Sold out per la magnifica Valchiria diretta da Harding a Santa Cecilia.
Non potete perdere in alcun modo l’opera wagneriana andata in scena il 23/26/27 ottobre all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, in tv il 30 ottobre alle 22.30 su Rai Cultura (resterà su RaiPlay 10 giorni).
Un sold out meritato per l’opera diretta da un magnifico Daniel Harding, con la strepitosa orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Vi convinco con cinque motivi.

Primo. La trama. Non ne trovate una simile nemmeno su Netflix e sorelle. O forse sì: unendo Signore degli anelli e Trono di spade, più un film d’amore fluido e un thriller a scelta. È un tassello dell’ampio Anello del Nibelungo di Wagner, e qui il dio Wotan combina guai, due mortali figli suoi si innamorano incautamente (sì, è incesto!) e una valchiria ribelle si fa notare, una meravigliosa Brunilde. Ci sono spade magiche, cavalcate possenti, fuoco protettivo. La trama ruota attorno a Wotan, Siegmund, Sieglinde e Brunilde, con le sorelle Valchirie: desideri, legge divina e amore umano si scontrano, con conseguenze tragiche. Ecco come la raccontano i protagonisti
Secondo. Il linguaggio musicale parla anche più del testo. Non temete il libretto in tedesco (ci sono i sovra/sottotitoli) o la durata (pensate alle ore passate sui social, pentitevi e immergetevi): il tempo scorre velocemente e le emozioni sono potentissime! Concentratevi su alcuni aspetti. Qui ci sono i leitmotiv, frammenti musicali che evocano personaggi/situazioni. Imparatene a memoria 3 (La spada, l’amore, l’urlo delle valchirie) e seguiteli in tutta l’opera: visto come cambiano? Non ci sono arie separate: la melodia infinita e la gigantesca orchestra narrante accompagnano ogni azione e potenziano i sentimenti dei personaggi. Poi la Cavalcata delle Valchirie la conoscete bene, è diventata punto di riferimento nel cinema e nella cultura pop.
Terzo. È un’esecuzione sontuosa, questa di Santa Cecilia. Il direttore Harding gestisce l’orchestra come un unicum, di cui calibra colori e parti con perfetto equilibrio. Tira fuori piani sonori, lasciandone sullo sfondo altri, grazie anche alla perizia dei maestri. Un Wagner contemporaneo, brillante e drammatico. Tra i cantanti una perfetta Vida Miknevičiūtė, Sieglinde: un’interpretazione vocale fatta di acuti lancinanti, suoni spessi e presenza scenica. Poi certezze vocali come Michael Volle e Miina-Liisa Värelä, Jamez McCorkle. In più, bellissima prova delle altre valchirie, generose e drammaticamente coinvolte nel dramma della sorella ribelle.
Quarto. La regia di Vincent Huguet presenta imponenti propilei ideati da Pierre Yovanovitch, con ispirazioni all’antica Roma ed effetti di light design, a cura di Christophe Forey. I costumi di Edoardo Russo, in collaborazione con la storica sartoria Tirelli Trappetti, con le Valchirie che sembrano uscite da un film anni ’30 sono molto curati, oltre che belli. Sembra strano guardare la trasformazione della sala solitamente adibita a concerti, come ci spiega il direttore tecnico:
Quinto (ma forse non lo vedrete in tv). Quando le sale da concerto e i teatri si riempiono è sempre una gioia. Qui ho respirato un’aria internazionale, non ho annusato aria di cappotto nell’armadio dell’abbonato comune (dio lo benedica sempre, eh) e mi è sembrato che la capitale fosse proprio caput mundi: anche questo fa parte dell’esperienza di uno spettacolo.
Insomma, occasione imperdibile. E tutto nasce da un nano che ruba l’oro del Reno e crea un anello maledetto. Gli dèi litigano, gli eroi combattono e tutti cercano di sopravvivere al potere del gioiello. Alla fine, fiumi, draghi e fuoco sistemano tutto… più o meno. Ma il successo è tutto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia: sui social, andate a caccia di suggestioni.
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Daniel Harding
regia Vincent Huguet
impianto scenico Pierre Yovanovitch
costumi Edoardo Russo
light designer Christophe Forey
direttore allestimenti scenici Michele Olcese
in collaborazione con Tirelli Trappetti Costumi
Siegmund Jamez McCorkle
Hunding Stephen Milling
Wotan Michael Volle
Sieglinde Vida Miknevičiūtė
Brünnhilde Miina-Liisa Värelä
Fricka Okka von der Damerau
Valchirie
Gerhilde Sonja Herranen
Ortlinde Hedvig Haugerud
Waltraute Claire Barnett-Jones
Schwertleite Claudia Huckle
Helmwige Dorothea Herbert
Siegrune Virginie Verrez
Grimgerde Anna Lapkovskaja
Rossweisse Štěpánka Pučálková
Wagner Die Walküre
In forma scenica – nuovo allestimento dell’Accademia di Santa Cecilia






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