In un futuro distopico alcuni uomini, privati della memoria e di tutti i loro ricordi ad esclusione del nome, si ritrovano a vivere nella Radura, una grande distesa circondata da enormi mura dietro le quali si cela un labirinto. Per anni Alby (Aml Ameen) e Minho (Ki Hong Lee), i Velocisti del gruppo, lo hanno percorso nel tentativo di mapparlo e di trovare una via di uscita, ma nel frattempo hanno creato una solida comunità che permetta una serena vita associata. Ogni mese, attraverso un elevatore sotterraneo, ricevono provviste ed un nuovo membro. Anche il nuovo arrivato Thomas non ricorda nulla del suo passato, ma al contrario degli altri, porta con sè una irrefrenabile curiosità che lo spingerà a violare i segreti del labirinto.
Trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di successo di James Dashner, The Maze Runner – Il Labirinto entra con prepotenza a far parte del pianeta cinematografico degli young adult che sempre più attinge da quella letteratura adolescenziale che tanto successo sta avendo, oggi più che mai, spinta dallo straordinario successo di romanzi (diventati poi pellicole) come Hunger Games e Twilight, senza dimenticare la fortunata saga di Harry Potter, capostipite per eccellenza.
Ripercorrendo i topoi più classici del genere, il regista Wes Ball catapulta un giovane Dylan O’Brien, già idolo delle ragazzine grazie a Teen Wolf, in un gruppo solido ma privo dell’intraprendenza necessaria per scoprire cosa si cela davvero dietro le imponenti mura del labirinto. A Thomas, eroe per eccellenza, quasi stereotipato nei suoi canonici comportamenti, si contrappone Gally (Will Poulter – Come ti spaccio la famiglia; Le cronache di Narnia), antieroe ed antagonista fortemente legato al tradizionalismo, quasi rassegnato al dover vivere per sempre nella Radura. Gli altri personaggi ruotano senza troppa importanza intorno ai due scialbi protagonisti, tra i quali Theresa (Kaya Scodelario – Skins) è poco più che una comparsa.
Al di là di una caratterizzazione dei personaggi piuttosto approssimativa (in parte giustificata dal fatto che siamo davanti ad una trilogia, di cui il secondo capitolo è stato già annunciato per il 2015), The Maze Runner riesce però a sganciarsi in parte da un filone cinematografico abusato. Non manca l’intrattenimento, generato da ottimi effetti speciali e da un ritmo forsennato e incalzante, ma soprattutto si dà voce ad una storia originale, nuova e fresca, punto di forza di una sceneggiatura che pur procedendo velocemente, svela solo gradualmente tutti i suoi aspetti sorprendendo lo spettatore e stimolandolo durante la visione che risulta piacevole in tutto l’arco dei 113 minuti.
Pur trovandoci di fronte ad una pellicola che vuole inevitabilmente creare degli eroi, che i fan adoreranno come hanno adorato Katniss Everdeen, Harry Potter, Edward Cullen o Bella Swan, non è possibile ridurre il tutto ad un mero tentativo di business. The Maze Runner è un film che ha indubbiamente echi più o meno illustri, da Hunger Games e i suoi ormai celebri “tributi”, fino ad un sensazionale precedente letterario come Il Signore delle Mosche (Lord of the Flies) di William Goulding, di cui ritroviamo parzialmente i temi dell’abbandono, del tentativo di organizzazione e del conseguente crollo dell’organizzazione stessa, incapace di far fronte al male insito in alcuni degli uomini, ed è quindi capace di farci riflettere, portando progressivamente alla luce temi di forte risonanza e riflessione.
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Scheda film
Titolo: The Maze Runner – Il Labirinto
Regia: Wes Ball
Sceneggiatura: James Dashner, Noah Oppenheim, T.S. Nowlin, Grant Pierce Myers
Cast : Dylan O’Brien, Kaya Scodelario, Will Poulter, Thomas Browdie-Sangster, Patricia Calrkson, Ki Hong Lee, Aml Ameen
Genere: Azione – Avventura – Fantascienza
Durata: 113′
Produzione: 20th Century Fox , Gotham Group
Distribuzione: 20th Century Fox
Nazione: USA
Uscita: 8/10/14
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