Prosegue il ciclo di interviste effettuate in occasione della Fiera della Piccola e Media Editoria svoltasi dal 7 all’11 Dicembre scorso. Stavolta è il turno di IFIX, società di comunicazione visiva, consulenza grafica e design e titolata Casa Editrice made in Roma. Con loro affrontiamo un botta e risposta energico e verace ma non privo di spunti di discussione interessanti…
S.L.: Grazie veramente per il tempo che ci avete concesso: sappiamo che siete veramente oberati di lavoro, dunque parto subito con la prima domanda: Premio ADI Design 2014, Premio Teramo Speciale 2013, siete stati selezionati da Spaghetti Grafica tra i 100 migliori studi italiani di design nel 2009… Come si fa ad essere tra le eccellenze italiane?! Qual’è il Vostro segreto, insomma… la Vostra ricetta?
IFIX: Non ci sono ricette tantomeno additivi segreti come usano note bevande o Celentano in “Mani di fata”. La ricerca è la nostra missione intesa come continua esplorazione in un oceano di segni che navighiamo, anche con i maremoti ma che decifriamo a malapena.
S.L.: Inizialmente erano le testate giornalistiche (carta, radio o tv). Adesso di libri ed editoria si occupano anche blog, siti internet, forum e affini. Per voi sono strumenti utili o credete che al luna park si sia solo aggiunta un’altra giostra? Come vi ponete in materia? E se siete favorevoli… come valutate le possibili collaborazioni?
IFIX: Tutto ciò che aiuta a rendere un prodotto visibile è certamente consolatorio se non vengono usati strumenti critici. Nella centrifuga delle informazioni entropiche siamo come dei ragni che cercano di tessere una tela tra Giove e Urano. Per quello che tocchiamo con mano quotidianamente ci sono realtà che cercano e provano a disinnescare dall’inedia alcune informazioni rendendole fruibili e visibili ma il lavoro di scavo è lungo.
S.L.: Qual’è l’approccio che avete con un nuovo progetto? Come decidete le collaborazioni che portate poi avanti? Per farla breve… qual’è il Vostro metro di giudizio? Cosa cercate in un’opera?
IFIX: B comics ● Fucilate a strisce è un progetto nato con l’intento di fotografare, con uno scouting in profondità, lo stato del fumetto e la ricerca di segni legati a questo linguaggio che lavorano sul territorio italiano. Il progetto è curato, editato e disegnato da IFIX ovvero dal sottoscritto e da Lina Monaco. Procediamo con lentezza quattrocentesca, cerchiamo di capire prima il segno che scegliamo poi insieme all’autore costruiamo la storia. Si passa dal soggetto a un layout di massima e infine al compimento della narrazione. Come disse qualcuno l’unico limite è la fantasia e noi cerchiamo di rapinarla. Sempre.
S.L.: Grazie di nuovo per averci concesso quest’intervista!
Lascia un commento