Fioravante (John Turturro) e Murray (Woody Allen) sono due amici d’infanzia in precarie condizioni economiche. Quando il secondo origlia l’occasione di un ricco compenso per un ménage à trois sprona l’altro, più giovane e attraente, a lanciarsi nel mercato della prostituzione.
Regista e protagonista della miscela di umorismo e intimità di questa frizzante commedia è un Turturro dotato di un imprevedibile sex appeal. Fioraio nei panni del Gigolò per caso scritto a quattro mani con Woody Allen e proposta audace in una comunità ebraica ortodossa di Brooklyn. In tempi di crisi in cui si vagliano scelte mai considerate prima il “guaritore” del 21° secolo, come lo definisce e motiva l’amico Murray, è l’amante della porta accanto. Colui che col vigore acceso dietro sguardi accoglienti e il fascino vulnerabile dell’uomo comune risveglia emozioni sopite. Fioravante è infatti uno fra tanti, in grado però di cogliere i tumultuosi desideri femminili e smorzare l’immorale con intelligenza. È così che dall’attraente solitudine della dermatologa Sharon Stone, allo spregiudicato erotismo della prorompente Sofia Vergara, la passione diventa elisir d’autostima, rischiarando gli occhi malinconici della vedova Vanessa Paradis.
Gigolò per caso nasce durante un’improvvisazione scherzosa del regista e arriva alle orecchie di Woody Allen dopo un tour di passaparola. Per lui un’idea tanto interessante da accettare di essere diretto (dopo 13 anni) in versione di “protettore Don Bongo”. Scena, quella della scelta degli pseudonimi, in cui affiora lo zampino sarcastico e pungente del maestro, balbettante e perfetto comprimario. Si ammicca quindi al corteggiamento fugace del corpo, ma sotto le copiose mance del mestiere più antico del mondo ci sono le venature romantiche della seduzione. Quelle di “Virgil” Fioravante che nelle sue missioni di piacere cura infelicità, rancori e gelosie, abbracciando la necessità del contatto umano. Crisi spirituale oltre che economica quindi, dove la chiave sembra essere nelle occasioni di chi diventa gigolò o nelle attese di chi rincorre in silenzio il primo amore della sua vita (ruolo che spetta al bravo Liev Schereiber).
Il cuore del film batte in un’improvvisata aula di tribunale al cospetto della quale la professione viene guardata attraverso le vivide e profonde emozioni della Paradis. Tutto scorre nel mondo soft presentato da Turturro: i dialoghi, il sentimento, l’ironia, la leggerezza che non giudica, ma avvicina. L’unico ingrediente incerto è Fioravante, scintilla provocatoria e sensibile del film che però gioca in difesa dietro un velo di enigmatico disincanto. Distinto e taciturno partecipa agli eventi con immediata disinvoltura, diventando una malleabile presenza ideale per gli affari: il ruolo è assolto, ma purtroppo non si riesce a empatizzare.
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Scheda film
Titolo: Gigolò per caso (Fading Gigolò)
Regia: John Turturro
Sceneggiatura: John Turturro
Cast: John Turturro, Woody Allen, Vanessa Paradis, Sharon Stone, Sofia Vergara, Liev Schreiber, Bob Balaban, M’Barka Ben Taleb, Tonya Pinkins, Aubrey Joseph, Dante Hoagland, Jade Dixon, Diego Turturro
Musiche: Abraham Laboriel, Bill Maxwell
Genere: commedia
Durata: 98’
Produzione: Antidote Films, Cinetic Media, MK2 Productions,QED International
Distribuzione: Lucky Red
Nazione: Usa
Uscita: 17/04/2014.
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