Dopo il successo spagnolo, Il Commissario Torrente arriva in Italia portando con sé il trash più irriverente e il “gusto” per l’orrido. In questo quarto episodio (il solo per ora uscito nelle sale italiane), verrà accusato di omicidio e si impegnerà a escogitare un modo per uscire di galera, l’obiettivo è trovare chi l’ha incastrato.
Quando il comune senso di decenza va a farsi benedire nasce il Commissario Torrente, retaggio di un cinema anni ‘70, o meglio, di quel cinema trash anni ‘70 che tanto piace ad alcuni e così poco ad altri. Ci sono vari modi per definire il Commissario Torrente: antipolitico, goffo, maleducato, grottesco, sbronzo, fascista, miserabile, disgustoso, scroccone e non ultimo, misogino. Resta però il fatto che il film si candida senza mezzi termini alla commedia trash e dunque conviene guardarlo sotto gli aspetti tipici del genere, omettendo critiche eccessivamente ovvie.
Il film, vincitore di incassi al botteghino spagnolo, giunge in Italia con due anni di ritardo, nonostante alcune scene siano state tagliate dalla censura, la smisurata parodia emerge comunque e ci forza al coinvolgimento provocando almeno un tipo di reazione, che poi sia quella di repulsione o al contrario di apprezzamento, è il pubblico a decidere secondo i propri gusti. Santiago Segura ci racconta la storia di un commissario (da lui stesso interpretato), pronto a distruggere ogni cosa che tocca e tanto strafottente da non accorgersene neppure. Senza regole né ritegno svolge il caso con l’aiuto di adolescenti un po’ tonti, uno zio frastornato e un amico con il pallino del sesso, alcune scene sembrano infatti messe lì tanto per elargire agli amanti del genere una buona dose di donne nude. Le caricature di altri film, tra cui “Fuga per la vittoria” e “Le ali della libertà”, sono il chiaro segnale che la pellicola non solo sia nata con intento caricaturale, ma voglia quasi sfidare il limite del sopportabile. Si deve però riconoscere in altre inquadrature, come le esplosioni e alcuni inseguimenti, il frutto di un lavoro né trascurato, né economico, che fortunatamente scorre sullo schermo anche per chi vorrebbe vedere altro.
Stando alle dichiarazioni del regista è già pronto un quinto episodio della saga, quindi prima di chiederci quale sia il motivo di tanto successo, vale la pena considerare che la comicità oltraggiosa e a volte ridicola, non passa mai di moda, tanto che Torrente in Spagna è diventato anche un personaggio dei fumetti. In Italia la visione del Commissario è stata vietata ai minori di 14 anni, cosa che probabilmente susciterà anche maggiore curiosità. Mai come in certi casi il “voto” ad una pellicola è ostacolato dal proprio gusto: 5 a sostegno di un film che segue una linea ben definita, molto meno per tutto il resto.
La frase: “Da quando non ci sei più il mondo è peggiorato, i froci si sposano e in America hanno un Presidente nero, chi sarà il prossimo, una donna?”
Scheda film
Titolo: Il Commissario Torrente – il braccio idiota della legge
Regia: Santiago Segura
Cast: Santiago Segura, Kiko Rivera, Canita Brava, Barragan, Xavier Deltell, Enrique Villen, Ernesto Sevilla, Maria Lapiedra, Fernando Esteso.
Genere: commedia
Durata: 93′
Produzione: Amiguetes Spettacolo, Antena 3 Films, Bowfinger International Pictures, Canal + España
Distribuzione: Massimo Ferrero – Ellemme Group
Uscita: 02/05/2013.
Annamaria Scali.
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