Chris Kyle (Bradley Cooper) è un bovaro del Texas appassionato di Rodeo. Un giorno però, deciso a dare una svolta alla propria vita, intraprende il durissimo addestramento per entrare a far parte di uno dei migliori corpi speciali d’America, i Navy SEALs, spinto da un radicato senso patriottico. All’indomani dell’attentato al World Trade Center dell’11 settembre 2001, Chris sarà mandato in Iraq nella cosiddetta “guerra al terrorismo”, attraverso 4 lunghi anni che lo segneranno irrimediabilmente, oltre a consacrarlo come il più letale cecchino della storia americana.
Il Novecento è stato uno dei secoli più bellicosi della storia e come tale ha visto la concomitante sterminata produzione di innumerevoli film di guerra, sia sui conflitti più “convenzionali” (Salvate il Soldato Ryan, Full Metal Jacket, Apocalypse Now) che su quelli più atipici, guerre civili, alle ideologie e ai fondamentalismi (Zero Dark Thirty, Black Hawk Down). Vi sono infine produzioni minori, fatte di puro intrattenimento e che tanto attingono da quel nuovo “amore” per la guerra generato dalle produzioni cinematografiche hollywoodiane e da un mercato videoludico che punta sempre di più su guerre, conflitti, catastrofi postmoderni e distopici (Act of Valor, Good Kill).
Collocare American Sniper è piuttosto semplice, risultando immediatamente come sintesi di un bagaglio e retaggio culturale del cinema di genere, senza particolari innovazioni. Ad un inizio che ricalca fortemente (e anche abbastanza goffamente) la prima mezz’ora di Full Metal Jacket, segue uno svolgimento della trama piuttosto banale, assimilabile ad un film di guerra senza arte né parte. Con il passare dei minuti ed il susseguirsi dei vari turni di guerra ai quali Chris Kyle prende parte, monta sempre più prepotente la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di già visto, che non fa nulla per elevarsi da una mediocrità tramistica piuttosto evidente. Malgrado il nome di Clint Eastwood alla regia sia altisonante e di sicuro richiamo (oltre che, apparentemente, garante di una certa sicurezza di risultato), poco giovano alla causa gli elementi psicologici inseriti. Lo stress post-traumatico del protagonista che non riesce ad abbandonare mentalmente gli orrori del campo di battaglia è solo un futile tentativo di deviare i binari di un film evidentemente ridondante e appesantito da un susseguirsi di scene senza un reale senso. L’alternanza tra campo di battaglia e ritorno a casa risulta ben presto snervante. A ciò si aggiungono effetti speciali piuttosto discutibili per una produzione di simile livello (tempeste di sabbia e slow-motion da dimenticare) e una generale direzione della pellicola che lascia molto perplessi.
Poco si può rimproverare infatti a due attori di livello che ancora una volta confermano ciò che di buono fatto nelle loro precedenti esperienze. Bradley Cooper e Sienna Miller sono e restano il motore di una pellicola che purtroppo li abbandona a se stessi dentro e fuori il campo di battaglia. Il film si concentra inoltre sul profilo psicologico di Chris tralasciando completamente qualsiasi altro personaggio: non c’è una vera e propria psicologia della moglie, nè dei commilitoni, che risultano come anonime figure pronte ad un unico uso, quello di essere compiante alla loro morte.
In sostanza, a fronte di altissime aspettative, ci troviamo di fronte ad un qualcosa di inspiegabile: i 132 minuti cominciano a farsi sentire troppo presto aspettando un finale che risulta estemporaneo, mal costruito, che malgrado l’importanza non stupisce lo spettatore. Non bastano dunque un paio di “silenzi fuori ordinanza”, qualche bandiera americana, sfide a distanza tra cecchini e un pizzico di problemi psicologici per realizzare un film sulla guerra. Sebbene le intenzioni siano quelle di raccontarci non solo la guerra, ma i suoi orrori, ciò non avviene. O almeno non avviene nel modo giusto, consegnandoci invece una pellicola incapace di sfondare la quarta parete ed impressionarci lasciandoci infine ad un grande, enorme quesito: qual è e (se c’è) dov’è il magico e deciso tocco di Clint Eastwood? Considerato il risultato, dubitarne dell’esistenza è una valida ipotesi.
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Scheda film
Titolo: American Sniper
Regia: Clint Eastwood
Sceneggiatura: Jason Lee Hall, Chris Kyle
Cast : Bradley Cooper, Sienna Miller, Kyle Gallner, Jake McDorman, Brian Hallisay, Luke Grimes, Sam Jaeger
Genere: Biografico, Drammatico, Azione
Durata: 132′
Produzione: Warner Bros., Village Roadshow Pictures
Distribuzione: Warner Bros. Italia
Nazione: USA
Uscita: 1/1/15
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