Sarà al cinema, come evento, soltanto nelle date dell’11, 12 e 13 marzo, l’affascinante docu-film “Diabolik Sono Io”, dedicato alla misteriosa figura del disegnatore del primo albo di Diabolik, Angelo Zarcone, scomparso a novembre del 1962 senza lasciare traccia dopo aver completato il primo albo del fumetto che sarebbe divenuto celebre.
Giancarlo Soldi, poliedrico e pluripremiato regista italiano, aveva già realizzato “Nero”, film invitato alla Mostra del Cinema di Venezia e scritto con Tiziano Sclavi, l’autore di Dylan Dog, che testimoniava anche il suo amore per il fumetto. Ma anche “Nuvole parlanti” (2006), documentario sui fumetti, seguito nel 2015 da “Nessuno siamo perfetti“, documentario su Tiziano Sclavi, che si era aggiudicato il Nastro d’Argento Menzione Speciale 2015. ” Nessuno Siamo Perfetti ” era stato invitato, unico film italiano, al Festival della Letteratura di Mantova.
Soldi, questa volta, indaga sul biondo Angelo Zarcone, chiamato “il tedesco”(interpretato dall’attore Luciano Scarpa) che dopo aver consegnato alla redazione Astorina le tavole de “Il Re del Terrore”, il primo numero di Diabolik pubblicato nel lontano novembre del 1962, sparì. Come in ogni indagine poliziesca che si rispetti, come forse avrebbe fatto anche l’ispettore Ginko, avversario storico di Diabolik, per riuscire a scovarne le tracce, il regista si avvale di testimoni. Ed ecco i volti e le voci dei più famosi fumettisti: Milo Manara, Mario Gomboli, Alfredo Castelli, Tito Faraci, Gianni Bono, Giuseppe Palumbo. Sono ascoltati anche esperti del noir come Carlo Lucarelli e Andrea Carlo Cappi e gli originali e pirotecnici Manetti Bros, registi chiamati in causa anche perchè stanno preparando un film dedicato interamente a Diabolik.
Diabolik è stato un antieroe, romantico e cupo, nato dalla fantasia di due donne belle, colte e brillanti, della buona borghesia milanese: le sorelle Angela e Luciana Giussani. Imprenditrici di se stesse, negli anni 60, durante i quali non era così usuali l’intraprendenza e l’anticonformismo femminile, le sorelle Giussani affrontarono critiche, accuse e anche sequestri, ma perseverarono nella loro impresa ed attività editoriale.
Le due imprenditrici, in occasione del ventennale della testata, assoldarono persino investigatori privati, con la famosa Agenzia investigativa Tom Ponzi, per riuscire a scoprire che fine avesse fatto Angelo Zarcone, a senza alcun esito. Fin dalla sua prima apparizione, dell’uomo non si conosceva numero di telefono né indirizzo.
Diabolik rappresenta l’eterno dualismo fra bene e male, smussando i moralismi e le convenzioni dell’epoca, e arricchendo il fumetto di inquietanti sfumature, romantiche e torbide. E’ stato il precursore del genere del fumetto nero italiano, generando infiniti epigoni ed imitazioni. Il formato degli albi, di piccola dimensione per poter essere tascabili, venne ideato per venire incontro alle esigenze dei pendolari che Angela Giussani osservava ogni mattina dalla finestra di casa sua, nelle vicinanze della stazione Cadorna, a Milano.
“Diabolik sono io” è stato scritto, insieme al regista Giancarlo Soldi, da Mario Gomboli (oggi Direttore Editoriale della Casa Editrice e responsabile della testata) e le musiche originali sono merito di Theo Teardo.
Giancarlo Soldi si conferma un regista capace di restituire vita, suspance e passione al discorso sul fumetto, arricchendo i suoi documentari di materiali d’archivio preziosi, interviste e fiction, tanto che alla fine è quasi impossibile distinguere tra la figura di Zarcone e quella di Diabolik, caratterizzati entrambi da un mistero profondo e insondabile e da gelidi occhi azzurri.
Le avventure di Diabolik, affiancato dalla sua bionda compagna Eva Kant, da oltre cinquant’anni vengono edite senza interruzioni, arrivando a superare 850 episodi pubblicati e 150 milioni di copie vendute. Diabolik rimane tuttora uno dei fumetti più venduti in Italia.
DATA USCITA: 11, 12 e 13 marzo
GENERE: Documentario
ANNO: 2019
REGIA: Giancarlo Soldi
PAESE: Italia
DURATA: 105 Min
DISTRIBUZIONE: Nexo Digital
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