Non mi chiedo è il singolo estratto dall’album di debutto di Antonio Manco. Il singolo racconta a serrati ritmi pop-rock le quotidiane vicissitudini di un ragazzo italiano alle prese con la società odierna.
La musica scandisce i costanti dubbi e l’ingenuità di un giovane che, in un’era in cui la “raccomandazione” vale più di un titolo di studio, non ha nient’altro cui affidarsi se non l’energia degli anni e il suo talento.
Manco si fa portavoce di una generazione disorientata, il suo è un grido di rabbia energico, ma anche positivo, realista, di chi non si arrende e, anzi, raddoppia la corsa verso i propri, giusti e sudati, sogni.
Arrangiato da Giuseppe Spinelli, il singolo è il primo estratto ufficiale del disco “Ok il momento è giusto” distribuito online e promosso dalla Suono Libero Music.
Video ufficiale – “Non mi chiedo”
La regia del video di “Non mi chiedo” è affidata a Davide De Luca e Simone Prezioso, giovanissimi videomaker della Motion Kind Studio, coadiuvati e coordinati da Nando Misuraca, che appare in un breve cameo. La sceneggiatura del videoclip parte da un’idea originaria proprio di Antonio Manco.
Bio. Antonio Manco, giovane cantautore di matrice rock, nasce a Napoli nel 1989. Con chitarra e voce è autore dell’omonimo progetto rock-cantautorale, che nel novembre 2011 si concretizza nella produzione dell’album “Ok… il momento è giusto”, sotto la direzione artistica di Giuseppe Spinelli. Nato dalla volontà di raccontare la crisi, le incertezze e le dipendenze in cui questo stralcio di nuovo millennio sembra essere immerso, “Ok… il momento è giusto” è l’opera prima frutto delle idee, dei testi e della chitarra di Antonio Manco, artista sensibile alle sonorità del rock‘n’roll e alla tradizione cantautorale italiana, con sfumature pop che vanno a richiamare le influenze meno spigolose della popular music.
Le otto tracce si muovono lungo la scia di un comune filo conduttore: cantare le inquietudini del presente, quelle collettive, e anche quelle più intime e personali. Il tutto in un mix di pungente ironia, rabbia, riflessività, denuncia, reattività e un briciolo d’ingenua, sognante speranza.
Antonio Manco racconta e si racconta mentre, traccia dopo traccia, si alternano arrabbiatissime chitarre elettriche e malinconiche ballate, quasi a ricordare la risacca, creando un’alternanza tra disillusione e speranza.
Tracklist:
- Non mi chiedo
- Ma come fai a capire le cose del mondo
- Dignità d’informazione
- Carta Costituzionale
- In un istante
- Il velo dell’indifferenza
- Ora
- Quello che sei
Lascia un commento