Tre statuette assegnati dall’Academy a Los Angeles. Roma, di Alfonso Cuaròn, si è portato a casa tre Oscar: miglior regia, miglior film straniero, migliore fotografia. La decisione dell’Acadamy Awards ha confermato la consacrazione del Festival di Venezia e dei Golden Globe.
Chi l’avesse perso può recuperarne la visione il 26 marzo grazie alla proiezione organizzata dal Circolo del Cinema “A.Ferrero” di Alessandria, alle ore 21.15 al Cinema Kristalli di piazza Ceriana.
Roma è il nome di un quartiere borghese di Città del Messico, e la vicenda ha spunti autobiografici. Cleo è una giovane donna di servizio di origine mixteca che lavora con Adela, anche lei india, in una famiglia con quattro bambini. Un angelo aggraziato e gentile che si prende cura di tutta la famiglia, compreso il cane (ma quanti cani ci sono in Messico!). Cleo prepara da mangiare, pulisce, dà il bacio della buona notte ai bambini, li accompagna a giocare, ne custodisce i sogni. E’ sempre in movimento, pronta ad esaudire ogni richiesta dei componenti della famiglia.
Il regista messicano racconta, con spunti autobiografici la differenza di classe e il mondo visto al femminile. Separati e allo stesso tempo uniti da un affetto profondo, servo e padrone vivono un’ambiguità di ruoli che permette l’amore ma che alla fine mantiene le distanze e traccia confini ben delimitati. Cleo è amata e protetta, ma anche nei suoi momenti più difficili rimane la sguattera a servizio in una casa borghese. Le donne, poi, sempre più sole a causa di un maschile negativo, o per assenza o per incapacità di condividere il mondo interiore femminile, sono le regine del film che si sviluppa tutto attorno a loro.
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