Pietro (Raoul Bova) e Francesco (Luca Argentero) sono due fratelli che conducono vite profondamente diverse tra loro. Il primo è un ricco chirurgo che non ricorda più cosa si prova ad amare ed il secondo un giovane donnaiolo che non conosce nemmeno lontanamente il significato di questo verbo. Entrambi si detestano, non hanno contatti e a malapena si parlano. Trascorrono le loro vite come se fossero da sempre figli unici e non curandosi totalmente della presenza l’uno dell’altro. Le cose però cambieranno quando Pietro scamperà la morte in un incidente stradale, con inaspettate conseguenze.
Terzo approccio alla regia per Alessio Maria Federici (Lezioni di cioccolato 2, Stai lontana da me), Fratelli Unici somiglia più ad una fiction che ad un film : le prevedibili storie dei singoli protagonisti si intrecciano tra di loro, dando luogo ad una pellicola che sa di visto e rivisto. Pietro è ricco e bello, non sopporta la ex moglie Giulia (Carolina Crescentini) con la quale è in pessimi rapporti e in egual modo il fratello minore Francesco, stuntman occasionale ed il classico “cattivo ragazzo” irresponsabile, in grado di affascinare ogni tipo di donna. Il primo ha già amato ed ora è concentrato sulla sua carriera, il secondo ancora no ed è convinto che possa esistere una storia basata solo sul rapporto fisico. Contraria ad ogni tipo pensiero che ha Francesco sui sentimenti, la sua vicina di casa, Sofia (Miriam Leone), gli darà del filo da torcere, facendo di tutto per sedurlo e tentando di convincerlo che l’amore esiste e che chiunque prima o poi potrà provarlo. La situazione apparente e le vite separate di questi personaggi, si andranno ad intrecciare quando Pietro avrà un brutto incidente nel quale rimarrà illeso quasi per miracolo ma perderà la memoria. La tutela del fratello maggiore andrà a Francesco che dovrà vedersela con un Pietro completamente diverso da quello che conosceva, che si comporta da bambino, non riconosce i suoi cari e che ancora sa a malapena i significati delle parole. E’ proprio questo incidente però che risveglierà una parte sopita di ogni protagonista. Facendo capire che un bambino spesso può aprire gli occhi agli adulti di fronte a cose in cui hanno smesso di credere, che tutto può cambiare se si ha l’opportunità di ricominciare da zero e che anche gli errori più grandi, forse, possono essere riparati.
Dagli sceneggiatori Elena Bucaccio e Luca Miniero, già sentiti per titoli televisivi quali Don Matteo e Che dio ci aiuti, nasce però una pellicola forse troppo vicina alle serie che sono soliti produrre. All’interno della storia il copione è prevedibile e deludente, anche se non mancano momenti di ilarità, dovuti a qualche battuta scontata ma divertente. La storia è povera (ma ricca di spot pubblicitari) e mal pensata dall’inizio del film : troppo repentina è la ripresa di Pietro dalla sua amnesia e lo spettatore crede di essersi perso qualche passaggio. Il finale è più che scontato, con personaggi stereotipati e tipico delle commedie odierne. Le vere, rumorose risate si fanno alla fine, quando insieme ai titoli di coda scorrono in video clip le numerose scene tagliate, ma vale la pena vedere tutto il film in attesa dei titoli di coda ? Ovvio è, che tra il pubblico femminile, un film con un cast del genere può risultare anche coinvolgente. Ma per gli altri è meglio che rimanga un “Peccato, me lo sono perso!”.
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Scheda del film :
Titolo : Fratelli Unici
Regia : Alessio Maria Federici
Cast : Raoul Bova, Luca Argentero, Carolina Crescentini, Miriam Leone
Genere : Commedia
Durata : 89’
Produzione : Luxvide, Rai Cinema
Distribuzione : 01 Distribution
Nazione : Italia
Uscita: 02 ottobre 2014
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