Il cinema iraniano da diversi anni a questa parte grazie inizialmente a maestri come Kiarostami e Farhadi, che hanno aperto all’occidente le porte di un territorio e di una cultura altrimenti semi-sconosciuta, ci ha regalato diversi capolavori, ma è nel recente passato che grazie a numerose giovani “leve” che l’Iran sta acquisendo una propria autonomia e un linguaggio sempre più definito.
È proprio in un contesto come questo che “A girl walks home alone at night”, allucinato western vampiresco in bianco e nero di Ana Lily Amirpour, risulta essere un oggetto curioso, totalmente estraneo dalla cultura mediorientale con cui bisogna necessariamente fare i conti quando si ambienta una pellicola in uno stato come l’Iran. Eppure la Amirpour, nata in Iran ma cresciuta negli Stati Uniti dimostra che fare un cinema alternativo, per non dire alieno, è possibile.
Una vampira dall’aspetto apparentemente innocuo si aggira per la silenziosa e semi-deserta Bad City, quando il casuale incontro con Arash (ironicamente vestito da Dracula) cambierà la vita di entrambi.
Negli ultimi anni cinema e televisione hanno letteralmente “stuprato” la figura del vampiro, cercando di rielaborarla nelle maniere più impensabili, dando vita il più delle volte a film cloni, ridicoli o semplicemente pessimi, ed è proprio per questo motivo che il film della Amirpour è da apprezzare in quanto riesce a non essere banale pur sfruttando un tema trito e ritrito come quello del vampirismo.
Se nei primi minuti “la ragazza in nero” ci appare come il vampiro stereotipato, che uccide anche in maniera brutale per potersi nutrire, subito dopo il bizzarro incontro con lo stralunato Arash c’è un cambiamento, una sorta di “illuminazione” e nella psiche della non-morta succede qualcosa: non morde, non uccide, ma rimane affascinata dall’ingenuità di un essere umano che non ha paura, ma che anzi (ignorando naturalmente che lei sia un vero vampiro) le chiede di sedersi sul marciapiede e parlare.
Quello che colpisce in A girl walks home alone at night è la capacità di descrivere la figura del vampiro in un’ottica completamente nuova, focalizzandosi sulla solitudine, sulle debolezze che avvolgono la ragazza, quasi fosse una comune umana e non un essere in grado di uccidere e terrorizzare con naturale semplicità.
A metà tra il primo Jarmusch e il Lynch di “Cuore selvaggio”, con una spruzzata di humor nero azzeccatissima, la Amirpour realizza un film che è una bizzarra storia d’amore, in cui il vero demone da sconfiggere è il male di vivere e dove un vampiro succhia sangue riesce ad essere più giusto e “compassionevole” rispetto ad un uomo.
Scheda film
Titolo: A girl walks home alone at night
Regia: Ana Lily Amirpour
Cast : Sheila Vand, Arash Marandi, Marshall Manesh, Mozhan Marnò, Dominic Rains, Rome Shadanloo, Milad Eghbali, Reza Sixo Safai
Genere: Horror, Romantico, Thriller
Durata: 99′
Produzione: Say Ahh Productions, SpectreVision, Logan Pictures, Black Light District
Distribuzione: –
Nazione: Iran, USA
Uscita: Festival Internazionale del Film di Roma
Lascia un commento