Sette anni e due genitori separati. Maisie cerca una vita completa mentre i più grandi la dividono tra turni di balie settimanali e affetto discontinuo. Il padre è un mercante d’arte in giro per il mondo e spesso la affida alla nuova moglie e tata Joanna Vanderham; la madre invece ha una carriera ondivaga di rockstar e quando deve partire per improvvisi tour la lascia al giovane neo sposo Alexander Skarsgård. Maisie tuttavia li adora, adora quel papà assente (Steve Coogan) e quella mamma distratta (Julianne Moore), anche se assiste ai loro litigi e ascolta gli insulti che si infliggono a vicenda.
Da Ritratto di Signora alla pièce Gli Altri i romanzi di Henry James hanno spesso ispirato cinema e teatro. Oggi Scott McGehee e David Siegel aggiornano l’omonimo titolo del 1897 Quel che sapeva Maisie, lasciando attingere gli sceneggiatori anche da esperienze personali.
Tempi che passano, ma difficilmente cambiano sembrano dire in sottotesto. Eppure se la storia appare già saputa, i due registi catturano l’attenzione tirando giù la camera e inquadrando la vicenda attraverso gli occhi della bambina. Un (primo) piano sia fisico, sia psicologico dentro il quale si legge il desiderio, autentico e funzionale, di volgere lo sguardo verso i “piccoli oggetti della contesa”. Coloro che spesso hanno poca voce in capitolo mentre genitori ballerini e strade legali decidono delle loro vite. La giovanissima esordiente Onata Aprile incarna l’incantevole vittima di questo coro di voci che l’avvolge di frustrazioni e di scuse. Sballottata da un luogo all’altro, da tutor a sconosciuti, usata come scudo e come gioia, è lei a far vedere i retroscena degli egoismi adulti, l’indifferenza alle sue emozioni e la felicità fra le piccole cose. McGehee e Siegel dal canto loro si dimostrano sensibili e attenti a non incagliarsi in sentimentalismi o a calcare troppo la mano su verità spiacevoli. L’ equilibrio è mantenuto alternando momenti vivaci a situazioni più tristi, all’interno delle quali recita un ottimo cast e guizza la risata vispa e contagiosa della dolcissima protagonista (nella versione originale).
Quel che sapeva Maisie è ciò che noi ignoriamo: dalle lacrime mute dell’abbandono ai mazzi di fiori e d’amore recuperati di nascosto. McGehee e Siegel guardano dentro mondi ordinari dove piccoli spettatori vivono gli errori dei grandi che li mettono all’angolo, salvo poi cercare deplorevoli assoluzioni. Pochi zoom e una giustapposta colonna sonora scavano dentro emozioni ignorate, in cerca di un abbraccio, di un risveglio che sia uguale alla mattina precedente. Commuove questa esplorazione della semplicità, in cui l’instabilità (Moore), l’incoscienza e (Coogan) la speranza (Skarsgård; Vanderham) sono cornici delicate, amare e senza retorica. Dove basta una gita in barca per far sorridere una bambina, anche solo per pochi momenti, nei confronti dei quali è davvero impossibile non entrare in contatto.
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Scheda film
Titolo: Quel che sapeva Maisie (What Maisie Knew)
Regia: Scott McGehee, David Siegel
Sceneggiatura: Daniela Taplin Lundberg, Daniel Crow
Cast: Onata Aprile, Julianne Moore, Alexander Skarsgård, Joanna Vanderham, Steve Coogan
Musiche: Nick Urata
Genere: drammatico
Durata: 95’
Produzione: Red Crow Production, Charles Weinstock / William Teitler Production in associazione con 120dB Films, Koda Entertainment, Deambridge Films
Distribuzione: Teodora Film
Nazione: Usa
Uscita: 26/06/2014.
Presentato al Toronto International Film Festival 2012.
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