A solo un anno di distanza dalla doppietta nel Festival del cinema di Roma 2013 (The Mole Song e Wara no tate), Takashi Miike, ovvero il regista più prolifico ed eclettico del mondo torna nuovamente nella capitale per presentare l’ultimo As the gods will, tratto da un manga del 2011 di Muneyuki Kaneshiro.
Shun, giovane studente annoiato dalla banalità della sua vita, invoca gli dei affinchè distruggano questo mondo in cui non riesce a trovare serenità. Gli dei lo accontenteranno e nel suo liceo inizierà un’incredibile gioco mortale che assumerà via via contorni sempre meno umani.
Ancora non si è riusciti bene a comprendere il senso della preghiera di Shun che subito si è catapultati all’interno della scuola, dove l’apocalisse è già in atto, le teste iniziano ad esplodere ed un inquietante “pupazzo” continua il suo personalissimo un, due, tre, stella mortale. È solo il primo livello di un’apocalisse che poco ha a che fare con il concetto biblico (e sacro) del termine, ma che assumendo i connotati di un vero e proprio videogioco con diverse prove da superare trascina i vari personaggi in un incubo schizofrenico, demenziale, pulp.
Gatti giganti che mangiano le persone, totem con raggi laser, spiriti bisognosi d’affetto, orsi polari, matrioske parlanti, c’è questo e molto altro in As the gods will, ma nonostante tutto in mezzo a questo apparente pastrocchio anarchico, Takashi Miike riesce magicamente a trovare lo spazio per riflessioni e critiche ad una società che fa dell’immagine, dei media e della fama i suoi punti cardine.
Trovare un percorso minimamente lineare nella sterminata carriera di un regista tanto diverso, tanto alieno dai tradizionali canoni del buon gusto e della razionalità è fortunatamente una missione impossibile, perchè come egli stesso ha affermato in più di una circostanza una volta finito di realizzare pensa immediatamente al successivo, senza nemmeno riguardare quello appena concluso, come se per Miike uomo (più che regista) il cinema fosse l’unico elemento che continua riesce a dissetare l’inestinguibile sete del maestro giapponese.
L’ingordigia cinematografica di Miike, che lo ha portato in poco più di 20 anni a girare una 80ina di film, ha inevitabilmente inficiato sulla qualità delle sue pellicole che negli ultimi anni (tranne qualche eccezione) avevano perso lo smalto e la freschezza che gli avevano consentito di regalarci capolavori folli e imprevedibili, ma con As the gods will l’ispirazione riesce a trovare un prezioso equilibrio con la violenta creatività e impulsività del maestro nipponico, realizzando quello che a ben vedere è il suo miglior film da diversi anni a questa parte.
Scheda film
Titolo: As the Gods Will
Regia: Takashi Miike
Sceneggiatura: Hiroyuki Yatsu
Cast: Ryûnosuke Kamiki, Shôta Sometani, Atsuko Maeda
Durata: 115’
Produzione: –
Distribuzione: –
Nazione: Giappone
Uscita: 15/11/2014
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