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Oscar 2024, Oppenheimer conferma i pronostici con un trionfo di statuette

Giulia Ercolani Eventi Mar 11th, 2024 0 Comment

La 96esima edizione degli Oscar 2024 si è da poco conclusa senza intoppi e confermando i pronostici. Per la prima volta da circa 20 anni non è stato Sky a portarci a Los Angeles ma Rai 1 e la differenza si è percepita grandemente. Lo spettatore è stato privato della sfilata delle star sul Red Carpet e le loro relative interviste pre serata. L’inviato al quale, di rado, passavano la linea si limitava a gridare dietro agli attori nella speranza di attirarne l’attenzione senza successo e gli ospiti in studio non hanno aiutato ad intrattenere il pubblico, si parlavano spesso gli uni sugli altri e si è avuta anche qualche caduta di stile con pessime battute che non hanno aiutato a farci apprezzare la trasmissione.

 

Premesso questo, da Los Angeles abbiamo invece avuto una bella serata come non accadeva da molto tempo, senza inconvenienti, con tanto intrattenimento e con l’ottima conduzione, per la quarta volta, di Jimmy Kimmel che, tra monologhi interessanti e battute pungenti, ha accompagnato le premiazioni e le esibizioni. Ha aperto la serata parlando dell’importante sciopero contro l’intelligenza artificiale dei lavoratori del settore che negli scorsi mesi ha bloccato quasi tutte le produzioni cinematografiche: “è stato un anno difficile, ma un bellissimo anno per il cinema. Nonostante tutto si sia fermato, le persone qui presenti sono riuscite a darci tanto. Ora grazie all’accordo firmato, gli attori possono tornare a essere sostituiti da attori e attrici semplicemente più giovani e belli” ha commentato.
Mentre nel corso della cerimonia ha risposto con una stoccata al tweet di Trump che lo descriveva come il peggior presentatore nella storia degli Oscar dicendogli:  “Grazie per aver seguito la serata, sono sorpreso che lei sia ancora in piedi, non è tardi in prigione?“.

 

Oppenheimer porta a casa 7 statuette su 13 nomination e si conferma campione indiscusso dell’anno, mettendo anche fine al Barbenheimer, ovvero la lotta tra Barbie e Oppenheimer che per mesi si sono sfidati in contemporanea al botteghino, come ci hanno simpaticamente ricordato Ryan Gosling e Emily Blunt che hanno scherzato mentre presentavano un omaggio al duro lavoro degli Stunt che non sono mai citati in queste occasioni.

 

 

Anche per questo anno l’Italia torna a mani vuote, Io Capitano di Garrone è stato battuto da La zona d’interesse che oltre al premio come miglior film straniero si aggiudica anche il miglior sonoro.

Il primo premio assegnato è stato quello alla Miglior Attrice non protagonista ed è andato a Da’vine Joy Randolph che ha commosso tutti con il suo discorso: “Che bello! Mamma mia, Dio è grande. Dio è buonissimo. Io non avrei dovuto fare l’attrice. Ho iniziato come cantante. Ma poi mia madre mi ha detto: attraversa la strada, vai al cinema che c’è qualcosa di importante per te. Per tanto tempo ho voluto essere diversa. Adesso invece so che devo solo essere me stessa. Grazie per avermi vista. Per avermi sostenuta. Vi ringrazio anche per quando ero l’unica ragazza nera della scuola.”

 

Sean Lennon ritira il premio per il miglior corto d’animazione, War is Over! Inspired by the Music of John & Yoko e dal palco manda gli auguri alla mamma che compie 91 anni.

Segue l’emozionante esibizione di Billy Eilish che con il fratello Finneas canta What was I made for? e si aggiudica il premio come miglior canzone originale, passando alla storia come la più giovane artista (22 anni) a vincere due oscar, emozionata ringrazia i genitori, Greta Gerwig, Margot Robbie e le amiche con cui da bambina giocava con le Barbie.

 

John Cena sconvolge tutti e si presenta nudo sul palco per annunciare la categoria miglior costume coperto solo dalla busta col nome del vincitore dell’Oscar ed è stato poi “vestito” con una tenda da Jimmy per poter leggere il nome del vincitore.

 

A metà serata annunciano l’Oscar come Miglior attore non protagonista che va a Robert Downey jr.: ” Ringrazio la mia infanzia disastrosa e l’Academy, in quest’ordine” ha commentato “e mia moglie Susan. Lei mi ha trovato come un cucciolino abbandonato e da brava veterinaria mi ha riportato in vita“.

 

Adorabile il siparietto tra Danny DeVito e Arnold Schwarzenegger con Michael Keaton, in platea che affermano di trovarsi lì per un’ovvia ragione, ovvero che entrambi hanno provato ad uccidere Batman. Hanno premiato Jennifer Lame che ha ricevuto il premio per il Miglior montaggio per Oppenheimer.

 

Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki e Toshio Suzuki è stato il Miglior film d’animazione ma nessuno ha ritirato il premio che è stato annunciato da Chris Hemsworth e Anya Taylor-Joy.

Il miglior documentario è stato vinto da 20 giorni a Mariupol e il regista Chernov ha commentato: “sono il primo regista a dire che non avrei mai voluto fare questo film. È il primo Oscar nella storia dell’Ucraina e sono onorato, ma vorrei poter dire: non vorrei mai aver fatto questo film”. Ha poi aggiunto: “Vorrei scambiare questa statuetta in cambio del fatto che la Russia non avesse mai attaccato un nostro territorio. Vorrei chiedere ai russi di rilasciare gli ostaggi, vorrei chiedere ai russi di mettere fine alla guerra. Ma non posso cambiare il passato e la storia, però tutti noi possiamo fare in modo che questa vicenda venga raddrizzata e la verità possa prevalere. E che le persone di Mariupol che hanno dato la loro vita non vengano mai dimenticate perché il cinema crea i ricordi e i ricordi creano la storia“.

 

Ryan Gosling  ci regala un’esibizione spettacolare di I’m just Ken in un’esplosione di rosa e con la straordinaria partecipazione di Slash.

 

Il momento In memoriam è sempre commovente e questa volta è stato accompagnato da un’esibizione dal vivo di Andrea Bocelli e il figlio Matteo che hanno cantato Con te partirò per festeggiare i 30 anni di carriera.

 

Scontata ma più che meritata la premiazione di Cillian Murphy come miglior attore protagonista. “Sono davvero sopraffatto“, ha detto. “È stata l’esperienza più creativa, più incredibile che ho avuto negli ultimi vent’anni. Abbiamo fatto un film sull’uomo che ha creato la bomba atomica, e nel bene o nel male viviamo nel mondo di Oppenheimer. Quindi vorrei dedicare questo premio a coloro che portano la pace“.

 

Steven Spielberg presenta e premia la miglior regia. Fa un bellissimo elogio al cinema e l’oscar va a Christopher Nolan che nonostante le numerose nomination passate, vince la sua prima statuetta.

 

Il premio come miglior attrice va ad Emma Stone che tra commozione, attacchi di panico e abito rotto, ritira il premio omaggiando anche le altre concorrenti in gara e tutta la troupe del film. “sono onorata di condividere questo premio con tutti i componenti della troupe e con il cast. Ringrazio il regista Yorgos Lanthimos di avermi regalato con il personaggio di Bella Baxter il ruolo della vita“.

 

Al Pacino infine presenta il miglior film ma senza phatos, coinvolgimento o alcuna emozione. Oppenheimer si aggiudica il riconoscimento più importante della cerimonia.

 

Il protagonista più amato della serata è stato Messi, il Border collie protagonista di Anatomia di una caduta, che ha catturato il cuore di tutti seduto in platea.

 

Di seguito il riepilogo di tutti i vincitori:

Miglior film

  • American Fiction
  • Barbie
  • The Holdovers
  • Killers of the Flower Moon
  • Maestro
  • Oppenheimer
  • Past Lives
  • Povere creature!
  • La zona d’interesse

Miglior regia

  • Christopher Nolan — Oppenheimer
  • Jonathan Glazer — La zona d’interesse
  • Justine Triet — Anatomia di una caduta
  • Martin Scorsese — Killers of the Flower Moon
  • Yorgos Lanthimos — Povere creature!

Miglior attrice

  • Annette Bening — Nyad
  • Carey Mulligan — Maestro
  • Emma Stone — Povere creature!
  • Lily Gladstone — Killers of the Flower Moon
  • Sandra Hüller — Anatomia di una caduta

Miglior attore

  • Bradley Cooper — Maestro
  • Colman Doming — Rustin
  • Paul Giamatti — The Holdovers
  • Cillian Murphy — Oppenheimer
  • Jeffrey Wright — American Fiction

Miglior attrice non protagonista

  • Emily Blunt — Oppenheimer
  • Danielle Brooks — Il colore viola
  • America Ferrera – Barbie
  • Jodie Foster — Nyad
  • Da’VineJoy Randolph — The Holdovers

Miglior attore non protagonista

  • Mark Ruffalo — Povere creature!
  • Robert DeNiro – Killers of the Flower Moon
  • Robert Downey Jr. — Oppenheimer
  • Ryan Gosling — Barbie
  • Sterling K. Brown — American Fiction

Miglior film straniero

  • Io capitano (Italia)
  • Perfect Days (Giappone)
  • La società della neve (Spagna)
  • Das Lehrerzimmer/La sala professori (Germania)
  • La zona d’interesse (Regno Unito)

Miglior sceneggiatura originale

  • Anatomia di una caduta
  • The Holdovers
  • Maestro
  • May December
  • Past Lives

Miglior sceneggiatura non originale

  • American Fiction — Cord Jefferson
  • Barbie — Greta Gerwig, Noah Baumbach
  • Oppenheimer — Christopher Nolan
  • Povere creature! — Tony McNamara
  • La zona d’interesse — Jonathan Glazer

Miglior fotografia

  • El Conde
  • Killers of the Flower Moon
  • Maestro
  • Oppenheimer
  • Povere creature!

Miglior scenografia

  • Barbie
  • Killers of the Flower Moon
  • Napoleon
  • Oppenheimer
  • Povere creature!

Miglior montaggio

  • Anatomia di una caduta
  • The Holdovers
  • Killers of the Flower Moon
  • Oppenheimer
  • Povere creature!

Miglior sonoro

  • The Creator
  • Maestro
  • Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One
  • Oppenheimer
  • La zona d’interesse

Migliori costumi

  • Barbie
  • Killers of the Flower Moon
  • Napoleon
  • Oppenheimer
  • Povere creature!

Miglior makeup

  • Golda
  • Maestro
  • Oppenheimer
  • Povere creature!
  • La società della neve

Migliore colonna sonora

  • American Fiction
  • Indiana Jones e il quadrante del destino
  • Killers of the Flower Moon
  • Oppenheimer
  • Povere creature!

Miglior canzone

  • “It Never Went Away”, American Symphony
  • “I’m Just Ken”, Barbie
  • “The Fire Inside”, Flamin’ Hot
  • “Wahzhazhe (A Song for My People)”, Killers of the Flower Moon
  • “What Was I Made For?”, Barbie

Migliori effetti speciali

  • The Creator
  • Godzilla: Minus One
  • Guardians of the Galaxy Vol. 3
  • Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One
  • Napoleon

Miglior film d’animazione

  • Il ragazzo e l’airone
  • Elemental
  • Nimona
  • Robot Dreams
  • Spider-Man: Across the Spider-Verse

Miglior corto animato

  • Letter to a Pig
  • Ninety-Five Senses
  • Our Uniform
  • Pachyderme
  • War is Over! Inspired by the Music of John & Yoko

Miglior cortometraggio live-action

  • The After
  • Invincible
  • Knight of Fortune
  • Red, White and Blue
  • The Wonderful Story of Henry Sugar

Miglior cortometraggio documentario

  • The ABCs of Book Banning
  • The Barber of Little Rock
  • Island in Between
  • The Last Repair Shop
  • Nai Nai & Wai Po

Miglior documentario

  • Bobi Wine: The People’s President
  • The Eternal Memory
  • Four Daughters
  • To Kill a Tiger
  • 20 Days in Mariupol

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Giulia Ercolani

"Arthur dice sempre che dobbiamo dedicare del tempo anche alle cose che ci piacciono, altrimenti rischiamo di dimenticare come si fa ad essere felici" [T.J. Klune]

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