Top News

  • L’ingrata Torino non si ricorda più di Erminio Macario
  • Grace Kelly, ‘ghiaccio bollente’ di Hitchcock, avrebbe compiuto oggi 90 anni
  • The Last Heroes – Gli Ultimi Eroi – Recensione
  • Il Lungo Addio: il noir secondo Robert Altman
  • Festa del Cinema di Roma: Bernardo Bertolucci e Italo Spinelli per il documentario Da’wah
  • Cattivo Sangue di Simone Hebara – Recensione
  • Suicide Squad: Extended Cut – Dal 6 dicembre in Home Video
  • Premio Gran Torino a Barbara Steele, immagine guida di Torino Film Festival 37
  • Ghostbusters – Il reboot di Paul Feig da mercoledì in Home Video
  • Il sapore del successo – Recensione
≡ Menu
  • Accedi/Registrati
InsideTheShow.it
≡ Menu
  • Home
  • Cinema
    • Notizie
    • Cinema indipendente
    • Articoli
    • Recensioni
    • Cortometraggi
  • Notizie locali
    • Alessandria
    • Bari
    • Bergamo
    • Bologna
    • Cagliari
    • Caserta
    • Cremona
    • Forlì
    • Genova
    • Livorno
    • Lucca
    • Messina
    • Milano
    • Napoli
    • Novara
    • Nuoro
    • Oristano
    • Palermo
    • Pisa
    • Ravenna
    • Rimini
    • Roma
    • Sassari
    • Siracusa
    • Torino
    • Treviso
    • Trieste
  • Eventi
    • Mostra del Cinema di Venezia
    • Festival di Roma
    • Giffoni Film Festival
    • Lucca Film Festival
    • Napoli Film Festival
    • Taormina Film Fest
    • Torino Film Festival
  • Interviste
  • Streaming
    • Disney+
    • Netflix
    • PrimeVideo
    • Now
    • Paramount+
    • Iwonderfull
    • Midnight Factory
  • Homevideo
  • Musica
  • Libri
  • Varie
Ti trovi qui: Home / Articoli / Wonderland di Kim Tae-yong

Wonderland di Kim Tae-yong

Giulia Ercolani Articoli Nov 3rd, 2025 0 Comment

Il cinema coreano ha dimostrato più volte di saper parlare al cuore del pubblico con storie intime ed universali, capaci di fondere melodramma, fantascienza e riflessione sociale. Wonderland, ultimo lavoro di Kim Tae-yong prodotto da Netflix, si inserisce con decisione in questa tipologia di film, è un’opera che parte da un presupposto futuristico per indagare il bisogno profondamente umano di tenere stretto ciò che inevitabilmente ci sfugge, ossia la vita e l’amore.
Il film si apre con una premessa tanto semplice quanto travolgente: esiste un servizio chiamato Wonderland, che consente di parlare con simulazioni digitali di persone scomparse o impossibilitate a comunicare. Basta fornire dati, foto, video e ricordi: l’intelligenza artificiale elabora e restituisce un surrogato realistico dell’amato. Non un ricordo, non un sogno, ma una “presenza” capace di parlare, interagire e consolare.

A partire da questa idea, Kim Tae-yong costruisce un mosaico di storie che si intrecciano, ognuna con il proprio carico di dolore e speranza. Una giovane donna per esempio, usa Wonderland per rivedere il fidanzato in coma. Una madre malata terminale sceglie invece di affidare alla piattaforma la propria immagine così che la figlia possa continuare a sentirla vicino anche dopo la morte. Questi due filoni narrativi, intrecciati ad altri, non hanno bisogno di effetti speciali spettacolari per colpire, bastano sguardi, dialoghi e silenzi pieni di ciò che non si può dire nella vita reale per stupire lo spettatore.

Ciò che colpisce in Wonderland è la delicatezza con cui viene affrontato il tema del lutto. Non c’è mai sensazionalismo, non c’è compiacimento, Kim Tae-yong evita di trasformare la tecnologia in un feticcio o in un mostro minaccioso, al contrario la tratta come una lente attraverso la quale osservare i nostri desideri più vulnerabili. La domanda che aleggia per tutto il film è semplice ma crudele: fino a che punto è giusto aggrapparsi a un’illusione pur di non soffrire?
Il regista non ci dà delle risposte dirette, lo spettatore non viene spinto a giudicare ma a riflettere. La tecnologia appare ambivalente: per qualcuno è un sollievo, per altri diventa una trappola che impedisce di accettare la perdita. Questa ambiguità è il vero punto di forza del film.

Anche il casto contribuisce in maniera decisiva. Ogni attore restituisce un’umanità fragile ma mai artificiosa. Gli interpreti non esagerano ma lasciano che siano i silenzi e i piccoli gesti a parlare. In un film che discute di realtà e simulazione, questa recitazione contenuta è veramente efficace. La fotografia gioca con toni caldi e soffusi, quasi a ricordarci che ciò che stiamo guardando non è mai del tutto reale. Le scene ambientate nel mondo digitale hanno una bellezza ovattata, che contrasta con l’asprezza della realtà quotidiana. Questo è un lavoro visivo che accompagna lo spettatore a distinguere ciò che appartiene al sogno e ciò che resta della vita vera.

Nonostante l’idea potente e la messa in scena curata, Wonderland non è esente da qualche piccolo difetto. L’ambizione di intrecciare più storie, ciascuna con un proprio arco emotivo, porta inevitabilmente a una certa dispersione e lo spettatore non può mai empatizzare completamente con ciò che sta osservando, restandone quindi più distaccato. Alcuni storie restano in superficie e mai del tutto approfondite, si percepisce la volontà di toccare più aspetti del tema ma il risultato è un ritmo che a tratti si dilata rischiando di smarrire il pubblico. Anche il tono emotivo ha il suo limite. In certi momenti la storia indugia su un melodramma fin troppo costruito, lo spettatore intuisce dove la storia andrà a parare e questo indebolisce l’impatto di scene che sarebbero potute essere più spontanee e genuine, sembra quasi che la sceneggiatura voglia guidare con troppa insistenza le emozioni invece di lasciarle fluire con naturalezza.
Infine il film non spinge fino in fondo sulla riflessione tecnologica. L’intelligenza artificiale è uno strumento narrativo e non un vero campo di speculazione. Non si parla di limiti etici, legislativi o tecnici in maniera approfondita, l’attenzione resta sempre focalizzata sull’aspetto umano, come se l’uso della tecnologia in questo modo sia una cosa assolutamente normale.

Nonostante queste imperfezioni comunque Wonderland resta un’opera che lascia il segno. Non tanto per la trama in sé, quanto per l’eco emotiva che risveglia nello spettatore. Tutti prima o poi ci siamo confrontati con una perdita e il film ci costringe ad immaginare cosa avremmo fatto se avessimo avuto la possibilità di trattenere nel nostro quotidiano chi non c’è più, è un pensiero dolce e crudele allo stesso tempo.
La forza di Kim Tae-yong sta proprio nel non offrire un finale rassicurante, non c’è la promessa che la tecnologia risolva il dolore, né l’avvertimento apocalittico che lo amplifichi. Ciò che resta è l’idea che la memoria, con le sue luci e le sue ombre, non possa essere delegata ad un algoritmo, per quanto preciso esso possa essere. L’elaborazione del lutto è un cammino doloroso e necessario che nessuna macchina può compiere al posto nostro.

La visione di Wonderland è quindi più che consigliata. Non rivoluziona né la fantascienza né il melodramma, ma mette in scena con eleganza un tema che è caro ad ognuno di noi, ovvero il bisogno di non lasciar andare chi amiamo. Ci invita a pensare, discutere e interrogarsi sul presente e sul futuro. Alla fine più che la tecnologia, ciò che resta negli occhi dello spettatore sono i volti, gli abbracci mancati e le parole sospese. La vera meraviglia di questa storia non è la simulazione digitale, ma la consapevolezza che ciò che rende unico un legame è proprio la sua irripetibilità. Wonderland ci ricorda che non esiste algoritmo capace di sostituire l’assenza. Possiamo simulare un volto, una voce, un ricordo ma il vero miracolo resta il coraggio di lasciar andare.

Di seguito vi lasciamo una serie di curiosità legate a Wonderland:

  • Questo film segna il ritorno alla regia di Kim Tae-yong dopo un decennio di silenzio cinematografico
  • La lavorazione del film è durata diversi anni e ha richiesto complessi effetti digitali soprattutto per dare alle simulazioni un aspetto realistico ma allo stesso tempo non del tutto umano.
  • Wonderland è uno dei film coreani con il cast più stellare degli ultimi tempi, ogni attore principale ha una forte fanbase internazionale, scelta che ha contribuito alla visibilità globale del progetto.
  • Kim Tae-yong ha più volte dichiarato che l’ispirazione per il film nasce da una riflessione personale, ovvero la paura di perdere i propri cari e il desiderio di poterli rivedere anche solo in una forma immaginaria
  • La tematica affrontata si collega al dibattito contemporaneo sull’uso della IA per resuscitare digitalmente figure pubbliche o familiari, fenomeno che già oggi suscita discussioni etiche molto accese.

Condividi

  • Twitter
  • Facebook
  • G-plus
  • Linkedin
  • Reddit
  • Pintrest

Giulia Ercolani

"Arthur dice sempre che dobbiamo dedicare del tempo anche alle cose che ci piacciono, altrimenti rischiamo di dimenticare come si fa ad essere felici" [T.J. Klune]

Articoli correlati

My Demon di Kim Jang-han e Kwon Da-som

Articoli

My Demon di Kim Jang-han e Kwon Da-som

Giulia Ercolani Ott 26th, 2025
Vorrei dirti che ti amo di Sun Namkoong

Netflix

Vorrei dirti che ti amo di Sun Namkoong

Giulia Ercolani Set 14th, 2025

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Link Utili

  • Accedi/Registrati
  • Redazione
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Privacy e Cookie Policy

Notizie

Roberto Rossellini – Più di una vita: al cinema il 3-4-5 novembre
26Ott2025 0 Comment

Roberto Rossellini – Più di una vita: al cinema il 3-4-5 novembre

Il documentario “Roberto Rossellini – Più di una vita”, di Ilaria de

MARTY SUPREME di Josh Safdie con Timothée Chalamet
14Ott2025 0 Comment

MARTY SUPREME di Josh Safdie con Timothée Chalamet

L’ATTESISSIMO FILM EVENTO DI JOSH SAFDIE CON TIMOTHÉE CHALAMET AL CINEMA DAL

Premio Adelio Ferrero 2025: i vincitori!
07Ott2025 0 Comment

Premio Adelio Ferrero 2025: i vincitori!

Venerdì 6 ottobre 2025, nel contesto del Festival Ottobre Alessandrino, sono stati

Venezia Cult: 27 agosto – 5 settembre
27Ago2025 0 Comment

Venezia Cult: 27 agosto – 5 settembre

Un’ondata di ospiti invade la spiaggia di Venezia Cult! Svelato il programma

Premio Adelio Ferrero 2025
23Mag2025 0 Comment

Premio Adelio Ferrero 2025

BANDO DI CONCORSO  DEL PREMIO ADELIO FERRERO 2025 – 41esima edizione
15Mag2025 0 Comment

BANDO DI CONCORSO DEL PREMIO ADELIO FERRERO 2025 – 41esima edizione

BANDO DI CONCORSO DEL PREMIO ADELIO FERRERO 2025 – 41esima edizione Per

I Fantastici 4: gli inizi
03Mag2025 0 Comment

I Fantastici 4: gli inizi

Sullo sfondo di un vivace mondo retro-futuristico ispirato agli anni ’60, il

Malamore, al cinema dall’8 maggio
03Mag2025 0 Comment

Malamore, al cinema dall’8 maggio

Mary (Giulia Schiavo) è la giovane amante del pregiudicato Nunzio (Simone Susinna),

Alpha in concorso a Cannes 2025
03Mag2025 0 Comment

Alpha in concorso a Cannes 2025

Arriverà in Italia distribuito da I Wonder Pictures ALPHA, il nuovo film di Julia

Eagle of the republic di Tarik Saleh, sarà presentato in Concorso al Festival di Cannes 2025
03Mag2025 0 Comment

Eagle of the republic di Tarik Saleh, sarà presentato in Concorso al Festival di Cannes 2025

Eagles of the Repubblic, il nuovo film di Tarik Saleh (La cospirazione del Cairo,

Dossier 137, il nuovo film di Dominik Moll in concorso a Cannes 2025
03Mag2025 0 Comment

Dossier 137, il nuovo film di Dominik Moll in concorso a Cannes 2025

Teodora Film è felice di annunciare che distribuirà in Italia Dossier 137, il

Sentimental Value, di Joachim Trier in concorso a Cannes 2025
03Mag2025 0 Comment

Sentimental Value, di Joachim Trier in concorso a Cannes 2025

Teodora Film e Lucky Red sono felici di annunciare che distribuiranno insieme

Eddington di Ari Aster in concorso a Cannes 2025
03Mag2025 0 Comment

Eddington di Ari Aster in concorso a Cannes 2025

Il nuovo attesissimo film di Ari Aster, EDDINGTON, protagonisti Joaquin Phoenix, Emma Stone, Pedro Pascal e Austin Butler sarà presentato in

Sound of falling in concorso a Cannes 2025
03Mag2025 0 Comment

Sound of falling in concorso a Cannes 2025

Arriverà in Italia distribuito da I Wonder Pictures SOUND OF FALLING, opera seconda

Una fottuta bugia, dal 17 maggio al cinema
03Mag2025 0 Comment

Una fottuta bugia, dal 17 maggio al cinema

Dopo essere stato presentato in anteprima all’ultima edizione della Festa del Cinema di

Chi Siamo

InsideTheShow.it è un sito di informazione fondato da Bianca Ferrigni e Davide Vignola che segue il mondo del Cinema in ogni suo aspetto. Scopo del sito è quello di fornire un flusso di notizie costante che spazi dalle ultime news alle uscite previste, passando per recensioni, anteprime, speciali su eventi di particolare rilievo e interviste. Il sito è autofinanziato. Obiettivo principale è garantire la qualità dei nostri contenuti editoriali e proseguire nella costruzione di un giornale indipendente, libero da "padroni".

Ultime Notizie

Inside the book consiglia: L’età dell’innocenza di Edith Wharton
Nov 3rd, 2025

Inside the book consiglia: L’età dell’innocenza di Edith Wharton

Wonderland di Kim Tae-yong
Nov 3rd, 2025

Wonderland di Kim Tae-yong

Inside the book consiglia: Il giro di vite di Henry James
Ott 28th, 2025

Inside the book consiglia: Il giro di vite di Henry James

Commenti Recenti

Rassegna stampa 2025
DUBBING GLAMOUR FESTIVAL 2025 a Genova
Juno: recensione del film
Juno – Recensione
Roberto Lasagna
Il nuovo cinema greco tra racconto sociale e sperimentazione

Iscriviti alla Newsletter

Copyright ©2023 InsideTheShow.it
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Alessandria, n. 53 del 13 Maggio 2019 - Direttore: Giorgio Simonelli
ISSN: 2704-6133