Esilarante. Non c’è parola migliore per descrivere la TaoClass che ha avuto per protagonisti Ficarra e Picone. Il duo comico ha regalato un’ora circa di grandi risate e divertimento tra battute e aneddoti vari. Sin da quando i due hanno fatto il loro ingresso sul palco si era capito che piega avrebbe preso l’incontro: “Scusate se ho portato Picone” dice Ficarra che poi replica al “Se penso che qui sopra è salito pure De Niro..” di Picone con un “Pensa quanto sono caduti in basso” provocando le risate di tutta la sala. Come già fatto con altri artisti, il direttore Mario Sesti ha chiesto come avessero iniziato e, anche qui, il racconto assume caratteri comici: “Ci siamo conosciuti qui a Taormina, io facevo l’animatore in un villaggio turistico e lui era un turista. Insomma lui già non faceva nulla” spiega Ficarra “E’ vero, io ero in vacanza ma facevo finta di essere figlio di un altro perché sfruttavo il fatto che ci fossero degli sconti per chi lavorava al cantiere navale, quindi ho chiamato papà un signore a caso” aggiunge Picone prima di essere interrotto da Ficarra che dice ad un fotografo in prima fila: “E falla un’altra fotografia dai, che hai piu’ foto mie che mia madre!”.
Per tutto l’incontro i due hanno continuato a rispondere con battute o a raccontare aneddoti divertenti (come una disavventura di Picone al casello di Taormina) e quando gli viene chiesto qual è il segreto di questo duo ormai storico rispondono: “Non è chimica, è proprio stupido lui” sostiene Ficarra “In realtà quando abbiamo cominciato eravamo in quattro ma ora siamo rimasti in due..” racconta Picone a cui risponde immediatamente Ficarra dicendo: “E io ho già un monologo pronto che è davvero bellissimo!”.
Si parla poi del prossimo film del duo che si intitolerà ‘Andiamo a quel paese’ e uscirà nelle sale dei cinema italiani il 27 novembre e racconterà la storia di due amici che abbandonano la vita di città per andare a vivere nel paese natale di uno dei due: “E’ la quarta regia nostra, la seconda da soli. La scorsa volta discutevamo molto, questa volta l’ho picchiato sin da subito e ho risolto il problema” specifica uno scatenato Ficarra mentre, per quanto riguarda la scrittura del soggetto, Picone dice: “Questo film si è un po’ scritto da solo, lo sentiamo molto vicino ed è piu’ facile raccontare le cose che conosci e devo dire che anche girarlo viene piu’ naturale”. A chi gli fa notare che la maggior parte dei loro film sono ambientati perlopiu’ in Sicilia Ficarra dice: “Ci piace molto girare in Sicilia anche perché è una terra bellissima. Il ‘7 e l’8’ l’abbiamo pensato proprio per girarlo a Palermo così come ‘La Matassa’ per cui avevamo già pensato a Catania. Questo è ambientato in un paese immaginario e l’abbiamo girato a Rosolini perché ci siamo innamorati di questo paese. Devo contraddirla giusto perché ‘Anche se è amore non si vede’ l’abbiamo girato a Torino, però eravamo quasi tutti siciliani sul set.. Anzi i torinesi si sono integrati bene, non disturbavano (ride ndr)”.
Si parla anche dei modelli a cui si ispirano o degli attori comici che preferiscono: “A me fa ridere tantissimo Ben Stiller, che so che è stato qui. Però anche Stanlio e Olio, se devo guardare al passato, mi piacciono tantissimo e credo che si possa imparare tantissimo” dice Picone . “A me piacciono molto invece le coppie in cui c’è uno dei due che picchia l’altro… Non so perché!” sostiene invece Ficarra. Si chiude con una domanda molto particolare: “Cosa vi unisce e cosa vi separa?” e anche qui i due non si sottraggono alla battuta: “Cosa ci unisce? Il contratto” spara Ficarra; Mentre Picone, in riferimento anche all’aneddoto che aveva raccontato in precedenza, risponde: “Cosa ci separa? I caselli”.
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