Il 23 dicembre debutterà nelle sale italiane Cenerentola, la favola musicata da Gioachino Rossini, nella versione cinematografica presentata da Andrea Andermann e diretta da Carlo Verdone.
Una dolce fanciulla maltrattata dalle arcigne sorellastre, rapisce il cuore del principe azzurro che dopo il ballo perde le sue tracce. L’innamorato non troverà pace sino a quando non incrocerà nuovamente lo sguardo dell’amata Cenerentola.
Un film inedito frutto di un imponente lavoro di post-produzione succedutosi alla maestosa diretta in mondovisione mandata in onda nel 2012, e che Microcinema distribuzione propone in sala per Natale.
Al cinema giunge una favola per bambini di tutte le età grazie al vastissimo materiale registrato mai andato in onda e alle nuove immagini di animazione di Annalisa Corsi e Maurizio Forestieri, che si integrano alle centinaia di inquadrature dei 35 punti di vista delle telecamere per un lavoro di montaggio durato sei mesi, minuziosamente seguito dal produttore Andrea Andermann.
Raccontata in circa 850 versioni, in tutti i paesi del mondo sin dai tempi della XXVI Dinastia (664-525 a.C.) in Egitto, Gioachino Rossini trae la sua Opera dalla versione di Charles Perrault del 1697. Molte furono le variazioni, rispetto alla fiaba, che Giacomo Ferretti dovette introdurre nel libretto musicato da Rossini.
Sin dalla prima rappresentazione del gennaio 1817 presso il Teatro Valle di Roma, scompaiono la fata, i graziosi animaletti che accompagnano Cenerentola al ballo, lo stesso ballo, la mezzanotte, e persino la scarpetta di cristallo, per non urtare la sensibilità dell’illuminato pubblico romano e rispettare la censura papale.
Ma dopo la versione Disney (1950), si può immaginare Cenerentola senza carrozza magica o senza animali della foresta che la circondano?
Il progetto cinematografico di Andrea Andermann diretto da Carlo Verdone non solo recupera la magia del racconto di Perrault grazie alle animazioni di Annalisa Corsi e Maurizio Forestieri, ma anche la scena del ballo per la quale viene utilizzata la musica del balletto dell’Armida dello stesso Rossini.
“La possibilità di vedere su grande schermo un film così particolare – dichiara Carlo Verdone – nato in diretta per la televisione ed ora rielaborato appositamente per il cinema, mi dà una grandissima soddisfazione, essendomi impegnato in un’operazione di alto spessore con una regia che ritengo divertita e divertente.”
Le fiabesche residenze reali di Torino accolgono nel ruolo della protagonista il mezzo soprano Lena Belkina, con lei in scena Edgardo Rocha, Annunziata Vestri, Anna Kasyan, Carlo Lepore, Simone Alberghini e Lorenzo Regazzo.
Autore della Cinematografia è Ennio Guarnieri.
A dirigere l’Orchestra Sinfonica della Rai, il Maestro Gianluigi Gelmetti.
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