Durante la notte dello sfogo annuale, un uomo con una missione da compiere si ritrova per strada insieme ad altri individui.
The Purge nasceva dall’idea sorprendente di una società capace di azzerare criminalità e delitti per mezzo dello “sfogo”; una notte senza legge, durante la quale ogni nefandezza è possibile e tutto è lecito. Anarchia si fa più politico, provando ad alzare (e non poco) l’asticella delle ambizioni, svelando il vero volto dello “sfogo”, la notte che in realtà permette ai Padri Fondatori, al governo, di eliminare i deboli e i poveri per costituire una società benestante, senza disadattati e disoccupati. Uno sviluppo certamente interessante, da alimentare con intuizioni e idee continue, tali da permettere al discorso politico il giusto sostentamento. Anarchia invece non fa quel passo in più, si aggrappa all’idea di The Purge e ne tenta l’evoluzione su basi fragilissime. Tutta la parte centrale del film è una fuga dallo “sfogo”, una lunga corsa fine a sé stessa, un accumulo di minuti inutili e ingiustificati: infatti non hanno alcun senso ai fini della storia le sparatorie nella metro o la sosta in casa di due sorelle fuori di testa. Un’altra analisi merita invece, l’asta dei rapiti nel rifugio dei ricchi: la trovata è buona, una parentesi folle in mezzo alla fuga; purtroppo tutto termina nel classico gioco di cacciatori e prede già visto e risaputo. Il finale di Anarchia è poi un collasso inarrestabile, le brigate di resistenza allo sfogo sono figurine blateranti retorica e ridicolaggine, così come la resa dei conti di Leo, con la classica soluzione “all’americana”.
La coperta reazionaria e sorprendente dello sfogo di queste pellicole inganna confonde e ammanta la loro natura politicamente (sguaiatamente) corretta: il soldato americano inteso come eroe, le squadriglie di criminali di colore col volto nascosto dalle maschere che non ammazzano nessuno, ma si prestano al gioco dei ricchi, il trionfo della bontà e dell’amore finale.
In definitiva, The purge si elevava da tanto horror/thriller moderno per una struttura essenziale e convincente: la difesa della propria famiglia dal bisogno di una società di affermare con la violenza la giustezza di scelte compiute per il benessere di tutti, Anarchia col suo intento politico, dimentica completamente quella struttura, asciuga la sua forma, riducendosi ad un filmetto urlante. Per la rivoluzione (al cinema) non occorre solo sangue, ma idee (molte).
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Scheda del film
Titolo: Anarchia – La notte del giudizio (The Purge: Anarchy)
Regia: James DeMonaco
Sceneggiatura: James DeMonaco
Cast: Frank Grillo, Carmen Ejogo, Kiele Sanchez, Zach Gilford, Michael K. Williams, Chad Morgan, Nathan Clarkson, Eric Womack
Genere: Horror
Durata: 103′
Produzione: Blumhouse Productions, Platinum Dunes, Universal Pictures
Distribuzione: Universal Pictures
Nazione: USA
Uscita: 23/07/2014
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