Sono tra i protagonisti di spicco dell’arte visuale e della ricerca sull’immagine in movimento di questi anni. Dal prossimo 3 ottobre saranno al centro di un articolato progetto, Todestriebe, alla Fondazione Merz di Torino che dedica loro una personale di video, installazioni e performances. Sono i Masbedo (Nicolò Massazza e Jacopo Bedogni) che porteranno in anteprima mondiale alle Giornate degli Autori il loro primo lungometraggio The Lack come evento speciale.
Ritratto plurimo al femminile, modello di un cinema di ricerca che sa coniugare la preziosità dell’immagine con un’indagine del femminile che si nutre di richiami ancestrali e di intensa contemporaneità, The Lack rappresenta una nuova tappa – comune allo spirito di tutte le sezioni della Mostra di Venezia e specialmente voluta nel quadro delle Giornate degli Autori – nel rinnovamento dei linguaggi e nell’incrocio delle esperienze creative.
“Siamo onorati che il nostro primo lungometraggio, The Lack, sia stato scelto per partecipare alla Giornate degli Autori – scrivono i Masbedo. La sezione degli autori alla Mostra celebra da molti anni le produzione indipendenti con un’attenzione specifica all’innovazione e all’originalità espressiva, tratti che riteniamo comuni anche alle nostre opere. Essere presenti ad un Festival riconosciuto in tutto il mondo rappresenta una grande opportunità per far conoscere il nostro lavoro ad un pubblico più ampio di operatori del settore e di appassionati, ed è particolarmente significativo che questa opportunità coincida con la nostra mostra personale alla Fondazione Merz di Torino”.
Prodotto da Beatrice Bulgari per In Between Art Film in associazione con Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo Film, The Lack è tratto da un soggetto originale di Beatrice Bulgari e Mitra Divshali, ha la fotografia di Gherardo Gossi e Giuseppe Domingo Romano, si avvale del montaggio e sound design di Benni Atria ed è stato girato tra l’Islanda e Lisca Bianca nelle Eolie. Il film mette in scena quattro variazioni sul tema della “mancanza”, rappresentata da sei personaggi femminili. Ognuna di queste donne è immersa in una propria natura silenziosa e primitiva. Non ci sono comparse, nessuno accompagna la solitudine di queste donne interpretate da Lea Mornar, Xin Wang, Giorgia Sinicorni, Ginevra Bulgari, Emanuela Villagrossi, Cinzia Brugnola e la piccola Sofia Di Negro.
“Le Giornate hanno ospitato due anni fa un lavoro dei Masbedo, Tralalà – dice il delegato della sezione indipendente della Mostra, Giorgio Gosetti – e da qui è nata una stima e un’amicizia che ha trovato piena conferma nella forza e nell’originalità del loro debutto nel lungometraggio. Pensiamo che in un anno in cui i Masbedo sono protagonisti assoluti, sia specialmente importante dedicare loro uno degli eventi speciali delle Giornate degli Autori, a conferma di una creatività degli artisti italiani che si è ormai imposta con sicurezza sulla scena internazionale”.
Il progetto Todestriebe che sarà di scena alla Fondazione Merz di Torino dal 3 ottobre ruota invece intorno al tema dell’incomunicabilità con una selezione di 9 lavori, alcuni dei quali appositamente realizzati, che riassumono un percorso artistico di 10 anni e culminerà in una performance dal vivo che inaugurerà la “personale” e in un’opera collettiva dedicata a Mario Merz che coinvolgerà un gruppo di videoartisti internazionali chiamati a collaborare per l’occasione dai Masbedo.
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