Sonorità moderne che mettono insieme reggae, pop e rock costituiscono l’identikit dei Magic.
Nasri Atweh (cantante e autore) , Mark Pelli (chitarra), Alex Tanas (batteria) e Ben Spivak (basso) arrivano da Toronto con tanta voglia di portare il buon umore attraverso la loro musica. Così , dopo un singolo d’esordio di grande successo, presentano il loro primo album Don’t Kill The Magic, un lavoro di 11 tracce in cui emerge già uno stile chiaro e riconoscibile.
Il disco da martedì 8 luglio è disponibile in tutti gli store..
Si parte con Rude, brano rilasciato nel 2013 come singolo e che ha totalizzato ad oggi oltre 27 milioni di visualizzazioni su YouTube, nonché numerosi dischi di platino in tutto il mondo. L’ascolto di questo pezzo si presta alla stagione estiva: una melodia ballabile, tipicamente reggae, e un testo leggero. “Mi sono immaginato un ragazzo che va dal padre della fidanzata a chiedere la mano della figlia ed è respinto in malo modo” dice Nasri.
No Evil canta, invece, di un amore che cerca di superare i suoi fantasmi e le sue paure; il ritmo è cadenzato, deciso, quasi a voler mettere in musica tutta la determinazione a far valere le ragioni del cuore.
Romantica ballata, Let Your Hair Down è una dichiarazione d’amore. “To me you are more than just skin and bones. You are elegance and freedom and everything I know” proclama, poi lascia spazio al sound della chitarra, espressione pura di chi ama e sogna.
Si prosegue con Stupid Me e si torna a toni scanzonati. Emergono i cori ed una diversa sfumatura nella vocalità di chi canta.
No Way No è il pezzo più reggae di tutto l’album, quello in cui si sente l’eco della cultura caraibica, della tradizione musicale giamaicana.
“Once upon a time …”. Comincia così Paradise, narrazione di una storia che ci conduce in una dimensione onirica, quella dimensione ricercata dalla band in quest’avventura discografica. L’intento, in effetti, è manifesto nella traccia che dà il nome all’album, Don’t Kill The Magic, brano pop- rock leggero, un invito a restare ancorati a quella magia che consente di cogliere il buono da ogni situazione.
One Woman One Man è una delle tracce più intense per testo ed espressione musicale. L’utilizzo di un leggero soffiato della voce è una scelta stilistica che ben si sposa con il contenuto del testo; il timbro sofferto ma non esasperato crea un impatto emotivo efficace.
Ascoltando Little Girl Big World si ha l’impressione di fare un salto nel passato, andando a riprendere i Police di “Message in a bottle”. I Magic, del resto, non hanno negato di ispirarsi a Sting e compagni.
Si chiude con Mama Did’t Raide No Fool e How Do You Want To Be Remembered, canzone quest’ultima che lancia uno spunto di riflessione sulla direzione da dare alla nostra avventura nel mondo.
Un album complessivamente leggero e ballabile, da canticchiare e ascoltare tra un viaggio in macchina e una giornata di relax in spiaggia.
Ecco la tracklist completa:
- Rude
- No Evil
- Let Your Hair Down
- Stupid Me
- No Way No
- Paradise
- Don’t Kill The Magic
- One Woman One Man
- Little Girl Big World
- Mama Did’t Raide No Fool
- How Do You Want To Be Remembered
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