Dopo aver diretto la miniserie Prehistoric Park per ITV, Sid Bennett rifà le valigie per un viaggio nel passato di 65 milioni di anni. L’intenzione è mostrare cosa potrebbe accadere se in qualche remoto angolo del mondo si scoprisse l’esistenza di animali ritenuti, in teoria, estinti.
La risposta al dubbio del regista prende vita in The Lost Dinosaurs. Un gruppo di criptozoologi (persone che cercano esseri viventi mitici o teoricamente scomparsi), parte per una spedizione scientifica in una zona del Congo, nella quale sono stati segnalati numerosi avvistamenti di una creatura mostruosa denominata Mokele Mbembe.
Alla ricerca delle sue tracce gli esploratori si dirigono nel cuore della foresta, ma la missione (e il film) precipita, senza nemmeno troppe metafore, insieme all’elicottero su cui viaggia la troupe.
Il fratellone africano del mostro di Loch Ness è in compagnia di altri poco docili supersiti preistorici e la spedizione si trasforma presto in una lotta per la sopravvivenza, nella quale le minacce non sono soltanto esterne, ma peccano di slealtà all’interno del gruppo.
In un film che confonde l’adrenalina con la confusione e il found footage con l’avventura, il risultato lascia il vuoto che trova. L’idea di far partire la storia da una vicenda documentata e ipoteticamente vera, non sgrava la trama dall’assurdo oltremisura, anzi, costringe la narrazione a barcamenarsi tra fantascienza e pseudo realtà senza che ci sia una logica, il gruppo litiga dopo quattro minuti, si divide dopo sei e perde qualsiasi cognizione dopo i dieci.
In The Lost Dinosaurs la sorpresa è la vista, sfidata a colpi di microcamere applicate sui vestiti degli scienziati, dopo il primo quarto d’ora inizia a saltare nel tentativo di seguire una scena meno traballante. Il realismo si scontra e si sconforta con l’insopportabilità di un film che più che improbabile diventa inutile. L’intenzione di entrare nell’azione con il recovered footage è sprecata, il risultato è deludente e per quanto la partenza (vedesi la caduta del velivolo) raggiunge lo spettatore facendolo sentire dentro la situazione, più avanti la tecnica diventa un abuso che non fa gradire più niente. Se per The Blair Witch Project il found footage aveva funzionato, non si può pretendere di cavarsela spegnendo la telecamera ogni volta che l’azione comincia a farsi interessante. Il regista sostiene d’aver scelto questa tecnica per un effetto più entusiasmante e per un linguaggio semplice noto ai giovani, ma il risultato è purtroppo maldestro, per quanto ci si sforzi di immedesimarsi, pare gli sia sfuggita di mano.
La conclusione aperta non aiuta e alla fine, come se non bastasse, si aggiunge il riadattamento del titolo originale con un altro titolo in inglese (le trovate italiane). Un 5, perché a qualcuno tutto questo marasma potrebbe anche piacere.
<<I demoni stanno uscendo sempre più spesso dalla loro dimora, non dovremmo essere qui>>
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=OSuAYdwpfUg]
Scheda film
Titolo: The Lost Dinosaurs (The Dinosaur Project)
Regia: Sid Bennet
Cast: Richard Dillane, Matt Kane, Peter Brooke, Natasha Lo ring, Stephen Jennings
Genere: avventura
Durata: 82’
Produzione: Kent Films in coproduzione con Dinosaur Productions/Moonlighting Dino Productions, in collaborazione con Anton Capital Entertainment, S.C.A. e Lovefilm
Distribuzione: Eagle Pictures
Nazione: Gran Bretagna
Uscita: 18/07/2013.
Annamaria Scali.
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