In linea con il testo biblico Dio, deluso dal comportamento dell’uomo e dai suoi continui crimini e nefandezze, decide di purificare la Terra prima con il fuoco, poi con un incessante diluvio, affidando a Noah e alla sua famiglia il compito di portare in salvo le specie animali viventi con la costruzione di un’ arca abbastanza grande da poter resistere alla punizione divina.
Già prima dell’antico testamento le civiltà mesopotamiche avevano scelto di fare loro il tema del diluvio universale, ne è una testimonianza la stessa epopea di Gilgamesh e tutti quei racconti che vedono il diluvio come simbolo di una purificazione a cui il mondo è sottoposto per “lavare” i crimini dell’umanità.
Noah si presenta come il punto di incontro tra testi sacri, racconto epico-religioso e letteratura fantasy. Aronofsky (Il Cigno Nero, The Wrestler) non si limita a trasportare sul grande schermo il libro della Genesi, ma ed esso accosta un forte tocco di spettacolarità hollywoodiana ed una riflessione che va oltre il testo canonico, inserendo rapide scene in successione sul Peccato Originale, mitiche creature come i Guardiani di cui nella Bibbia vi è solo un rapido accenno ed epiche battaglie con i discendenti di Caino ed il suo popolo inserite di sana pianta dal regista stesso.
Paradossalmente ciò che più apprezziamo è proprio l’apporto personale del regista americano all’opera. Il flashback su Caino e Abele, tramite una rapida sequenza di immagini, ci porta a riflettere su come in tutte le epoche vi siano dei stati dei “Caino” e degli “Abele”, passando dal medioevo fino ad arrivare ai giorni nostri, dall’uso della pietra come arma per uccidere, alla spada e al fucile. Lo stesso scontro tra i Guardiani e l’armata dei discendenti di Caino è forse il culmine delle emozioni di un film che lascia a bocca aperta per almeno 90/100 minuti e giustifica gli oltre 130 milioni di dollari spesi per la realizzazione: arca, animali e diluvio sono riprodotti in modo eccellente grazie ad un CGI e green screen di ottima fattura.
I problemi sorgono alla distanza. Il film accusa tutti i suoi 138′ mostrando nel finale lati scoperti e debolezze. Aronofsky ha voluto rendere Noah (Russel Crowe – The Insider, Il Gladiatore) non solo un uomo timorato di Dio, pronto ad assolvere al suo compito, ma anche un uomo dubbioso ed indeciso per la sua natura mortale. Ciò è apprezzabile ma ci riporta un personaggio che il regista ci spinge quasi ad “odiare” per il suo comportamento, come abbiamo “odiato” l’ultima mezz’ora di pellicola, un lento declino verso una fine che non può che apparire scontata. Alcuni suoi comportamenti non vengono inoltre approfonditi, lasciando lo spettatore quasi interdetto in alcune scene.
Noah è comunque un personaggio credibile, affiancato da ottime interpretazioni e da un cast stellare, benché l’attenzione sia irrimediabilmente su di lui. Convincono i premi Oscar Jennifer Connelly e l’immortale Anthony Hopkins, mentre sono quasi accessori i ruoli dei discendenti di Noah tra i quali per forza di cose l’attenzione è concentrata su una Emma Watson comunque sufficiente. Tubal-Cain (Ray Winstone – The Departed, Beowulf) si dimostra niente più che un antagonista che da’ coerenza al tutto, ma che non lascia nessun apporto significativo alla pellicola
Nel complesso Noah non è un film che vuole semplicemente raccontarci il diluvio universale, già abilmente riassunto nelle Scritture, ma attraverso scene studiate metterci di fronte alla degenerazione del genere umano, ai suoi crimini ma soprattutto alla sua impotenza di fronte all’Altissimo. Lì dove fede, dubbio e paura incontrano sofferenza, riflessione ed effetti speciali hollywoodiani, nasce Noah, racconto di una storia millenaria che non cessa di avere echi nel presente, che talvolta pecca di un eccessiva ridondanza e superficialità che ne minano sensibilmente il risultato finale.
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Scheda film
Titolo: Noah
Regia: Darren Aronofsky
Sceneggiatura: Darren Aronofsky, Ari Handel
Cast: Russel Crowe, Jennifer Connelly, Ray Winstone, Emma Watson, Logan Lerman, Douglas Booth, Dakota Goyo, Anthony Hopkins
Genere: Fantastico, Drammatico, Epico-Biblico
Durata: 138′
Produzione: Scott Franklin, Mary Parent
Distribuzione: Paramount Pictures
Nazione: USA
Uscita: 10/04/2014
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