Top News

  • L’ingrata Torino non si ricorda più di Erminio Macario
  • Grace Kelly, ‘ghiaccio bollente’ di Hitchcock, avrebbe compiuto oggi 90 anni
  • The Last Heroes – Gli Ultimi Eroi – Recensione
  • Il Lungo Addio: il noir secondo Robert Altman
  • Festa del Cinema di Roma: Bernardo Bertolucci e Italo Spinelli per il documentario Da’wah
  • Cattivo Sangue di Simone Hebara – Recensione
  • Suicide Squad: Extended Cut – Dal 6 dicembre in Home Video
  • Premio Gran Torino a Barbara Steele, immagine guida di Torino Film Festival 37
  • Ghostbusters – Il reboot di Paul Feig da mercoledì in Home Video
  • Il sapore del successo – Recensione
≡ Menu
  • Accedi/Registrati
InsideTheShow.it
≡ Menu
  • Home
  • Cinema
    • Notizie
    • Cinema indipendente
    • Articoli
    • Recensioni
    • Cortometraggi
  • Notizie locali
    • Alessandria
    • Bari
    • Bergamo
    • Bologna
    • Cagliari
    • Caserta
    • Cremona
    • Forlì
    • Genova
    • Livorno
    • Lucca
    • Messina
    • Milano
    • Napoli
    • Novara
    • Nuoro
    • Oristano
    • Palermo
    • Pisa
    • Ravenna
    • Rimini
    • Roma
    • Sassari
    • Siracusa
    • Torino
    • Treviso
    • Trieste
  • Eventi
    • Mostra del Cinema di Venezia
    • Festival di Roma
    • Giffoni Film Festival
    • Lucca Film Festival
    • Napoli Film Festival
    • Taormina Film Fest
    • Torino Film Festival
  • Interviste
  • Streaming
    • Disney+
    • Netflix
    • PrimeVideo
    • Now
    • Paramount+
    • Iwonderfull
    • Midnight Factory
  • Homevideo
  • Musica
  • Libri
  • Varie
Ti trovi qui: Home / Articoli / Ciak weekend! Il miglior film secondo InsideTheShow / Il ferroviere di Pietro Germi

Il ferroviere di Pietro Germi

Roberto Lasagna Ciak weekend! Il miglior film secondo InsideTheShow Ott 26th, 2024 0 Comment

Il personaggio che Pietro Germi interpreta per il suo film Il ferroviere del 1956 conquista il pubblico, colpito per la sincerità di un film che diventa specchio di una Roma in cui le miserie del vivere, ribadite dalle condizioni sociali fatte di scioperi, paghe inadeguate, palazzi opprimenti e dirigenti sindacali sordi, richiedono il lenimento che può arrivare solo da un senso popolare di appartenenza che aiuti a recuperare la forza per riscattarsi.

Come osserva Mario Sesti, Il ferroviere può essere confrontato all’altro grande monumento cinematografico di melodramma e realismo, Rocco e i suoi fratelli, “due film che affrontano un vero corpo a corpo con quello che si può considerare il mito più profondo dell’inconscio, della Storia e della struttura sociale di questo paese: l’unità della famiglia”[1].

Sull’onda emotiva delle note di Carlo Rustichelli, il film alterna il racconto drammatizzante del narratore a quella di Sandrino, portatore di dolcezza, e Germi conduce il suo appassionante racconto sulle asprezze della vita sorprendendo anche il produttore Carlo Ponti, inizialmente diffidente nei riguardi del progetto, che immaginerebbe Spencer Tracy e Broderick Crawford nel ruolo del protagonista. L’interpretazione di Germi resta memorabile, una vera personificazione del ferroviere che vede messi sotto scacco i suoi valori, nella famiglia e nel lavoro, e che per la critica del tempo è anche la prova di un cineasta scomodo, che con Il ferroviere disorienta chi deve scrivere del film.

Il sanguigno regista antifascista si ritrova spesso attaccato dalla critica di sinistra, che lo ritiene un autore troppo popolare quando non reazionario in ragione della sua indipendenza ideologica e gli scaglia contro feroci critiche, in contrasto con l’entusiasmo che i primi film avevano suscitato. Proprio Il ferroviere apre un “caso ideologico”, per un regista mai veramente amato dalla critica, la stessa che dai cineasti italiani pretende un impegno “militante” e a cui Germi “risponde” con un cinema non incasellato nell’ortodossia richiesta dall’intellighenzia. Germi, lo sdegnato, già frainteso durante la stagione neorealista più legata all’ideologia, paradossalmente, in tempi di riflusso, finirà per essere ritenuto fin troppo impegnato e attento alle morali. Da parte sua il regista non è avvezzo ad atteggiamenti concilianti, non si mostra come l’intellettuale pronto a piacere agli intellettuali, non è snob e si dichiara anticomunista quando il sentimento diffuso porterebbe più facilmente a essere o fare i comunisti.

Ciò getta fuoco sul fuoco ma simili atteggiamenti vanno contestualizzati alla luce della riflessione critica che ci permette di analizzare i film come espressioni culturali del loro tempo nonché attraversati dalla poetica più profonda di un autore. La critica manifesta più volte un senso di “resa dei conti” con Germi, la cui libertà intellettuale è così espressa in una dichiarazione che ne riassume il tono polemico ma soprattutto lo sguardo alto: “Per ragioni di casta, le forme tradizionali e burocratiche della Chiesa rimangono incrostate da certe manifestazioni che sono in conflitto con lo sviluppo del pensiero e della scienza e perciò non sono più adatte all’uomo moderno. Le religioni dovrebbero liberarsi da questa esteriorità parassitaria che è assolutamente superflua. Dovrebbero tornare, invece, alla loro essenza, e in questa essenza trovare qualcosa di universale che possa essere valido per tutti” (1966)[2].

Nel caso del cineasta genovese la prospettiva storica permette di liberarsi da un atteggiamento condizionato dai dogmi della critica di partito del dopoguerra e dalle tendenze del riflusso che seguiranno per dare finalmente spazio al rispetto che merita un’opera cinematografica così ricca e inventiva, nei cui confronti assumono un significato riduttivo le critiche che tante volte sono state avanzate. Nella fase crepuscolare del Neorealismo Germi, dopo aver rinnovato il filone e aver messo alla prova le sue abilità di narratore, con Il ferroviere seppe raccontare una storia familiare e reinterpretare gli stilemi neorealisti affrontandone la mutazione con un piglio che lo avrebbe condotto ad affrontare aspre critiche, non è improprio sostenere che i contenuti dei dibattiti che il film sollevò erano in linea con le esigenze politiche di un messaggio chiaro. Espressioni di uno schieramento che vide Germi impegnato a prendere invece una via sempre più libera e indipendente, visto che con il proseguimento della sua filmografia Germi porterà a un livello di satira impareggiabile la vis polemica del suo sguardo. Quell’arguzia che a detta di Martin Scorsese avrebbe influenzato la visione dello stesso regista italo-americano e che Germi rappresenta al meglio nella trilogia composta da Divorzio all’italiana, Sedotta e abbandonata, Signore & signori.

Il ferroviere: di Pietro Germi

Domenica 27 ottobre 2024, ore 23,12 su La7

Durata 110 minuti

Anno 1956

Con Pietro Germi, Luisa Della Noce, Sylva Koscina, Saro Urzì, Carlo Giuffrè, Renato Speziali.

 

[1] Mario Sesti, Tutto il cinema di Pietro Germi, Dalai editore, 1997.

 

[2] Enrico Giacovelli. Pietro Germi. Il Castoro Cinema, Milano, 1997.

 

Condividi

  • Twitter
  • Facebook
  • G-plus
  • Linkedin
  • Reddit
  • Pintrest

Roberto Lasagna

Saggista e critico cinematografico, ha scritto numerosi libri, tra cui "Martin Scorsese" (Gremese, 1998), "America perduta. I film di Michael Cimino" (Falsopiano, 1998), "Lars Von Trier" (Gremese, 2003), "Walt Disney. Una storia del cinema" (Falsopiano, 2011), "Il mondo di Kubrick. Cinema, estetica, filosofia" (Mimesis, 2015), "2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick" (Gremese, 2018), "Anestesia di solitudini. Il Cinema di Yorgos Lanthimos" (Mimesis, 2019), "Nanni Moretti. Il cinema come cura" (Mimesis, 2021), "David Cronenberg. Estetica delle mutazioni" (con R. Salvagnini, M. Benvegnù, B. Pallavidino, Weirdbook, 2022), "Steven Spielberg. Tutto il grande cinema" (Weirdbook, 2022), "Ken Loach. Il cinema come lotta e testimonianza" (Falsopiano, 2024).

Articoli correlati

Imperdibile Valchiria di Wagner il 30 ottobre alle 22.30 su Rai Cultura

Musica Lirica

Imperdibile Valchiria di Wagner il 30 ottobre alle 22.30 su Rai Cultura

Ippolita Papale Ott 28th, 2025
My Demon di Kim Jang-han e Kwon Da-som

Articoli

My Demon di Kim Jang-han e Kwon Da-som

Giulia Ercolani Ott 26th, 2025

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Link Utili

  • Accedi/Registrati
  • Redazione
  • Contatti
  • Lavora con noi
  • Privacy e Cookie Policy

Notizie

Roberto Rossellini – Più di una vita: al cinema il 3-4-5 novembre
26Ott2025 0 Comment

Roberto Rossellini – Più di una vita: al cinema il 3-4-5 novembre

Il documentario “Roberto Rossellini – Più di una vita”, di Ilaria de

MARTY SUPREME di Josh Safdie con Timothée Chalamet
14Ott2025 0 Comment

MARTY SUPREME di Josh Safdie con Timothée Chalamet

L’ATTESISSIMO FILM EVENTO DI JOSH SAFDIE CON TIMOTHÉE CHALAMET AL CINEMA DAL

Premio Adelio Ferrero 2025: i vincitori!
07Ott2025 0 Comment

Premio Adelio Ferrero 2025: i vincitori!

Venerdì 6 ottobre 2025, nel contesto del Festival Ottobre Alessandrino, sono stati

Venezia Cult: 27 agosto – 5 settembre
27Ago2025 0 Comment

Venezia Cult: 27 agosto – 5 settembre

Un’ondata di ospiti invade la spiaggia di Venezia Cult! Svelato il programma

Premio Adelio Ferrero 2025
23Mag2025 0 Comment

Premio Adelio Ferrero 2025

BANDO DI CONCORSO  DEL PREMIO ADELIO FERRERO 2025 – 41esima edizione
15Mag2025 0 Comment

BANDO DI CONCORSO DEL PREMIO ADELIO FERRERO 2025 – 41esima edizione

BANDO DI CONCORSO DEL PREMIO ADELIO FERRERO 2025 – 41esima edizione Per

I Fantastici 4: gli inizi
03Mag2025 0 Comment

I Fantastici 4: gli inizi

Sullo sfondo di un vivace mondo retro-futuristico ispirato agli anni ’60, il

Malamore, al cinema dall’8 maggio
03Mag2025 0 Comment

Malamore, al cinema dall’8 maggio

Mary (Giulia Schiavo) è la giovane amante del pregiudicato Nunzio (Simone Susinna),

Alpha in concorso a Cannes 2025
03Mag2025 0 Comment

Alpha in concorso a Cannes 2025

Arriverà in Italia distribuito da I Wonder Pictures ALPHA, il nuovo film di Julia

Eagle of the republic di Tarik Saleh, sarà presentato in Concorso al Festival di Cannes 2025
03Mag2025 0 Comment

Eagle of the republic di Tarik Saleh, sarà presentato in Concorso al Festival di Cannes 2025

Eagles of the Repubblic, il nuovo film di Tarik Saleh (La cospirazione del Cairo,

Dossier 137, il nuovo film di Dominik Moll in concorso a Cannes 2025
03Mag2025 0 Comment

Dossier 137, il nuovo film di Dominik Moll in concorso a Cannes 2025

Teodora Film è felice di annunciare che distribuirà in Italia Dossier 137, il

Sentimental Value, di Joachim Trier in concorso a Cannes 2025
03Mag2025 0 Comment

Sentimental Value, di Joachim Trier in concorso a Cannes 2025

Teodora Film e Lucky Red sono felici di annunciare che distribuiranno insieme

Eddington di Ari Aster in concorso a Cannes 2025
03Mag2025 0 Comment

Eddington di Ari Aster in concorso a Cannes 2025

Il nuovo attesissimo film di Ari Aster, EDDINGTON, protagonisti Joaquin Phoenix, Emma Stone, Pedro Pascal e Austin Butler sarà presentato in

Sound of falling in concorso a Cannes 2025
03Mag2025 0 Comment

Sound of falling in concorso a Cannes 2025

Arriverà in Italia distribuito da I Wonder Pictures SOUND OF FALLING, opera seconda

Una fottuta bugia, dal 17 maggio al cinema
03Mag2025 0 Comment

Una fottuta bugia, dal 17 maggio al cinema

Dopo essere stato presentato in anteprima all’ultima edizione della Festa del Cinema di

Chi Siamo

InsideTheShow.it è un sito di informazione fondato da Bianca Ferrigni e Davide Vignola che segue il mondo del Cinema in ogni suo aspetto. Scopo del sito è quello di fornire un flusso di notizie costante che spazi dalle ultime news alle uscite previste, passando per recensioni, anteprime, speciali su eventi di particolare rilievo e interviste. Il sito è autofinanziato. Obiettivo principale è garantire la qualità dei nostri contenuti editoriali e proseguire nella costruzione di un giornale indipendente, libero da "padroni".

Ultime Notizie

Inside the book consiglia: L’età dell’innocenza di Edith Wharton
Nov 3rd, 2025

Inside the book consiglia: L’età dell’innocenza di Edith Wharton

Wonderland di Kim Tae-yong
Nov 3rd, 2025

Wonderland di Kim Tae-yong

Inside the book consiglia: Il giro di vite di Henry James
Ott 28th, 2025

Inside the book consiglia: Il giro di vite di Henry James

Commenti Recenti

Rassegna stampa 2025
DUBBING GLAMOUR FESTIVAL 2025 a Genova
Juno: recensione del film
Juno – Recensione
Roberto Lasagna
Il nuovo cinema greco tra racconto sociale e sperimentazione

Iscriviti alla Newsletter

Copyright ©2023 InsideTheShow.it
Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Alessandria, n. 53 del 13 Maggio 2019 - Direttore: Giorgio Simonelli
ISSN: 2704-6133