È vero. Ho sempre parlato, finora, di pellicole di azione, avventura, romanticismo, autobiografiche, e tanto altro. Ma, questa volta, la narrazione si sposta su un’efferata vicenda, accaduta alcuni anni fa, e la quale storia è stata tramutata in una serie televisiva, che racconta quello che è successo, e divisa in 4 capitoli, ciascuno dei quali si incentra sui personaggi principali: Sarah, Sabrina, Michele e Cosima.
Senza entrare nel merito del valore dell’opera, il cui giudizio lascio agli spettatori, mi limiterò a fare un riassunto della storia.
Episodio 1: SARAH
È piena estate. Ci troviamo ad Avetrana, un paese bruciato dal sole, nella periferia pugliese, a ridosso del mare, che conta poco più di 6.000 anime. Tutto sembra tranquillo, la gente è felice, si gode la già inoltrata stagione calda. Questo primo episodio si incentra totalmente sulla protagonista principale di questa vicenda: Sarah Scazzi, una giovane quindicenne, bella, solare, dai capelli color sole e gli occhi castani. Una ragazza che sta cominciando, passo dopo passo, a conoscere come funziona il mondo, ma soprattutto l’amore insieme a sua cugina Sabrina, con la quale esce spesso, va al mare, e si fa notare. Ma Sabrina, in quel momento è fortemente presa da un ragazzo che ha appena conosciuto, e del quale è follemente innamorata, tanto da sviluppare un’ossessione morbosa per lui, a tal punto che farebbe qualunque cosa pur di averlo solo per sé, anche uccidere chiunque gli si avvicini. Ed è esattamente da questo istante che comincia a perdere il controllo di sé stessa e della situazione, perché nota che questo ragazzo mostra maggiori attenzioni, più alla sua cuginetta, che a lei, soprattutto per il suo aspetto fisico. E fu cosi che il 26 agosto del 2010 Sarah viene data per scomparsa. Tutto il paese è in subbuglio, soprattutto la cugina Sabrina, la quale, nella sua casa di via Deledda, proprio quel pomeriggio, attendeva sua cugina per andare al mare Agli occhi dell’intera cittadina di Avetrana, sembrava una fuga innocente di una ragazzina. Tutti quanti si mettono subito al disperato ritrovamento, per giorni e giorni e giorni, ma non c’è più niente da fare, anche perché, alla fine di questa vana e disperata ricerca, la verità risulta essere un’altra: Sarah era già stata inghiottita nel nulla.
Qualche tempo dopo Sabrina, visibilmente turbata, attacca a un palo un volantino nel quale si segnala la scomparsa di Sarah.
Episodio 2: SABRINA
In questo secondo episodio, la vicenda si incentra su Sabrina, la quale risulta essere la prima sospettata di questo efferato omicidio, dato che, attraverso la visione di alcune scene iniziali, si evince che Sarah sia stata uccisa per strangolamento nel garage di casa sua con l’ausilio di papà Michele e mamma Cosima una volta che il delitto si sia già consumato. Tutto questo si verifica quando Sarah non si presenta all’appuntamento per andare al mare con sua cugina e l’amica Mariangela, le quali intraprendono la ricerca della ragazza a casa della sua famiglia e dei suoi zii. La situazione prende una strana piega, e Sabrina comincia tra l’altro ad essere molto agitata, insistendo sul fatto che Sarah sia scomparsa. La famiglia va a sporgere denuncia ai carabinieri riguardo alla vicenda, e Sabrina, conversando con Concetta, la madre di Sarah, risponde dicendo di sapere come la cugina era vestita (contraddicendo la sua affermazione di non averla vista), sostenendo che glielo avesse detto in precedenza la madre (cosa assolutamente non vera). Sabrina trova i diari di Sarah, ma convince Concetta a non consegnarli alla polizia. I cittadini di paese, a questo punto, cominciano anche loro ad avere dei sospetti nei confronti di Sabrina per come dimostri, in maniera quasi bipolare, la non curanza della sorte della giovane ragazza. Dei volantini sulla scomparsa di Sarah vengono appesi nelle varie zone del paese sia da varie persone che da Sabrina stessa, la quale, mentre compie l’azione di attaccarne uno in un palo, ripensa dentro la sua mente a quello che ha fatto e il suo viso si riempie di lacrime. Daniela, una giornalista, riscontra molto interesse su questo “gesto”, e fa un servizio televisivo sull’accaduto. Durante le riprese, “Zio Michele” appare sempre più sofferente per quello che è successo alla sua nipote adorata, tanto da erigere un altarino in sua memoria nel seminterrato. Il caso del brutale assassinio di Sarah ottiene un numero impressionante di ascolti attraverso la televisione tanto che Sabrina, inizialmente reticente, decide di rivolgere un appello, convincendo Concetta a fare lo stesso. Concetta legge i diari della figlia, dai quali emergono molti elementi importanti che confermano quanto si ipotizzava sin dall’inizio, ovvero, la gelosia di Sabrina verso sua cugina per il suo rapporto con Ivano, del quale entrambe erano attratte; i diari vengono consegnati alla polizia per le indagini da parte della madre di Sarah, e, durante un’intervista, dice apertamente che le autorità debbano indagare sui suoi parenti più vicini, essendo gli unici a sapere dove Sarah sarebbe dovuta andare. A questo punto, i sospetti della polizia, e dei carabinieri, si concentrano principalmente su Sabrina, la quale viene interrogata, e mentre la notizia delle accuse viene diffusa, Ivano le presenta la sua nuova ragazza, mentre qualcuno scrive la frase “Qui non è Hollywood” davanti alla casa Misseri-Serrano. Sabrina, tormentata da visioni e ricordi di Sarah, implora perdono al suo altare nel seminterrato.
Episodio 3: MICHELE
Dopo aver ucciso Sarah, Michele si libera del cadavere calandolo in un pozzo in una campagna sperduta e brucia i suoi effetti personali, tranne il cellulare.
Michele, tormentato dall’omicidio della nipote, si confessa ad un prete chiedendogli se i bambini non battezzati possono andare in Paradiso; il prete risponde che ciò può avvenire grazie al funerale. Pertanto, cerca anche di recuperare il corpo della ragazza dal pozzo, ma senza successo, poi comincia a depistare i carabinieri con il cellulare della nipote, fingendo di averlo trovato per caso. Daniela, la quale comincia a sospettare fermamente della colpevolezza di Sabrina, cerca di intervistare Michele, il quale rilascia alcune dichiarazioni un po’ confuse e sconclusionate, e la invita a visitare il suo garage dove si è svolto il delitto prima che arrivino Cosima e Sabrina per zittirlo. Di fatto, per non attirare l’attenzione su sé stesso, comincia a deviarla sull’altra figlia, (unica della famiglia estranea dei fatti) e viene convocato per essere interrogato formalmente dalle autorità. Ma comincia ad essere evidente che Zio Michele non ne può più, e comincia a fare insani gesti, come provare a suicidarsi ma non ci riesce, parla solo in macchina, mentre sta ripensando dentro la sua testa a tutto quello che è successo, alludendo all’omicidio e al suo desiderio di confessare tutto, senza sapere che la polizia lo sta ascoltando attraverso delle cimici con microfono che sono state piazzate nella sua auto. Il giorno in cui Michele deve essere interrogato, viene accompagnato da Cosima e Valentina. Dopo ore di interrogatorio da parte del Pubblico Ministero, Michele confessa il posto in cui si trova il corpo di Sarah e la notizia viene trasmessa in diretta nel programma Chi l’ha visto (6 ottobre 2010), durante la quale, ad apprenderla sono presenti sia la mamma Concetta, rimasta senza parole dopo aver sentito del ritrovamento del cadavere della figlia, e Sabrina, che, nonostante sia colpevole, fa una sorta di “buon viso a cattivo gioco” scoppiando in lacrime. Un gruppo numeroso di cittadini, dallo sguardo atterrito, assiste all’estrazione dal pozzo del corpo della ragazza.
Episodio 4, Cosima
Durante una conferenza stampa, il Pubblico Ministero, insieme ad altri membri delle Forze dell’Ordine, comunica la conferma del ritrovamento di Sarah e che Michele confessa di aver abusato del cadavere della nipote (fatto che poi si rivelerà assolutamente falso). Cosima e Concetta vengono convocate nella Camera Mortuaria per poter identificare il corpo della ragazza, mentre l’opinione pubblica si scaglia contro Michele e continua a sospettare della sua famiglia. Pochi giorni dopo, vengono svolti i funerali di Sarah, ai quali non partecipano né Sabrina né Cosima e né Valentina per paura di subire ripercussioni da parte della folla, e decidono di seguirli da casa in televisione. E proprio durante la diretta televisiva del funerale, Daniela, la giornalista, invita Cosima a “dire la verità prima che lo faccia qualcun altro”. Nel frattempo, Zio Michele conduce la polizia dentro il garage dove è avvenuto il brutale delitto, ma non riesce a spiegare in maniera limpida le dinamiche dell’omicidio, facendosi anche sfuggire, in un momento di agitazione, di non essere l’unico responsabile della morte di Sarah e ammette il coinvolgimento di Sabrina, che di conseguenza viene arrestata a sua volta. Detto ciò, Cosima va a trovare la figlia in carcere e, durante l’incontro, Sabrina invoca ripetutamente la sua innocenza sapendo di essere sorvegliata dalle telecamere. Poco dopo viene arrestata anche Cosima. Michele, così, si rifiuta di voler incontrare sua moglie in carcere, la quale rilascia una dichiarazione in televisione affermando che il marito abbia mentito riguardo al coinvolgimento della figlia Sabrina nell’omicidio e che vuole il divorzio. Michele implora Cosima di ripensarci, promettendo di dire tutto quello che vuole lei purché non lo lasci, poi scrive una lettera a Sabrina per discolparla dalle accuse. Carmen, l’amica di Concetta, dichiara alla polizia di essere venuta a sapere, tramite la figlia, che il datore di lavoro di quest’ultima ha visto, il giorno della scomparsa di Sarah, la ragazza che viene trascinata, e portata in auto, con la forza da Cosima e Sabrina. L’uomo si è rifiutato di presentare la sua testimonianza perché secondo lui si trovava “in un posto dove non avrebbe dovuto essere”. Una volta che trapela questa notizia, le autorità decidono di trattenere Sabrina in carcere. Concetta e Cosima hanno un confronto durante il quale Concetta afferma che Sarah volesse più bene alla zia che a lei, mentre Cosima le rinfaccia il fatto di non averla mai amata sua figlia se non da morta. Concetta cerca di spingere Cosima a dire la verità sulla morte di Sarah, senza successo. Il giorno del sedicesimo compleanno di Sarah, Cosima si ritrova dentro la sala da pranzo di casa sua, seduta al tavolo con davanti una torta, cantando “tanti auguri” alla nipote e lasciandola andare metaforicamente, dicendole che è meglio che adesso vada via, dato che a breve sarebbe successo qualcosa, ovvero, il suo arresto.
E con questo siamo arrivati alla conclusione, dato che, in questo caso, non si sta parlando di un film ma di una vicenda realmente accaduta e della quale si conosce già la storia. Ma se proprio si deve dire qualcosa su questa serie televisiva, a mio avviso, è stato creato un eccellente prodotto che rispecchia egregiamente il Canone di questo brutale omicidio, nonostante sicuramente alcune parti, o scene, leggermente modificate o romanzate per motivi di copyright o altro, ma, nonostante ciò, è assolutamente consigliata la visione.
Paese: Italia
Anno: 2024
Formato: miniserie TV
Genere: biografico, drammatico, giallo
Puntate: 4
Durata: 61-65 min (episodio)
Lingua: Italiano
Regia: Pippo Mezzapesa
Sceneggiatura: Antonella W. Gaeta, Pippo Mezzapesa, Davide Serino (con la collaborazione di Carmine Gazzanni e Flavia Piccinni)
Interpreti e personaggi principali: Vanessa Scalera (Cosima Serrano), Paolo De Vita (Michele Misseri), Giulia Perulli (Sabrina Misseri), Imma Villa (Concetta Serrano Spagnolo), Federica Pala (Sarah Scazzi), Roberta Infantino (Valentina Misseri), Mimmo Mancini (Giacomo Scazzi), Leonardo Bianconi (Claudio Scazzi)
Prima visione: 30 ottobre 2024
Distributore: Disney+
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