Fulvio, tagliatore di teste, viene licenziato dalla sua azienda. La reazione scomposta lo costringe a un mese di servizi sociali sotto la tutela di suo fratello Don Germano, un parroco che senza finanziamenti rischia di dover rinunciare ai bambini della sua casa famiglia. Fulvio capisce che solo un “miracolo” può salvare suo fratello.
Al secondo film da regista, l’orizzonte cinematografico di Alessandro Siani comincia a svelarsi, a mostrare chiaramente i confini della favola (più marcati ne Il principe abusivo) e a palesare le corde dell’autore; un Leonardo Pieraccioni napoletano, meno bischero e cialtrone, più furbo, scaltro, sveglio, mai impreparato, perfettamente integrato con l’assurdo mondo che lo circonda. Come il collega con la brigata toscana, sceglie di affrontare l’arena cinematografica stretto nell’abbraccio di amici e colleghi partenopei: Serena Autieri, Giovanni Esposito, Giacomo Rizzo, Pasquale Palma, Lello Musella, al posto di Massimo Ceccherini, Giovanni Veronesi, Barbara Enrichi, così da non disperdere quel vento di regionalismo, fondamentale per radicare a terra la favola. Siani si mette a capo della brigada, consapevole della sua prontezza nella battuta e nella risposta comica più attesa ma “inaspettata”. E’ proprio questa immediatezza a segnare il ritmo di un film che ha nei battibecchi con Esposito, nel rapporto “difficoltoso” con il gruppo di bambini e in certe espressioni di Fabio De Luigi i momenti più divertenti e che invece diviene scialbo quando cede alla comica grossolana e abusata da barzelletta (la richiesta di pagamento di una bolletta dell’energia elettrica a Dio-luce, il francese maccheronico per le indicazioni ad una turista). Alessandro Siani autore, prova a tenere le briglie del racconto, a cullare la sua commedia “buona”, a non scadere nel solito film del comico passato al cinema e in parte riesce a non sprecare le tante buone idee, nonostante la storia sia un inno alla solidarietà e alla purezza d’animo senza alcun “cedimento” alle tentazioni, nonostante una luminosità artefatta, finta e (appunto) “fiabesca”, nonostante l’inutilità (per quanto divertenti) dei personaggi di Giovanni Esposito e Serena Autieri, così come le comparsate di Giacomo Rizzo e nonostante un finale da comica alla Stanlio e Ollio, con corsa e capitombolo.
Non si va oltre la letizia de Il principe abusivo, si ridacchia, sereni e senza pensieri e forse non è poco.
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Scheda del film
Titolo: Si accettano miracoli
Regia: Alessandro Siani
Cast: Alessandro Siani, Fabio De Luigi, Serena Autieri, Ana Caterina Morariu, Giovanni Esposito, Giacomo Rizzo, Paolo Triestino, Maria Del Monte
Genere: Commedia
Durata: 110′
Produzione: Cattleya con Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution
Nazione: Italia
Uscita: 01/01/2015
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