fulminante carriera si è già esibita alla Tonhalle di Zurigo, per la Société Pro Musica di Montréal, per la Società dei Concerti di Milano, al Festival pianistico della Roque d’Anthéron, al Festival Radio-France de Montpellier, alla Folle Journée de Nantes, ed è stata ospite delle Orchestre Sinfoniche di Edmonton e del Québec, dei Violons du Roy e dell’Orchestre Métropolitain di Montréal con direttori come Yannick Nézet-Seguin, Bernard Labadie, Theodor Guschlbauer. Di recente ha effettuato tournée in India e in Malesia. Attualmente vive ad Hannover, dove frequenta l’Hochschule für Musik, Theater und Medien nella classe del pianista israeliano Arie Vardi, cui ha avuto accesso con una borsa del Premio intitolato ad Arturo Benedetti Michelangeli.
Ha vinto un numero impressionante di primi premi in concorsi pianistici nazionali e internazionali , come il Concorso Muzio Clementi, il Concorso Pianistico Internazionale della Repubblica di San Marino e il Bang & Olufsen Pianorama Competition.
Tanti i programmi futuri per la giovane pianista pugliese, chedopo il rapidissimo cammino di maturazione sperimentato negli ultimi due anni, suonerà nel 2014 a Parigi, al Théâtre des Champs –Elysées, sotto la direzione di Fayçal Karoui e con Miguel Harth – Bedoya e nel 2015 con la Detroit Symphony Orchestra. Beatrice Rana ha inoltre suonato con Leonard Slatkin, Joshua Weilerstain, Fabien Gabel. Ha registrato i Preludi di Chopin per l’etichetta Atma nel 2012, insieme alla seconda Sonata di Scriabine e per questo primo CD ha ricevuto riconoscimenti internazionali.
Al pubblico della Società dei Concerti di Trieste proporrà un programma che si aprirà con Bach e la sua Partita n°1 in si bemolle maggiore BWV 825, seguito da Robert Schumann con gli Studi Sinfonici Opera 13 nella versione del 1852, vero e proprio caposaldo del pianismo romantico. In chiusura, una delle pagine novecentesche maggiormente esigenti dal punto di vista tecnico, la Sonata n. 6 op. 82 di Prokof’ev, con la quale il grande compositore sovietico aprì nel 1939 il cosiddetto “trittico bellico”.
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