Giovedì 13 luglio, alle ore 21.30, nella splendida cornice del Parco Coronini Cronberg di Gorizia, è stato proiettato L’ora legale di Ficarra e Picone, uscito nelle sale a metà gennaio 2017.
Prima della proiezione un omaggio a Nereo Battello, lo scomparso presidente dell’associazione Sergio Amidei, mentre parla di uno dei suoi film preferiti: Furore di Ford. Poi i saluti delle autorità presenti, mentre Valentino Picone, non presente per impegni di lavoro, manda i suoi.
Segue una breve sinossi del film: in Sicilia, a Pietrammare, arriva il momento delle elezioni del nuovo sindaco e allo storico Patanè si contrappone il professor Natoli, bandiera della legalità. Salvo e Valentino sono i cognati di quest’ultimo, ma il primo si schiera per Patanè, mentre il secondo per Natoli. I cittadini sono stufi dello stato d’illegalità e degrado della cittadina, per questo votano tutti per il nuovo sfidante, che vince le elezioni. Ma poco tempo dopo, i cittadini e gli stessi due protagonisti scopriranno a loro spese che la legalità è una strada in salita, e che non tutti sono abituati a percorrerla.
L’ora legale all’interno del film ha sia il significato di ‘legale’, che quello classico di spostare le lancette dell’orologio. Il film ci insegna poi che il cambiamento inizia da ognuno di noi. Se non si è pronti ad accettarlo non ne vale la pena. I cittadini hanno provato ma è stato un privilegio che non hanno saputo accettare, e il loro difetto è la volubilità e il repentino cambio di opinioni, per poi ritornare agli inizi. La legalità inoltre è vista come onestà. Il personaggio del sindaco Natoli ci dimostra che nessuno è perfetto e si possono fare degli errori, errori che ci rendono esattamente quello che siamo ora.
Brividi e amaro in bocca al termine della proiezione, poiché si ha paura della situazione che si sa essere quella attuale. Dunque il film fa ridere, ma cosa più importante, fa riflettere. Si rimane tristi e delusi forse perché ci si aspettava il classico lieto fine, ma la scelta fatta porterà appunto lo spettatore a riflettere.
A metà proiezione durante l’intervallo le gocce di pioggia non hanno impaurito il pubblico, che è rimasto saldo sulle poltroncine in attesa del termine del film. La durata giusta del film (92 minuti) e i paesaggi bellissimi che si alternano alla recitazione di facce ormai note come il duo comico (che ha lo stesso nome nel film), Sergio Friscia (il vigile) e Leo Gullotta (il prete) accanto a Tony Sperandeo (Patanè), Vincenzo Amato (Natoli), ed Eleonora De Luca (la figlia di Natoli) sono una garanzia per la riuscita del film.
Questo è il quinto lungometraggio del duo comico siciliano, che ha ricevuto molti riconoscimenti, tra i quali: Miglior Soggetto al Bari International Film Festival, il Super Ciak d’oro, Miglior Commedia e miglior Produttore ai Nastri d’argento, e Miglior Commedia al CineCiak d’oro. Inoltre, nei soli primi due giorni di programmazione nelle sale a inizio anno, il film ha incassato quasi 3 milioni e mezzo di euro.
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