Limitless
Regia: Neil Burger; Thriller – USA 2011
Interpreti: Bradley Cooper, Robert De Niro, Abbie Cornish, Anna Friel, Andrew Howard
Ore 21,10 VENTI Canale 20 Durata: 1h 45m
Il film prende spunto dal romanzo Territori oscuri (The Dark Fields) del 2001 di Alan Glynn.
Eddie Mora, scrittore senza più ispirazione, lasciato dalla moglie, depresso e senza un soldo, vive alla deriva di se stesso. Ma un giorno, per caso, incontra una suo amico che tenta di aiutarlo fornendogli un farmaco, a suo dire, sperimentale. Con l’assunzione di tale sostanza, la vita di Eddie cambia: il suo cervello è in grado di memorizzare una quontità di informazioni fuori dalla norma, di elaborarle e di regalargli la vita di successo che fino a quel momento aveva soltanto desiderato. Ma tutto ha un prezzo. Ed è davvero per sempre e senza limiti?
Schegge di Paura (Primal Fear)
Regia: Gregory Hoblit; Thriller – USA 1996
Interpreti: Richard Gere, Laura Linney, Edward Norton, Frances McDormand, Maura Tierney
Ore 21,15 LA7 Canale 7 Durata: 2h 10m
Liberamente ispirato al romanzo Primal Fear di William Diehl , il film si apre con l’uccisione di un arcivescovo a causa di 79 coltellate inferte. E’ accusato dell’omicidio un giovane balbuziente del coro, ma un noto avvocato ne assume gratuitamente la difesa, poiché è fermamente convinto dell’innocenza del ragazzo.
Una candidatura all’Oscar 1987 per Edward Norton.
Parla con lei (Habla con ella)
Regia: Pedro Almodovar; Drammatico – Spagna 2001
Interpreti: Javier Camara, Dario Grandinetti, Leonor Watling, Geraldine Chaplin
Ore 21,15, CIELO Canale 26 Durata: 1h 50m
Due spettatori si sfiorano con gli occhi condividendo la stessa emozione per lo spettacolo. Si rincontreranno qualche mese dopo nella clinica dove uno dei due lavora come infermiere, mentre l’altro è in visita per accudire la fidanzata in coma.
Un cameo nel film di Caetano Veloso, cantante di Cucurrucucú paloma, le cui immagini sono state girate nella villa di Pedro Almodóvar, con le comparse formate dagli amici del regista.
Oscar alla miglior sceneggiatura originale.
Inside The Show, in collaborazione con il Festival Adelio Ferrero, ripercorre la storia del Festival di Cannes in attesa del suo ritorno, attraverso i meravigliosi film premiati nelle 72 precedenti edizioni.
Oggi parleremo di…
The Tree of Life di Terence Malick con Brad Pitt, Sean Penn, Jessica Chastain, Fiona Shaw, Joanna Going, Hunter McCracken.
All 64º Festival di Cannes trionfa The Tree of life di Terrence Malick, Palma d’Oro del 2011.
La grandezza di Malick in questo film risiede nel raccontare per immagini, attraverso una voce da fuori campo e i dialoghi brevi ed essenziali, un intreccio perfetto tra la vita del cosmo e la vita dell’uomo, legati entrambi al concetto del senso della vita. Attraverso la vicenda di Jack O’Brien, appartenente ad una famiglia di ceto medio e rigorosamente cristiana degli anni cinquanta, Malick ci restituisce l’immagine di due forze contrapposte eppure parallele, cosi negli umani, come nell’Universo, mettendo in risalto il pensiero di Tommaso d’Aquino: “Ci sono due vie per affrontare la vita: la via della natura e la via della grazia. La grazia non mira a compiacere se stessa. Accetta di essere disprezzata, dimenticata, sgradita. Accetta insulti e oltraggi. La natura vuole solo compiacere se stessa e spinge gli altri a compiacerla. Le piace dominare. Trova ragione di infelicità quando tutto il mondo risplende intorno a lei e l’amore sorride in ogni cosa.” Il padre di Jack è un uomo che impone disciplina alla sua prole con la convinzione che soltanto la severità possa essere l’unico modo per avere successo nella vita, e, affinché la sua lezione sia chiara ed efficace, punisce i figli anche fisicamente; ciò è motivo di profondo sconforto nella moglie, con la quale ha frequenti litigi, nei quali la accusa di essere una donna debole. La madre di Jack, in realtà, è una donna dolce che infonde il valore dell’amore, condividendo con i figli momenti di struggente tenerezza. Jack diventerà adulto portando con sé la dicotomia dell’educazione ricevuta e il confronto con la finitezza della vita, dovuta alla morte del fratello.
Le immagini del film sono di grandissima potenza dal macrocosmo al microcosmo, dallo spazio, con pianeti e galassie, ai deserti, agli oceani, ai vulcani con tutta la loro potenza dal profondo della terra fino ad arrivare a frammenti di movimenti cellulari al microscopio e l’interpretazione di Brad Pitt (il padre) e di Sean Penn (il figlio Jack adulto) conferiscono alla rappresentazione un’emotività perfettamente vibrante. Il parallelismo tra l’Universo e l’infinitamente piccolo rispetto ad esso nella vita dell’uomo è straordinariamente concertato da un montaggio di rara ritmica filmica, ponendo lo spettatore davanti ad un sapiente lavoro di equilibrio tra poesia e tecnica, narrazione e contemplazione, metafisica e filosofia. Le emozioni profonde e contrapposte si susseguono nel film, donando sempre quello stato di stupore e meraviglia che soltanto un capolavoro può far provare.
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