Le vite dei vari inquilini della stessa palazzina trascorrono in modo del tutto autonomo. All’interno di essa convivono infatti Francesco (Fabio de Luigi) ed il suo amico Paolo (Ricky Memphis), i fratelli gemelli Gianni e Mario (Ale e Franz) e Alice (Chiara Francini), celebre attrice di Soap Opera. Un giorno però l’equilibrio è rotto dal suicidio di uno dei condomini, che porta i vari abitanti ad intrecciare le proprie vite e al prepotente ingresso nel nucleo abitativo del Maresciallo Gaetano (Diego Abatantuono), incaricato delle indagini sulla morte dell’uomo, e di Francesca (Elisa Sednaoui), ex fidanzata del suicida.
In quella che sembra più una commedia di stampo teatrale che cinematografico, Alessandro Genovesi ambienta Soap Opera, pellicola figlia illegittima proprio di uno scritto teatrale dello stesso Genovesi realizzato sette anni prima ma mai messo in scena. La teatralità è infatti onnipresente in un condominio “privo di pareti” che funge da quinta teatrale e da principale scenografia della pellicola, luogo cardine in cui si alternano i vari personaggi e le varie situazioni. Dalla vicenda principale del mai cessato amore di Francesco per Anna (Cristiana Capotondi), si snodano una serie di micro-storie all’interno del film che vanno ad indagare nella quotidianità e nel personale di ognuno dei personaggi, alle prese con i propri personali drammi o preoccupazioni.
Alla pellicola spetta l’onere e l’onore di aprire la nona edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, scelta dal lato “patriottico” assolutamente condivisibile, molto meno accettabile però dal punto di vista qualitativo. In sostanza la pellicola realizzata da Medusa e Colorado Film risente proprio di una negativa influenza comica probabilmente derivante da quest’ultima casa produttrice. Dopo aver dato (nostro malgrado) vita a recenti produzioni come Ti stimo fratello, Fuga di Cervelli e Tutto Molto Bello infatti, si cerca di riproporre, fortunatamente in modo più velato e delicato, a quella stessa “ironia da quattro soldi” che tanto aveva caratterizzato le citate pellicole. Si sfiorano picchi comici di alto livello con la partecipazione di usato sicuro come Abatantuono e Memphis, le risate non mancano per gran parte della pellicola, ma allo stesso tempo si scade in una comicità di infimo livello talvolta con battute che, ad un’attenta riflessione, si dimostrano di dubbio (e talvolta cattivo) gusto.
Malgrado l’apprezzabile tentativo di portare sul grande schermo una pellicola originale e divertente, al fine di aprire la manifestazione cinematografica con un classico della produzione nostrana quale la commedia all’italiana, si finisce per mostrare al pubblico un lavoro pressoché incompiuto. Il film vorrebbe mostrare allo spettatore dei valori e dimostrare un qualche tipo di morale che vengono però brutalmente affossati da un registro e da un tono che sminuiscono e mortificano il risultato finale, consegnandoci una pellicola fondamentalmente vuota e fine a se stessa. Ci chiediamo perchè ad aprire eventi di tale portata siano spesso film stranieri con attori di grande caratura (Gravity a Venezia 70, Birdman a Venezia 71, per citare esempi recenti), ma se il risultato dell’inversione di tendenza avvenuta a questa nona edizione del Festival di Roma è quello di una simil-commedia dallo sfondo teatrale ma dai toni “cinepanettoneschi”, forse abbiamo in Soap Opera stesso la più ovvia risposta alle nostre domande.
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Scheda film
Titolo: Soap Opera
Regia: Alessandro Genovesi
Sceneggiatura: Alessandro Genovesi
Cast : Fabio de Luigi, Diego Abatantuono. Cristiana Capotondi, Chiara Francini, Ricky Memphis, Elisa Sednaoui, Ale & Franz, Caterina Guzzanti
Genere: Commedia
Durata: 86′
Produzione: Colorado Film Production, WildSide, Medusa
Distribuzione: Medusa Distribuzione
Nazione: Italia
Uscita: 23/10/14
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